l'androgenetica viene perché stiamo troppo al chiuso e facciamo un'alimentazione troppo acidanon alla discussione se la d sintetica sia inutile.
l'androgenetica viene perché stiamo troppo al chiuso e facciamo un'alimentazione troppo acidanon alla discussione se la d sintetica sia inutile.
Come ti ho già anticipato i recettori della vitamina D stanno anche sulla pelle e quindi anche sul cuoio capelluto, la maggior parte dei medici non considera questo, cioè non considera la capacità periferica della vitamina D di auto-trasformarsi da 0-25OH a 1-25OH, il ragionamento che seguono è quello di seguire la via principale della trasformazione della vitamina D che è quella renale, dove è implicato il più importante metabolismo del calcio, i reni sono l'organo centrale dove avviene la trasformazione da 0-25OH a 1-25OH, ma la vitamina D non è implicata soltanto nel metabolismo nel calcio ma è collegata a 2.000 geni, quindi al di fuori dei reni c'è una trasformazione autonoma che avviene nel cervello, nella mammella, nella prostata, nei polmoni, nella pelle praticamente dappertutto.
C'è un piccolo particolare inquietante, alti livelli di calcio fanno si che il PHT da l'ordine ai reni di produrre meno 1-25OH questo perché c'è la necessità a livello intestinale di assorbire meno calcio, ma una volta che è partito questo ordine dal PHT avviene un fatto inquietante, parte il black out periferico, ossia si perde la capacità di trasformare la vitamina D da 0-25OH a 1-25OH a livello di pelle, cervello, mammella, prostata, cuoio capelluto ecc. ecc. ed è curioso notare che per alti livelli di calcio si intende sopra i 300 mg. quota facilmente superabile con un'alimentazione ricca di latticini che rappresentano anche un surplus di introito di proteine animali, anch'esse legate al richiamo del calcio nei reni per risolvere un'alimentazione a scarico acido.
E una vitamina che è implicata in 2.000 geni e che di fatto è un pre-ormone la devo ridurre a delle gocce sintetiche o a una pasticca di cui non posso valutare gli effetti nel lungo termine? Ma non ci penso per niente e mi organizzo per prendere il sole tutti i giorni minimo mezzora, la strategia che uso è questa, nei 6 mesi più freddi dove non si può esporre gran parte del corpo mi regolo con il 50% del mio tempo MED in base al fototipo, nei mesi primaverili ed estivi, quando si possono esporre più parti del corpo, mi regolo con il 25% del tempo MED per una esposizione che limita al minimo il rischio melanoma e assicura una adeguata produzione di vitamina D, ma l'esame del sangue di inizio ottobre deve stare oltre i 30 ng/mL, valore che devo raggiungere con l'esposizione solare e non con l'integrazione, limitare i latticini a 1 al giorno, alternare proteine vegetali a quelle animali, se oggi mangio carne domani mangio lenticchie e così via.
Tutto questo cosa centra con i capelli? E' ovvio che ho avuto un problema di deficit di vitamina D ed ho dovuto affrontarlo, e non l'ho affrontato certo con il Dbase che mi era stato proposto, ma al tempo stesso ho notato miglioramenti a livello di capelli, visto che comunque un minimo di attenzione l'ho sempre avuta e allora mi sono posto la domanda: ma non è che il problema nasce dalla carenza di vitamina D supportato e sostenuto da un alimentazione a scarico acido? E allora perché sottovalutare la potenza della nostra vitamina D a discapito di un prodotto sintetico che di fatto riduce le potenzialità della nostra vitamina D? Poi ognuno con la propria salute fa quello che vuole, conosco parecchie persone che prendono il Dbase e vivono felici, contenti loro contenti tutti.
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