Allora, la morfopsicologia non esiste, anche il video è costituito in modo da vendere un prodotto.
Esiste però il concetto di fondo, ossia che stress cronici possano influire sulle espressioni del viso, sulla postura, ecc.
Morfopsicologia è un termine artificioso, un'estremo che determina un cambiamento irreversibile dei lineamenti del viso e delle caratteristiche corporee, qualcosa che esiste esclusivamente nei pazienti francamente psicotici.
Per quanto riguarda noi persone normali[
] avviene quello che si definisce psicosomatizzazione, o più semplicemente somatizzazione: questi effetti consistono nel deperimento, nel pallore, e nell'espressione vuota e vitrea. Quasi tutte le persone depresse soffrono di somatizzazioni corporee.
L'associazione somatizzazione /aga teorizzata dalla Gf è calzantissima e a tal proposito ricordo che rimasi colpito dal 3d ginnastica facciale parte seconda quando un utente disse che l'espressione tesa e non corrugata era indice di forte preoccupazione, depressione, melanconia. Corrugare invece significava assumere un'atteggiamento felice e gioviale, vigile ed interessata, vera espressione dell'istinto di vita. Erano questi i motivi, secondo questo utente, per il quale i capelli ricrescevano.
Ora gli stress cronici che differiscono dagli stressor quotidiani e che possono determinare un'espressione tesa ed arrabbiata (difunzionale per noi ginnasti) sono fatti molto seri e rappresentano uno dei tanti sintomi di una personalità gravemente provata da pesanti traumi subiti in qualche punto della propria esistenza.
Vi faccio questo esempio: X perde la madre quando ha circa 18 anni per un incidente d'auto. L'evento è drammatico ed improvviso, un vero colpo per una famigliola sempre serena e felice.
Inizialmente X reagisce rimuovendo in blocco l'esperienza spiacevole e continua la propria vita. Incosciamente ha subito il colpo che ha lasciato una traccia anche sul proprio viso (espressione melanconica, difficoltà a divertirsi) e comincia a diventare più snesibile agli stressor quotidiani.
Questo trauma si cronicizza negli anni diventando una caratterisitca di personalità (i disturbi di eprsonalità sono caratterizzati dall pervasività in ogni sfera della vita: sociale, sentimentale, professionale) finchè X non giunge ai 24-25 ed inizia a perdere i capelli. Gli viene diagnosticata alopecia psicogena, vera traccia lasciata dal regalino della propria adolescenza, indice di stress prolungato e cronicizzato, divenuto oramai strutturale e strutturante. Si reca da dermatologi, assume farmaci, soffre e modifica sensibilmente lo stile di vita: ha come al sensazione che i capelli rappresentano il centro del proprio successo, quando in realtà la preoccupazione eccessiva è solo l'espressione di qualcosa di molto più serio.
Puo' sviluppare alopecia come altre forme di malattie psicosomatiche, naturalmente. Ricordo infine che non necessariamente un trauma debba essere qualcosa di esclatante per essere percepito soggettivamente come gravoso ed invalidante.
Più è ancestrale il trauma più la somatizzazione diviene evidente ed irreversibile, espressione di malattie psichiche gravi come le psicosi schizofreniche.
Marliani, in uno dei suoi interminabili trattati, specifica come il soggetto che lamenta eccessiva preoccupazione per la caduta dei capelli è sempre un soggetto psichicamente fragile. Mai cosa è stata piu' vera.
Considerate quindi queste premesse, ho sempre inteso la sezione ginnastica facciale e tutto salute come GF e terapia psico-fisica dal momento che il vero circolo vizioso potrebbe essere rappresentato da questo schema:
- trauma subito nell'infanzia o adolescenza (aspetto facoltativo)
- perdita di capelli, verso i 18 o 25 anni;
- preoccupazione per la perdita (che peraltro rappresenta un lutto)
- acquisizione di espressione tesa e non corrugante, tensione muscolare posturale
- acquisizione cronica di tali espressioni che si sovrappongono all'effetto degli ormoni androgeni che aumentano a causa dello stress (abbiamo visto che lo stress non è soltanto limpegno nell studio, lascirsi con la ragazza o svegliarsi tutte le mattine all'alba).
Un soggetto che passa molto tempo in un forum per capelli, che appena vede i capelli ammalarsi entra in panico, che assume farmaci per rimediare ed avere piu' capelli, che intende l'aga come una grave malattia, che non considera gli aspetti estetici ma la cura dei capelli come se fossero figli, ha sempre esperito (anche se naturalmente non lo ricorda) una grave perdita psichica che amplifica la perdita androgenetica (cosi' come gli stressor quotidiani vengono amplificati da quelli cronici).
Tutti i medici o dermatologi sono a conoscenza di questi aspetti psicodinamici (anche se nessuno lo sa) ed è per questo motivo che prendono spesso a cuore la cura dei capelli come se si trattasse di una grave malattia.
In conclusione penso che il video postato da willi sia molto interessante e rappresenta, con termini profani, pubblicitari e divulgativi, il cuore di questa sezione e dell'intera pratica della ginnastica dello scalpo.
Alcuni se non sbaglio dicevano: e se fosse realmente cosi'? come uscire ad aquesta situazione?
Non a caso Pecchiai consiglia, oltre agli esercizi, alimentazione, anti-ossidanti, ecc, anche una psicoterapia fenomenologica- esistenzale laddove la preoccupazione per i capelli diventi eccessiva ed invalidante.
Laddove invece si abbia la sensazione di aver subito esperienze estremamente negative sarebbe utile una psicoterapia ad orientamento psiconalitico.
Infine, laddove la voglia di capelli sia espressione della piu' sana e corretta cura di se', e laddove i capelli entrano sempre e cmq in secondo piano come per la maggior parte degli utenti presenti qui, la sola GF è la terapia migliore mai pensata dall'essere umano[
]. Anzi, siete stati tutti talmente geniali ad associare liberamente la GF alle tecniche meditative da fare invidia a qualsiasi specialista del settore molto più di quanto possiate minimamente immaginare.
Ciao