Vengono qui, e ci rubano il lavoro!

kenji

Utente
30 Agosto 2008
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Si parlava di controlli e integrazione degli stranieri, e cosa succede? Arriva il permesso di soggiono a punti.
Che ne dite?
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/05/news/stranieri_permesso_di_soggiorno_a_punti_avranno_la_carta_solo_se_si_integrano-2192815/
 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
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Oggettivamente ci sono lavori che buona parte degli italiani con la pancia piena, in particolare quelli delle ultime generazioni, non vogliono più fare perchè considerati lavori troppo faticosi o troppo umilianti.
Lavori che rifiuterebbero a prescindere, anche se assunti con regolare contratto ed una paga adeguata.

Lavori che diventano quindi appannaggio degli extracomunitari dalla pancia vuota.

Riguardo al problema dello sfruttamento, la questione varia a seconda dei settori, delle aree geografiche e del livello di specializzazione richiesto.

Per fare alcuni esempi : nel sud esiste sicuramente un problema di sfruttamento della manodopera per la raccolta nei campi (lavoro a basso livello di specializzazione), problema analogo esiste nel settore dell'edilizia sia al nord che al sud. Ci sono invece alcune realtà, come ad esempio le fonderie del bresciano o le concerie del nordest (lavori che richiedono un certo livello di specializzazione da acquisire nel tempo) dove l'extracomunitario ha rappresentato per gli imprenditori una vera manna dal cielo poichè il rischio era davvero quello di non trovare più personale disponibile tra i locali e dove le assunzioni vengono fatte in piena regola e con retribuzioni di tutto rispetto (perchè un imprenditore che riesce a trovare un bravo e volenteroso operaio ci pensa due volte prima di lasciarselo scappare, sia esso italiano o africano, e quindi cerca di soddisfarlo nei limiti del possibile).

In ogni caso, puntare il dito contro lo straniero sfruttato e sottopagato accusandolo di rubare il lavoro agli italiani è quanto di più sbagliato si possa fare. La colpa dello sfruttamento non và attribuita certo alla vittima ma al carnefice, ovvero allo Stato che non attua i controlli necessari ad evitare l'insorgere di fenomeni del genere ed in seconda battuta anche agli imprenditori privi di etica i quali ne approfittano.

A tal proposito bisogna dire che l'Italia purtroppo ha molto da farsi rimproverare in fatto di politiche sull'immigrazione, sull'integrazione e sul modo nel quale vengono gestiti i flussi migratori.
Partendo dal presupposto che quella della migrazione è una dinamica sempre esistita tra gli esseri viventi del pianeta (in natura, da milioni di anni, esitono specie animali che si spostano per necessità alimentari o riproduttive) pensare di barricare le porte di casa per non fare entrare nessuno credo sia una soluzione difficile da attuare, per contro tuttavia non si può certo lasciare le porte completamente aperte permettendo a tutti di entrare indiscriminatamente poichè le possibilità di accoglienza non sono certo illimitate.
 

guido88

Utente
12 Novembre 2009
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In tutta sincerità odio il pensiero che sento spesso in televisione e cioè: L'italia è degli italiani!!!! mi da fastidio il pensare che un territorio è di un popolo, credo che tutta la terra sia di tutti, l'italia è di tutti quelli che vogliono venire su questo pezzo di terra, ovviamente chi viene deve rispettare la legge (la nostra fa pena) ma sicuramente nessuno ruba niente a nessuno e poi vedendo il video di qualche giorno fa delle Iene tutti capiscono perchè e cosa affrontano gli stranieri (non tutti) per venire in italia e sicuramente noi al posto loro faremmo la stessa identica cosa!
 

dekko

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28 Maggio 2004
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X Guido, noi abbiamo fatto esattamente come loro, visto che ci sono più italiani nel mondo che cinesi tra un pò, forse questo continuiamo a dimenticarlo, e non abbiamo portato in giro solo pizza spaghetti e mandolinio.......
 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
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Noi abbiamo fatto esattamente come loro...vero !
Però il contesto generale era ben diverso ed il paragone non regge con la situazione attuale in Europa.

Gli italiani che emigravano in cerca di fortuna (dalla fine dell'Ottocento fino a tutto il Novecento)si indirizzavano in maggioranza verso territori immensi come Stati Uniti, Sud America (Argentina in particolare) ed Australia.
Territori ancora giovani, in parte perfino inesplorati, che offrivano ai nuovi arrivati numerose opportunità serie e concrete per una vita migliore, dove le risorse abbondavano, dove lo sviluppo economico e sociale era in pieno fermento, dove c'era bisogno di manodopera o di lavoratori qualificati capaci di mettere a disposizione le proprie competenze professionali per sostenere la causa della crescita.

L'Europa odierna è un continente vecchio, affaticato, dove lo spazio territoriale a disposizione non è certo immenso, dove sviluppo economico e sociale sono ormai saturi, dove le risorse sono limitate, un continente non più in grado di offrire molte opportunità.


Inoltre, a tutti coloro che si stracciano le vesti denunciando un eccesso di cinismo quando i governi adottano leggi e misure restrittive nei confronti dei flussi migratori, a tutti quelli che si scandalizzano ed esclamano l'Italia non è un paese civile ogni volta che avvengono respingimenti di clandestini o si avanzano proposte restrittive come quella di prendere le impronte digitali ai rom (inclusi i bambini), a tutti loro suggerirei di vedere un bel film dal titolo Nuovomondo per comprendere quale tipo di politica dell'accoglienza veniva riservata dalle autorità degli Stati Uniti d'America ai nostri connazionali non appena mettevano piede nella terra della libertà e della democrazia.
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Sarà, ma l'emigrazione italiana continua.... in Germania sono quasi 700.000, in Francia addirittura 3,5 milioni!
Mah, non so se sono attendibilissime le fonti di Wikipedia ma insomma....
http://it.wikipedia.org/wiki/Emigrazione_italiana
 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
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Sulla pagina di Wikipedia che hai linkato c'è scritto :

Nei primi anni 2000 si è attenuato il flusso emigratorio dall'Italia nel mondo
Quindi io ne deduco che l'emigrazione si è arrestata o perlomeno assestata.

I dati che hai citato (700.000 in Germania e 3,5 milioni in Francia) credo siano il risultato dei grandi flussi avvenuti nel passato, non credo Wikipedia si riferisca a gente in uscita dal nostro paese in tempi attuali.

Indubbiamente ancora oggi c'è chi lascia l'Italia per stabilirsi altrove, ma non certo nella misura dei grandi esodi di massa avvenuti nell'800 e nel '900. Ciò sarebbe oggettivamente impossibile anche perchè paesi da sempre meta ambita di italiani in cerca di fortuna, come ad esempio gli USA, hanno raggiunto anch'essi un livello di saturazione
economica e sociale e non possono certo offrire la stesse opportunità del tempo della nuova frontiera.

la nuova frontiera oggi come oggi potrebbe essere rappresentata da paesi come Cina o India....ma la questione è ben diversa.
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Beh 700.000 è comunque la quota di italiani residenti in Germania... poi quando siano arrivati non saprei! [:D] Certo sono tanti... Era per dire che non sempre all'inizio come hai affermato tu prima, le grandi emigrazioni hanno interessato gli USA... Inoltre si parla anche tanto di fughe di cervelli dall'Italia... e queste continuano, ahimé....
 

dekko

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28 Maggio 2004
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Ho detto quella cosa perchè chiaramente non possiamo minimanete capire cosa spinge una persona a tentare di andare via dal suo paese, cercando l'europa o i paesi più industrializzati penso che sia simile alla motivazione che ha spinto i nostri nonni e bisnonni ad andare via da qui se non peggiore.
conosco una persona che è venuta qui perchè nel suo paese c'era la guerra e quindi ho muori o cerchi una soluzione....
io credo che alla base di tutto c'è un malessere comune e nessuno si mette in gioco per far si che questo malessere possa cessare.
Domanda che faresti se fossi nelle loro condizioni???
Lasceresti la tua famiglia morire di fame ho un tentaivo lo faresti.......
Chiaro io sono contrario a chi commette reati per puro divertimento la pena dura è quella che sicuramente applicherei verso chi non ha scrupoli, ma non posso certo essere io a condannare o a sentirmi meno tutelato se vicino a casa mia abita un senegalese o un rumeno.
Poi ragazzi miei, a monte di tutto droga prostituzione ecc. ci sono sempre organizzazioni di stampo mafiose che ci guadagnano, e cosa pensate che siano extracomunitari quelli che sfruttano queste situazioni, su dai un pò di realismo.

 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
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per dekko,

naturalmente se fossi nelle condizioni disperate della gente di cui stiamo parlando probabilmente farei anch'io la stessa cosa, ovvero cercherei di scappare dalla mia terra d'origine per cercare una esistenza migliore altrove.

La mia non era una condanna verso questi fuggiaschi ma solo fare i conti con la realtà dei fatti.

Il fatto é che le possibilità di accoglienza in un continente come l'Europa allo stato attuale sono limitate.

Il fatto é che non siamo un continente prospero ed in piena fase di crescita economica come l'america dell'800 e dell'inzio '900, la quale necessitava di linfa essendo in pieno sviluppo industriale e civile e non poneva molte riserve all'immigrazione ma addirittura in alcuni casi la incentivava.

Dovremmo poi chiarire cosa intendiamo quando parliamo di accoglienza.
Accoglienza significa consentire l'ingresso clandestino ad un extracomunitario il quale senza documenti regolari è destinato a diventare un miserabile senza diritti ?
lasciarlo in balia dello sfruttamento salariale ?
lasciarlo a chiedere l'elemosina o pulire i vetri per strada ?
lascirlo a dormire in un lurido giaciglio dentro qualche capannone abbandonato ?
lasciarlo in balia della discrimanazione razziale e del disprezzo degli italiani i quali non accettano il ruolo del diseredato come pretendono oggi i canoni di benessere e di arrivismo delle società occidentali ?

Mi capita spesso di sentir dire in giro o leggere sui giornali la considerazione anche noi italiani siamo stati un popolo di migranti.
Cosa vuole sottointendere questa considerazione ?
Che abbiamo il dovere morale di consentire a tutti coloro che desiderano stabilirsi in Italia di farlo senza porre alcun vincolo e alcun controllo preventivo ?


 

dekko

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28 Maggio 2004
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Mi associo assolutamente al fatto che bisogna regolamentare le cose, ma da li a farlo nel mondo di oggi mi pare un pò troppo un utopia, e un pò come quando sento la Moratti dire da adesso in poi tollerranza zero......., ma che significa non capisco, abbiamo seri problemi a gestire i nostri delinquenti, grazie all'inapplicabilità delle leggi, allora che facciamo noi cittadini prendiamo una rete li cacciamo tutti dentro e li buttiamo in mare???????
E sempre il solito cane che si morde la coda, non c'è e non ci sarà mai nulla che funziona.
P.S.
Un giorno quando mi hanno svaligiato il mio ex negozio, sono venuti due poliziotti, e parlando del più e del meno, mi hanno confidato un pò di cosine che francamente potevo immaginare ma che viste mi hanno fatto sorridere.
1°Gli anfibi bucati a tutti e due gli agenti
2°La divisa sgualcita, in quel periodo hanno dato l'appalto per le divise a una ditta rumena che ha sbagliato completamente le taglie e quindi per un anno non hanno avuto la divisa.
3°La Fiat Marea sw che perdeva i pezzi, che non superava gli 80 km orari, il poliziotto ironizzando mi fa guarda dobbiamo sperare di non dover correre dietro a uno che abbia più di una 126 bis, in più una volante in tutta la caserma, per cui per venire da noi ci hanno messo un pò perchè hanno dovuto aspettare che arrivassero i colleghi per fare il cambio turno obbligato, perchè tutte le macchine erano rotte....
4°Stipendio da operaio per gente che rischia la vita continuamente, e chiaramente non più disposta a rischiarla, tant'è che mi disse che alle volte aspettano ad intervenire nelle cose, perchè diceva non ne vale la pena, anche perchè 3 casi su 4 il giorno dopo i malviventi sono di nuovo in giro.
Insomma in questa magnifica situazione con le forze dell'ordine che non hanno le risorse, con le leggi inapplicabili per varie ragioni, per la condizione delle carceri....noi vorremmo anche la tolleranza zero, ma chi ci crede è proprio uno con le fette di prosciutto davanti agli occhi....
 

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
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@ dr motte: te credi che gli stupri siano compiuti dagli extracomunitari perchè sono gli unici messi in risalto dai media ( non vado nel merito dei perchè e dei per come) quando in realtà siamo tutti molto ignoranti in materia e la nostra mente e i nostri giudizi saturi di luoghi comuni quando in realtà ignoriamo i numeri veri che sono questi :

Una ricerca dell'Istat sfata molti luoghi comuni sui reati a sfondo sessuale
Secondo i dati resi noti dall'istituto solo il 10% delle violenze arriva da stranieri
Il 90% degli stupri commesso da italiani
Il rischio maggiore da familiari e conoscenti


Mi fa ridere inoltre come azzardi delle ipotesi di percentuale e poi subito dopo dice mi sono tenuto stretto dicendo il 90% lol.... su che basi affermi che il 90% degli stupri è compiuto da immigrati? una stima fatta a mente in due secondi di quello che leggi sui giornali?



Anyway nice 3D kenji
 

kris

Utente
4 Giugno 2006
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si effettivamente è un discorso un po complesso , rovinato dai media...

spiegatemi però perche uno stupro o violenza commessa da un immigrato viene sbattuta in prima pagina e nello stesso giornale la notizia di un aggressione (compresa violenza sessuale) di un italiano su una ragazza rumena viene scritto in mezzo al quotidiano nella parte destra e liquidato in due righe??? (non sto scherzando...leggo i giornali tutti i giorni)


fatto sta che siamo un paese che piano piano sta andando a rotoli...dando tutto il mio rispetto , però qui serve qualcosa di drastico e utile...


ciao!
 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
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i dati che ha citato brianmay sugli stupri sono corretti.
però i dati dicono anche che la maggior parte della popolazione carceraria in Italia è costituita da cittadini extracomunitari (romeni e nordafricani in primis).

Comunque...giusto per rimanere in tema di immigrazione ed integrazione...le cronache di questi giorni raccontano di quanto avvenuto a Milano in Via Padova (zona che conosco abbastanza bene perchè ogni tanto mi capita di passare da quelle parti).