di Dario Pedicini
Negli anni '70 una ricerca condotta dal due volte premio nobel Linus Pauling ha stabilito che consumare grandi quantità di vitamina C porta a ridurre e poi eliminare i problemi cardiaci, di pressione sanguigna, di intossicazione da metalli pesanti; riduce ai minimi termini le possibilità di prendere malattie infettive o degenerative; in certi casi cura il cancro e comunque ne può rallentare lo sviluppo fino ad arrestarlo.[1]
Mangi tanta frutta e tanta verdura? Fai benissimo, ma non basta. Il super-inquinamento in cui siamo immersi e la comunque scarsa qualità dei cibi moderni, uniti al fatto che il fegato umano non produce piú da sé la vitamina C che gli serve, fanno sí che ci serva un integrazione che va, in media, dai tre ai tredici grammi di vitamina C al giorno.
Tutti gli animali infatti producono nel fegato diversi grammi di vitamina C ogni giorno, tranne l'uomo e la scimmia che hanno smesso quando hanno cominciato a nutrirsi di grandi quantità di frutta, in epoca preistorica. Poi però è arrivata l'agricoltura: abbiamo smesso di mangiare tantissima frutta e, da allora, ci ritroviamo senza saperlo vittime di una carenza cronica di vitamina C.
La vitamina C è un ingrediente fondamentale del collagene, che è la proteina principale del tessuto connettivo, il tessuto che lega insieme le cellule. La vitamina C è importantissima anche nel contrastare l'ossidoriduzione, cioè l'invecchiamento cellulare.
Che cosa significa in pratica?
Quando batteri e virus vogliono passare da una cellula all'altra nel nostro corpo devono attraversare, spezzandolo, il tessuto connettivo. Un corpo con un tessuto connettivo molto forte, quindi, impedisce alle malattie di propagarsi.[2] Questo spiega anche perché gli animali, quando sono ammalati, producono nel loro fegato molta piú vitamina C di quanto non facciano quando sono sani.
Nello stesso modo, una quantità sufficiente di vitamina C, e quindi di collagene, rallenta e in alcuni casi impedisce la proliferazione cellulare incontrollata tipica del cancro. A volte, dosi abbastanza alte di vitamina C hanno perfino portato alla regressione del cancro, e i malati hanno potuto vivere in salute e molto piú a lungo di quanto era stato promesso loro dai medici[3].
La vitamina C è efficacissima per prevenire e curare malattie cardiache acute, come l'infarto, e croniche, come l'aritmia, i problemi di pressione: ricordati che gli animali non soffrono mai di malattie cardiache! In questi casi l