E se fosse tutta una questione di stress?

laurenzio

Utente
30 Agosto 2014
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thecrow ha scritto:
cercando su internet stress e capelli,son spuntato su sto sito,che inietta un qualcosa e promette ricrescite,secondo voi si tratta della solita bufala o ce'qualcosa di concreto?
www.matteocagnoni.it/dermatologia_chirurgica.php?mod=xdyna_dettaglio&ID=59&__un_nuovo_modo_per_combattere_la_caduta_dei_capelli


Ma corvo, tra l'altro quest'uomo ora è il protagonista di un fatto di cronaca di cui parlano tutti i notiziari. Ma neanche a farlo apposta
 

tisch

Utente
1 Aprile 2007
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Janus ha scritto:

Quando non si agisce è per paura del fallimento. Dopo aver sofferto troppo e aver ottenuto troppi fallimenti, la paura ti impedisce di fare parecchie scelte, e ci si ritrova nell'immobilismo per anni. Ed è proprio quello che è successo a me, ma preferisco non fare nulla che riprovare e fallire, almeno per quanto riguarda ragazze e vita sociale.


A proposito di paure....

La menzogna è culturalmente considerata qualcosa di deprecabile. Ai bambini insegniamo che le bugie hanno le gambe corte e che mentire è peccato.
Però allo stesso tempo, siamo abituati a pensare che mentire ogni tanto a qualcuno per evitargli un dolore è giusto: in tal caso non è più dire menzogne, ma è dire una bugia a fin di bene. Quindi, visto che mentire a noi stessi serve a evitarci dolore, allora possiamo farlo, è accettabile. Peccato che in questo caso ci sfugga il fatto che non è per niente a fin di bene!
Infatti, quale bene può farci nascondere la verità a noi stessi? Possiamo davvero ingannarci su qualcosa che sappiamo benissimo?
Certo,possiamo fingere di credere alle nostre balle quanto vogliamo, ma dentro di noi sappiamo comunque come stanno le cose.
Molti di noi sono diventati maestri in questa arte, sviluppando talmente tanti modi e strategie diverse per mentire a sè stessi, da avere l'imbarazzo della scelta! Veri professionisti della balla, non raccontata agli amici al bar per impressionarli, ma a sè stessi con l'obiettivo principale di difendersi, di preservare la propria identità e il proprio valore, di sentirsi OK anche quando non ci sarebbe esattamente da essere fieri dei propri comportamenti, di rendere accettabili standard molto inferiori a quelli che meriterebbero di avere.

Il meccanismo di autogiustificazione si sviluppa fondamentalmente in questi 5 passaggi:

1. Ci troviamo davanti a una situazione che ci crea stress, tensione, disagio. Sappiamo che affrontarla sarebbe la cosa più giusta per noi, ma la paura rende la scelta difficile, creandoci delle resistenze.

2. Quando una persona prova dolore, istintivamente cerca subito di eliminare, o quanto meno ridurre, quella sensazione. Per questo motivo iniziamo a rimandare o a evitare del tutto di mettere in atto quel cambiamento o di assumerci quella responsabilità

3. Poichè dire a sè stessi: Sto rimandando semplicemente perchè ho paura di non farcela (o di non essere all'altezza o delle conseguenze) ci farebbe stare male, creando una pressione esterna insopportabile e un grande senso di inadeguatezza, ecco che scatta la strategia della bugia a sè stessi, ossia razionalizzare e dirsi qualcosa di non vero, ma che giustifichi con una motivazione plausibile il comportamento limitante.

4. Ripetiamo qualche volta a noi stessi quella scusa per convincerci, possibilmente rafforzandola con qualche altra credenza comune che dimostri la validità del nostro ragionamento

5. In poco tempo non ci sentiamo più inadeguati ma, al contrario, possiamo addirittura sentirci saggi, ragionevoli, e in grado di prendere decisioni giuste, poichè abbiamo saputo fare la cosa che era senz'altro la migliore.

Sono infiniti i modi in cui le persone riescono a mentire a sè stesse, ma fondamentalmente le tipologie di menzogne possono essere racchiuse in 3 gruppi principali:

1. Io sono fatto così!

Non sono portato
Non posso farlo, sono abituato a cose diverse
Non mi riesce
Sono una donna e quindi non posso

Tutte giustificazioni legate alle nostre caratteristiche personali: pochè siamo fatti così, non potremo agire diversamente.
Dirsi questo, e di conseguenza crederci, ci giustifica a non agire, ci permette di rinunciare a qualcosa trasformando la rinuncia in una scelta saggia e consapevole, che tiene conto di chi siamo e delle nostre caratteristiche.

2. Non è colpa mia!

Tanto con lui/lei è impossibile
Qui purtroppo funziona così
Vorrei, ma non ho tempo
Posso ripeterlo all'infinito, ma tanto non mi ascoltano

Tutte queste affermazioni hanno in comune lo scaricare la responsabilità all'esterno. Se non è colpa nostra, che cosa possiamo fare? Non dipende da noi, ma dall'ambiente, dal passato, dalla moglie o dal marito, dalla gente, dalla società di oggi, dal maltempo o dal governo ladro!
Inoltre, più lo ripetiamo, più ci possiamo lamentare diventando la vittima, il povero innocente oppresso dalle circostanze avverse, o meglio ancora l'accusatore che si erge puntano il dito contro tutti coloro che lo avversano ingiustamente.
Con queste giustificazioni riusciamo addirittura a trasformare le nostre fughe in atti eroici, traendone anche la sensazione di essere noi i veri vincitori morali.

3. La volpe e l'uva

Dopo tutto, a me non importa
Alla fine, ho già quel che mi serve
Ma che mi frega?
Preferisco restare così come sono
In fondo cosa cambia?

E' il tipico comportamento della volpe che non potendo avere l'uva dice che è acerba.
In questo caso, il senso del nostro valore viene salvato togliendo importanza a quello che era, fino a poco tempo prima, il nostro oggetto del desiderio. Se non vale più tanto, non vale neanche più la pena impegnarsi per ottenerlo! Non è che stiamo rinunciando o che siamo in difficoltà....è l'uva che non è buona!
Anche in questo caso possiamo sentirci particolarmente saggi ed equilibrati, perchè abbiamo scelto di non disperdere energie per qualcosa di poco valore. E perchè no, potremo anche sentire un piacevole senso di superiorità rispetto a tutti quei poverini che non si rendono conto di quanto poco valore abbia quell'uva.


Mentire a sè stessi è una delle strategie più diffuse per allontanare paure, responsabilità, momenti di confronto con noi stessi e con tutte quelle situazioni che ci potrebbero creare disagio.
Ma la domanda da farsi è: funziona?
La risposta è netta e indiscutibile : no!

Le persone mentono a loro stesse perchè non possono fare a meno di soddisfare i propri bisogni (quello della sicurezza è uno dei bisogni fondamentali). Qualsiasi cosa permetta di alleviare il disagio e ci dia l'impressione di poter riprendere velocemente il controllo della situazione è quindi ben accetta e si ha la sensazione che funzioni. Ma non è così. E' solo un'illusione.

Ciò che ci toglie dal dolore nell'immediato, spesso ci può creare una quantità di dolore infinitamente più grande in tempi più lunghi, perchè prima o poi dovremo affrontare la realtà.
Anche nel caso in cui riuscissimo a rimandare il momento della verità all'infinito (alcuni sono così abili da riuscirci!), la pena da scontare sarà la più grande e dolorosa di tutte: rimanere bloccati allo stesso livello di crescita, non evolversi come individui.
Infatti nel momento in cui mentiamo a noi stessi, ci impediamo di vedere le cose come stanno, e di metterci in gioco per affrontarle.
Per crescere dobbiamo uscire dalla nostra zona di comfort, affrontare ciò che ci crea disagio ed essere in grado di convivere con l'insicurezza che naturalmente proviamo quando affrontiamo una situazione nuova o difficile.
Dobbiamo imparare a convivere con l'insicurezza, e a trattarla come la nostra migliore amica invece che fuggirla. Quando riusciamo a sentirci sicuri nell'insicurezza non abbiamo più bisogno di evitarla, ma, al contrario, possiamo iniziare a capirla veramente, facendo nostro il messaggio che ci sta portando e usandola a nostro vantaggio.
Non fare questo significa garantirsi un'esistenza misera e limitata, dove l'obiettivo principale non è più vivere, ma sopravvivere. Ed è veramente questo ciò che vogliamo?
Naturalmente, nessuno vorrebbe una vita del genere, eppure per la maggior parte delle persone questa è la triste realtà. E indovina come fanno a rendersi accettabile tutto questo? Mentono a sè stessi evitando di guardare le cose come stanno.
 

m4x

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14 Novembre 2014
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Vabe sarete anche calvi, ma avrete qualche aspetto positivo no? Oltre l'ottimismo intendo :D

Nel mondo la maggior parte degli uomini sono pelati come voi, ormai è un tratto dominante.

Mi spiace Janus che ti sia arreso e comprendo bene che molte delusioni sommate possano mettere un uomo al tappeto.
Prova ad utilizzare le mie strategie, dopo magari per ringraziare potresti inviarmi una cassa di minoxidill per le tue varie ed eventuali donne, che con i miei consigli diventeranno sicuramente tantissime.
 

tisch

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1 Aprile 2007
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artiglio5825 ha scritto:
non andrebbero citate le fonti tisch?


E perchè? E' un libro di psicologia che sto leggendo in questi giorni. Psicologia non a livelli accademici, ma da ignoranti in materia.
 

m4x

Utente
14 Novembre 2014
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Io ho ancora tutti i capelli, sarebbe stato ridicolo dire noi calvi.
Essendo stato NW2 posso capire, anche se non completamente.

Però dammi retta se userai certe strategie non solo riuscirai a perdere la verginità, ma riuscirai ad andare con almeno 5/6 o anche più donne all'anno, dipende dal tempo che deciderai di investire.

Cerca di essere positivo, perché qua nessuno ce l'ha con te, nonostante le tue continue critiche e il tuo continuo sminuire gli altri.
Se tu domani scrivessi sul forum Oh raga ieri sera ho perso la verginità io non potrei che esserne felice e congratularmi.
 

marlin

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Il momento della verità arriva con l'età, a un certo punto se si è coltivato solo l'aspetto fisico si inizia a scontare questa cosa in modo sempre più pesante e inesorabile. Non è solo una questione di decadimento estetico, si può restare anche fisicamente apprezzabili per un certo tempo, ma si è considerati comunque poco interessanti (solo lo Stato crederà in voi per ritardare il più possibile il vostro mantenimento a vita da inattivi[:)]).

Ciao

MA - r l i n
 

laurenzio

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30 Agosto 2014
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Bravo tisch, proprio recentemente io ho agito proprio come descritto nei tuoi meccanismi. E ora è peggio. Ma come dici tu per non ferirsi subito si rimanda ma poi la truce verità ti piomba addosso tutta di colpo
 

tisch

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1 Aprile 2007
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Marlin ha scritto:
Il momento della verità arriva con l'età, a un certo punto se si è coltivato solo l'aspetto fisico si inizia a scontare questa cosa in modo sempre più pesante e inesorabile. Non è solo una questione di decadimento estetico, si può restare anche fisicamente apprezzabili per un certo tempo, ma si è considerati comunque poco interessanti (solo lo Stato crederà in voi per ritardare il più possibile il vostro mantenimento a vita da inattivi[:)]).

Ciao

MA - r l i n


Non è questione di esteti contro piccoli geni, o di figo capellone contro bruttarello stempiato. Non buttarla su queste inezie perchè non c'entrano nulla.

E' questione di: sai perfettamente che c'è qualcosa che non va nella tua vita, qualcosa che ti fa star male quotidianamente, qualcosa che può essere un lavoro poco gratificante e che vorresti cambiare, una relazione di vecchia data oramai logora e che non ti dà più nulla, un hobby che vorresti coltivare ma non trovi tempo, una vita sentimentale piena di delusioni, un aspetto fisico che non ti soddisfa.
Puoi prenderti per il sedere in mille modi dicendoti che preferisci la certezza di un lavoro noto ma poco gratificante piuttosto che l'incertezza di un lavoro potenzialmente migliore ma di cui non sai nulla, che non sei tagliato per avere una relazione con una donna, che il lavoro ti assorbe troppo tempo ed energie per coltivare il tuo hobby, o che per quanto ti sforzi rimarrai sempre il brutto anatroccolo evitato da tutti.
Ecco. Arriverà il momento in cui la vita ti presenterà il conto, e te lo presenterà con un pugno dritto in faccia perchè scoprirai che l'esserti rifugiato nella tua zona di comfort fatta di routine e di certezze oramai cementate da anni, ti ha fatto restare la stessa persona di 10 anni fa.
Hai presente quelle persone che non cambiano mai, quelle che conosci da anni e ti accorgi che pensano e agiscono sempre allo stesso modo? Quelle persone che puoi scommettere che tra dieci anni saranno esattamente uguali a come sono oggi: stesse convinzioni, stessi modi di fare, stesse abitudini, stessi punti di forza e di debolezza, stessi problemi da risolvere e stesse paure da cui tentano (in vano) di fuggire.
Rischi di ritrovarti esattamente come loro: una fotocopia invecchiata di te stesso, la stessa persona solo con qualche ruga in più e qualche capello in meno.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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M4X ha scritto:


Nel mondo la maggior parte degli uomini sono pelati come voi, ormai è un tratto dominante.



Non sono d'accordo. Anche mia madre quando iniziai ad avere problemi tricologici mi rispose alla stessa maniera: il mondo è pieno di ragazzi che perdono i capelli! Non è una risposta perché non tutti stanno bene senza capelli e per molti specie in giovane età perdere la propria immagine in un'era dove l'immagine conta è un problema specie se si è giovani e non ci sono altri riferimenti (lavoro, famiglia).

Poi sono d'accordo che uno dovrebbe un po fregarsene, crearsi delle strategie e comprendere che la vita deve andare avanti. Purtroppo madre natura non ci crea tutti perfetti, dobbiamo essere noi oltre che eventualmente curare i problemi tricologici cerchiamo di reagire anche psicologicamente a questo problema altrimenti si ferma tutto.

Anni fa un uomo a 20 anni aveva un lavoro fisso e una famiglia e spesso dei figli cioè aveva delle responsabilità. Oggi è tutta un'altra cosa e tutti nel più e nel meno siamo schiavi dell'immagine con la differenza che se io mi raso sto benissimo e quindi me ne frego volendo, altri rasati stanno male quindi non possiamo rispondere con delle frasi fatte a problemi molto articolati.

Del resto se uno è nato in questa società non possiamo nemmeno colpevolizzarlo per i valori che la società gli ha trasmesso. Il punto è che oltre alla società noi abbiamo un libero arbitrio, una mente, un carattere che ci forniscono se lo vogliamo i mezzi per reagire, cercare degli amici validi, trovare delle ragazze capaci di vedere oltre la nostra immagine esteriore, fregarcene un po di più se non siamo come la società ci vorrebbe.

 

tisch

Utente
1 Aprile 2007
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De Rossi ha scritto:
M4X ha scritto:


Nel mondo la maggior parte degli uomini sono pelati come voi, ormai è un tratto dominante.



Non sono d'accordo. Anche mia madre quando iniziai ad avere problemi tricologici mi rispose alla stessa maniera: il mondo è pieno di ragazzi che perdono i capelli! Non è una risposta perché non tutti stanno bene senza capelli e per molti specie in giovane età perdere la propria immagine in un'era dove l'immagine conta è un problema specie se si è giovani e non ci sono altri riferimenti (lavoro, famiglia).


E' la stessa cosa che mi disse mia madre quando avevo 20 anni e l'AGA iniziava a farsi sentire maggiormente, ed è anche la stessa cosa che sentii dire ad una madre quando andai per la prima volta in visita dal dott. Gigli. Eravamo in sala d'attesa, e tra una chiacchiera e l'altra mi disse:
Mio figlio ha 18 anni e si preoccupa tanto per questa cosa dei capelli....io gli ho detto che tutti gli uomini tendono a perdere i capelli, ma lui non lo capisce

Il problema dei genitori è che ci impartiscono una educazione ricevuta loro 30 anni fa, quindi almeno 2 generazioni addietro, che è stata data loro dai padri e dalle madri...i quali però, a loro volta, l'avevano ricevuta in eredità dai loro padri e dalle loro madri. In pratica, i genitori ti propongono valori e modi di pensare vecchi almeno di 70 anni, valori che sono diventati anacronistici, inadatti e inapplicabili ai giovani di oggi.
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Il vero problema è che la società di oggi punta tutto sulla bellezza che in certe fasce di età è l'unico canone. I ragazzi anni fa dedicavano tempo a cose più costruttive (politica, studio, arte, musica ecc.) oggi passano buona parte del tempo a guardare/postare foto sui social dove vivono una vita parallela e ciò amplifica tutti i loro disagi non appena hanno qualche problema estetico che li fa sentire inferiori.

 

m4x

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14 Novembre 2014
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Io capisco il discorso: mi curo perché mi piaccio di più con i capelli, ma non capisco quelli che stanno male perché pensano che da pelati non avrebbero donne.

In giro vedo pelati pieni di belle donne, tra cui un mio conoscente che ogni volta che lo vedo a fare l'aperitivo sta sempre con certe modelle che ti fanno girare la testa.
Lunedì sera stava con una davvero carina, non il mio tipo, ma notevole, lei indossava una camicietta bianca, mini gonna nera e un occhialino da sexy secretary...

Ci sono donne attratte proprio dai pelati, però badate bene, la pelata bisogna saperla portare, non ho mai visto gente che si fa crescere i capelli nonostante siano NW 3/4 con belle donne - o almeno non ci ho mai fatto caso - ma quelli che si rasano io li vedo sempre circondati da belle donne.

Poi basta che ragionate... Se il gene dell'aga continua a tramandarsi di generazione in generazione vuol dire che qualcuno riesce appunto a tramandarlo, quindi vuol dire che i pelati trovano.

Basta scuse per i soliti che si lamentano!
Artiglio e Janus con questo atteggiamento non avrebbero rimorchiato nemmeno con una cesta di capelli.
 

artiglio5825

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22 Luglio 2010
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ma che ne sai che io ho rimorchiato o no, i fatti miei me li tengo per me, per questo mi irritano i troll esibizionisti come te.
e poi ok certi vedono l'uva acerba, ma quanti vedono matura anche l'uva che non lo è? ci vuole equilibrio.
 

laurenzio

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30 Agosto 2014
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Dai max è notte vai a guardare il cielo. La vedi quella costellazione? La più splendente. Sai come si chiama? Stoca**o
 

obrero79

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17 Aprile 2014
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Janus ha scritto:
Obrero79 ha scritto:
per me il troll in assoluto rimane il vittimista cronico!


Disse quello che è stato ripreso e avvertito più volte dai moderatori. [8)]

che c'è? per caso te la sei sentita fin dentro dove sai tu?
mi spiace, caro, ma se il tuo obbiettivo e trovare qualcuno che si offra per la lite serale hai sbagliato di brutto! hai già te stesso per farlo e ti riesce molto bene, malgrado non lo scrivi mai!
 

tisch

Utente
1 Aprile 2007
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Se torniamo al conosco un mio amico calvo che..... non andiamo avanti. Discorso trito e ritrito....
Pure io conosco calvi che rimorchiano di brutto, ma che significa?

E' sbagliato dire che se sei calvo sei fottuto, non hai speranze, verrai sempre scartato a favore dei capelloni, così come è sbagliato dire Infischiatene della calvizie, i calvi hanno comunque un harem di donne, che tra l'altro è la stessa rassicurazione (che ti frega...tutti gli uomini perdonono i capelli) che dicono i genitori ai figli quando questi manifestano un disagio legato alla calvizie.
Ognuno di noi è molto più di una chioma di capelli, ci sono tanti di quei fattori (viso, fisico, altezza, soldi, status sociale, educazione, carattere, sensibilità, intelligenza, hobby) che entrano in gioco nell'attrazione uomo-donna, che non si può stabilire una regola generale.

Provocazione: anzichè parlar sempre di calvi che cuccano e, contrapposti a questi, di calvi tristi e solitari, io credo che dovremmo iniziare a parlare di tutti quelli (e sono in tanti), che pur avendo dei capelli immacolati, vedono le donne solo in fotografia. Quanti sono? Io dico più dei calvi verginelli. Non avendo calvizie, queste persone a cosa possono attribuire la colpa del loro insuccesso?
 

m4x

Utente
14 Novembre 2014
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Laurenzio perché hai iniziato a rosicare anche tu?
Io qua vengo in pace, per condividere esperienze e consigli.
Siamo una grande squadra l'A(ga) team.

Janus, mi sembra strano che con tutte le tue esperienze tu non sia riuscito a trovare nemmeno una donna, cioè per la legge dei grandi numeri almeno una la dovresti trovare essendo tu impegnato in così tante cose, io sono impegnato in molte meno cose rispetto a te e vedo che le occasioni di conoscere donne sono tantissime.

Artiglio, avevo capito che anche tu avevi problemi con le donne dato che ti lamenti sempre, se rimorchi non ha senso lamentarsi, anzi dovresti condividere le tue esperienze con chi è meno fortunato di te o non ci sa fare.
 

obrero79

Utente
17 Aprile 2014
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Janus ha scritto:
M4X ha scritto:

Janus, mi sembra strano che con tutte le tue esperienze tu non sia riuscito a trovare nemmeno una donna, cioè per la legge dei grandi numeri almeno una la dovresti trovare essendo tu impegnato in così tante cose, io sono impegnato in molte meno cose rispetto a te e vedo che le occasioni di conoscere donne sono tantissime.




Perché a nessuna ragazza frega nulla di un cesso mezzo calvo, preferiscono criminali e stupratori, str***i **strad* infami, ma con un bel viso e tanti capelli. Se solo tu fossi nelle mie condizioni scopriresti la vera natura delle donne. La loro ipocrisia e totale mancanza di dignità e moralità è disgustosa.

smentisco!
ancora una volta si sta cercando di propinare una realtà distorta e strettamente mirata al proprio godimento nell'essere triste ed emarginato!