sorpresa con la vitamina d

ilovecapelli

Utente
22 Febbraio 2008
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ho letto che è molto importante x i capelli su alcuni siti,qualcuno mi sa spiegare il perchè?ho letto che cè una grossa correlazione tra vitamina d e testosterone.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Detto in pochissime parole, alla base c'è il VDR il recettore della vit.D3 che è fondamentale per la crescita dei capelli.

Tieni però presente che la vit.D3 è probabilmente anche alla base degli effluvi autunnali, quando si smette di produrla dopo aver preso il sole d'estate....(quindi mai interromperla bruscamente se la si comincia a utilizzare).

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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http://en.wikipedia.org/wiki/International_unit
Vitamin D: 1 IU is the biological equivalent of 0.025 ug cholecalciferol/ergocalciferol
 

wenden63

Utente
10 Luglio 2008
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Mi permetto di intervenire su un argomento che mi sta abbastanza a cuore nel tentativo di rinfocolare il tentativo di Marlin che sul topic Marlin Julien parere ha proposto un approfondimento tra esperti dell'argomento.
Io, che esperto non sono, mi propongo comunque per facilitare la messa in pratica (e in chiaro) di un'eventuale integrazione con vit. D.
Intanto occorre capire con quale scopo si intende integrare:
se per i capelli, come marlin ha più volte scritto, sono i recettori a regolare la crescita (o la caduta) e siccome i recettori (a meno di una mia clamorosa lacuna) sono geneticamente predeterminati forse l'assunzione di vit. D (o un tentativo di ottimizzarne la sintesi) può fare ben poco.
Ecco spiegato il fatto che l'esposizione al sole non rende capelloni se non si posseggono i recettori giusti.
A tale proposito vorrei però trasferire una mia banale osservazione:quest'anno per motivi personali ho percorso più volte la settimana per molti mesi un tratto di superstrada che separa la città dove abito dal luogo meta dei miei interessi posto a circa una 50ina di Km;ebbene questo tratto di strada è stato interessato da lavori di raddoppio di carreggiata, lavori che si sono protratti anche questi per molti mesi e che vedevano impegnate varie squadre lavori dislocate lungo tutto il percorso.
Da un'osservazione sommaria che si è trasformata in una sempre più attenta a mano a mano che l'evidenza diveniva sempre più chiara posso affermare con certezza che l'incidenza della calvizie in un campione di operatori con attività lavoravativa all'aria aperta è bassissima a prescindere dalla fascia d'età.
Cioè tutto l'opposto degli individui che permangono in ambienti chiusi per la maggior parte del giorno (vedi l'ambito in cui lavoro io nel quale su circa 50 maschi adulti quelli non interessati dalla calvizie (a vari gradi) si contano sulle dita di una mano.
Ciò mi porterebbe a pensare che l'ipotesi della calvizie come mutazione evoluzionistica per assicurare una maggior superficie per incrementre la sintesi della vit. D in soggetti scarsamente esposti agli UVB potrebbe in qualche modo avere radici sensate.
Già tutto detto ma forse con le vostre conoscenze si potrebbe andare oltre.
Per quanto riguarda l'integrazione a scopi salutistici la cosa è in realtà molto più semplice e non capisco perchè si debbano sparare posologie quando sta scritto molto chiaramente che l'integrazione dipende da fattori ben precisi, prima fra tutti la concentrazione ematica di partenza.
E vi assicuro che tirare a indovinare sulle proprie condizioni potrebbe risultare azzardato.
Infatti per mio (stupido) interesso ho esortato a sottoporsi all'esame che rileva la quantità di vit. D nel sangue una ventina di parenti, amici, colleghi, tutti più o meno nello stesso periodo, e mi sono trovato in mano dati moooolto dissimili nonostante comparassi fasce d'età simili.
L'idea che individui anziani possano essere affetti da grave carenza (valori inf. a 10 nm/ml) è valida ma non assoluta anzi......
Ho riscontrato valori molto bassi (fino a 3, collegati a disturbi tiroidei) e 83 per una zia solita a esporsi al sole anche per brevi periodi ma durante tutto l'anno.
E' abbastanza lampante che un'eventuale integrazione avrebbe risultati contrastanti.
Dato che il range ottimale è compreso tra 50 e 70nm/ml per la zia con 93 anche solo 400 u.i. sarebbero controindicati mentre la signora con 3 sta seguendo una terapia sottopostole da un medico competente fatta di megadosi (???) iniziali e assunzioni giornaliere di 5000 u.i. e con questo sta lentamente risolvendo i suoi problemi di tiroide.
Questo significa che l'esame per rilevare la concentrazione ematica è assolutamente indispensabile e solo con questa è possibile quantificare (o sconsigliare) una posologia.
Per ultimo posso affermare con esperienza diretta vedendo mia madre e sua sorella (con valori pressochè identici, circa 10nm/ml) che anche un'importante integrazione (3000 u.i. die per alcuni mesi) permette una risalita del valore molto lenta.
Concludo col dire che l'integrazione con vit. D, opportunamente giustificata, per costo_rischi_benefici si pone all'apice di un tentativo di assicurare la maggior possibilità di buona salute con l'utilizzo composti vitaminici.
Purtroppo i dubbi sono ancora molti e vorrei veramente di cuore che anche i titolati scendessero in campo sull'argomento.
Saluti
 

marlin

Amministratore
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9 Maggio 2004
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Sì Wenden, l'articolo dello specialista americano al quale fai riferimento in effetti diceva che il livello di vit.D3 deve superare i 40 nm/ml e non superare i 70 nm/ml e che si hanno variabilità estreme nei valori di partenza (senza integrazione o insolazione...:) e che andrebbero controllati e adeguati su tre anni di tempo (quindi non è una cosa così tranquilla indicare le dosi anche se il range di cui sopra è molto largo e quindi ricalcherebbe almeno in parte questa variabilità dei valori di partenza).

Quanto al recettore, pare che il calcitriolo (che è poi il vero principio attivo finale della vit.D3) e i suoi analoghi più o meno potenti, oltre ai retinoidi, possano appunto aumentare l'espressione e la quantità dei recettori (non per nulla topicamente sto provando questa strada).

Quanto al personale addetto ai lavori stradali, non va sottovalutato che non è sempre di origine locale, ma di posti dove la calvizie è comunque meno diffusa. Però questo non significa che la tua tesi non sia valida. Io per ora ritengo che abbia una possibile validità a livello evoluzionistico, con i caucasici che sarebbero in parte geneticamente predisposti per contrastare alcuni tipi di tumori e in primis quello alla prostata e quindi per sintetizzare il più possibile vit.D3, arrivando quindi a sbiancarsi di pelle (e in molti casi e popolazioni di occhi e capelli) contro il rachitismo e arrivando ad esporre il vertex e parti dello scalpo nei maschi proprio per contrastare problemi alla prostata dovuti alla carenza di vit.D3. Magari collegandosi a meccanismi evolutivi già apparsi per altri motivi, ma rimasti minoritari.

Questo non toglie che anche ereditando questi geni non si possa contrastarne l'azione con queste vitamine, utilizzandole per tempo (che è sempre il caso con l'aga....).

Ciao

MA - r l i n
 

ilovecapelli

Utente
22 Febbraio 2008
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una carenza o non prendere abbastanza sole nell'arco della giornata(poco probabile) potrebbe quindi essere causa di effluvi?grazie a chi risp
 

armandino

Utente
25 Gennaio 2010
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l'effluvio è il minimo dei problemi che ti possa causare una mancanza cronica i vitamina D.

assunzioni di 300/800 UI a latitudini maggiori di Pantelleria sono consigliati tutto l'anno.
 

marlin

Amministratore
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9 Maggio 2004
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Mi era stato chiesto di fare un integratore con ampie dosi di vit.D3 e vit.K2, ma la K2 non si trova e la vit.D3 si può dosare qui da noi sino a 300 UI al giorno (quindi se si fa un mix di più cose e si consigliano chessò 3 cps al giorno devono starci 100 UI di vit.D3 in ciascuna cps).

Anche per queste problematiche che avrebbero scontentato i fautori della vit. D3 a dosi più elevate mi sono fermato, ma adesso si potrebbe riprendere il discorso, ma fatemi prima sapere quale sarebbe il prezzo adeguato per 300 UI di vit.D3, perché se non si riesce a essere concorrenziali con altri prodotti analoghi facilmente reperibili, non vale la pena fare questo tipo di integratore.

Magari ci potrebbe essere qualche abbinamento furbo (calcio, magnesio, vit.A, betacarotene etc.) che rende il prodotto unico e quindi ugualmente preferibile ad altri, se il prezzo non diventa esageratamente elevato.

Ciao

MA - r l i n
 

wenden63

Utente
10 Luglio 2008
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Marlin,
ti posso confermare che l'attuale disponibilità, a livello farmaceutico, di preparati con vit. D3 ne rende, a mio giudizio, poco concorrenziale un'eventuale nuova formulazione.
Di fatti con 5 euri hai una boccetta con 100.000 u.i., il che vuol dire, anche con 1000 u.i. die, 100 giorni di supplemento assicurati, vale a dire 5 centesimi al giorno.
Oltretutto la posologia consentita di 300 u.i. è, a mio personale giudizio, una di quelle posologie che tu molto spesso indichi da RDA e che quindi avrebbe scarsa validità terapeutica.
Il tutto, come detto, a prescindere dalla più o meno necessità di integrare che per la vit. d rappresenta in realtà il primo parametro di scelta.
Ho letto che 1000 u.i. sono la posologia indicata per mantenere costante durante il periodo invernale (di scarsa esposizione agli UVB, sempre considerando condizioni e abitudini di vita normali)
il livello conquistato nella bella stagione.
L'inevitabile deplezione non compensata sarebbe la causa di tutta una serie di affezioni, soprattutto su base immunitaria, che colpiscono la popolazione durante la brutta stagione suprattutto nella fase finale dell'inverno quando il serbatoio è, (evitabilmente) a secco.
Beh, due dati assolutamente personali e privi di qualsiasi valore: tutti coloro (una decina di persone di mia conoscenza) che con me hanno supplementato con vit.d con posologie ripeto assolutamente diversificate e basate sui valori pre_autunnali non hanno contratto nessun tipo di influenza nè affezione a carico dell'apparato respiratorio.
Forse un caso, ma dà da pensare.
Per quanto riguarda la K2 posso permettermi di informarti che solgar fa un prodotto con esclusivamente vit.K2, è costoso ma l'ho fatto usare a mia madre e a mia zia nella loro integrazione di vit.D3 a dosaggio consistente (valore iniziale 10 nm/ml) per scongiurare la possibilità di calcificazioni(anche questo tutto da approfondire).
Devo dirti che i parametri legati alle due vitamine si sono ulteriormente perfezionati ma il valore proprio della D3 è cresciuto debolmente e non come mi sarei aspettato.
(anche questo da approfondire per ottimizzare un'eventuale schema di integrazione).
Per ora mi fermo qui ma se disponibili a trattare vorrei esporre alcune mie assolutamente personali esperienze che hanno a che fare con il sole e i suoi effetti.

 

armandino

Utente
25 Gennaio 2010
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Caro Wenden63,

non è assolutamente un caso che le persone di tua conoscenza le quali hanno integrato con la vitamina d, sono meno soggetto a malanni di stagione.

Una corretta integrazione di vitamina D ci preserva il S.I. durante l'inverno.

Ovviamente il mio consiglio è di integrare con tutte le vitamine e oligoelementi essendo sinergiche tra loro.

Per tua madre e tua zia il miglior modo di evitare calcificazioni dei tessuti molli non è l'assunzione della vitamina K, ma integrare con del magnesio. Il magnesio è fondamentale per trasportare il calcio dai tessuti molli ai tessuti ossei dove deve effettivamente attecchire il calcio.

La forma di assunzione, più adatta all'uomo, è l' ASCORBATO DI MAGNESIO.

La relazione stechiometrica è:

MgCo3+C6H8O6=MgC6H6O6+CO2+H2O.

Ossia:

Magnesio Carbonato+Ac. l-Ascorbico=Mg Ascorbato+Anidride Carbonica+Acqua.

Per neutralizzare 1g di Ac. l-Ascorbico occorrono 478 mg di MgCo3 (Carbonato di Magnesio).

La soluzione acquosa apporta 138 mg di Mg++

Un apporto di Ascorbato di Magnesio (che è la forma di assunzione migliore, per il nostro organismo, dato che tutti gli alimenti, che ingeriamo, vengono salificati dalla vitamina C, e trasformati in ascorbati, tra cui, appunto, quello in questione) di 400 mg, circa, al giorno, mettendo assieme:

2,9 g di C + 1,3862 g di Carbonato di Magnesio (ovviamente, puoi arrotondare, per eccesso, 3 g + 1,4 g).

è assolutamente consigliata per i tuoi cari.

saluti
 

marlin

Amministratore
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9 Maggio 2004
33,525
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Milano
Wenden carissimo, non era mia intenzione fare un altro integratore di vit.D3 e basta, l'unico imput che era venuto dal forum riguardava infatti vit.D3+vit.K2. Il fatto che si potessero inserire solo 300 UI è limitante per modo di dire, nel senso che anche dell'acido ascorbico in polvere abbiamo messo nello shop la confezione da 1/2 kg con il misurino con la dose giornaliera (obbligatorio...) che è di soli 180 mg (ma già io vado oltre questo misurino...[:D]).

Per il sistema immunitario io ho altri riferimenti (Astro Immune) che funzionano molto bene, almeno su di me (ma va detto che non sono molto soggetto ad ammalarmi e questo anche prima di darci dentro con le varie integrazioni).

Da quanto afferma invece armandino, si potrebbe fare un integratore che contenga appunto ascorbato di magnesio, vit.D3 e magari vit.A e beta-carotene e altro e che risolva ad alcuni il problema di integrare con troppi integratori distinti alcune utili sostanze. Un integratore così potrebbe essere richiesto da molti (sempre che il prezzo non sia inadeguato).

Aspetto con interesse che ci racconti delle tue esperienze col sole e i suoi effetti.

Ciao

MA - r l i n
 

kaspar hauser

Utente
18 Novembre 2009
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Ragionando in termini di integratori, io penso quanto segue:

Vitamina d3 e retinolo (non betacarotene) devono andare di pari passo, e per questi esiste l'adisterolo gocce. Difficile fare meglio, a meno di non ordinare dall'estero.

Sento piuttosto la mancanza di un integratore semplice, economico e con pochi fronzoli, un integratore marino, ovvero di quegli elementi che si stanno rivelando decisivi per la nostra salute e che guarda caso provengono dall'ambiente che, evolutivamente parlando, ci ha ospitato per il 99% del tempo.

Mi riferisco a:

- l'accoppiata iodio-selenio (a riguardo leggasi l'interessantissimo Iodio ed evoluzione del nostro Venturi http://web.tiscali.it/iodio/morosini.html) che come nel caso di vitamina D ed A, se presi insieme si autolimitano prevenendo eventuali tossicità. Qui le ricerche che giustificano la precedente affermazione:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17828501
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20517655
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20453397
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19689065
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17044649
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8462484
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14703411

- il terzetto zinco-rame-cromo

- la taurina

- l'astaxantina

Il magnesio lo terrei separato (es. Magnesio Citrato) per non ritrovarsi con compresse delle dimensioni di una supposta! [:)]

E niente calcio e ferro, please.
 

kaspar hauser

Utente
18 Novembre 2009
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Ci vorrebbe la ricetta. Ma devo ancora trovare una farmacia che me l'abbia rifiutato.
Basta dire che è per il figlio, ma la ricetta è rimasta a casa, o per il cucciolo di labrador [:)].
Se fanno resistenza esclamare Suvvia signora, per un po' di colecalciferolo, che sarà mai! con quel tanto di spocchia e sicumera degne delle migliori interpretazioni del compianto Gassman. A quel punto, visto l'atteggiamento e la conoscenza del termine colecalciferolo, ai più ignoto, la farmacista si convincerà di aver di fronte un collega medico e cedera di buon grado [}:)]
 

wenden63

Utente
10 Luglio 2008
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Eccomi di nuovo per discutere con voi........
......faccio solo una breve premessa.
Le mie considerazioni provengono solo da un'osservazione piuttosto attenta del rapporto causa effetto dei cibi e delle abitudini, peraltro variamente modificate nel corso del tempo, dettate da una precisa esigenza di ascoltare il corpo sì da renderlo il più efficente possibile per la pratica sportiva che coltivo da 30 anni.
Non sono un medico, ne tantomeno un biologo, e non posto studi a convalida delle mie argomentazioni, ma cari amici del forum vi assicuro che tutto ciò che scrivo lo scrivo in assoluta buona fede e senza sposare nessuna estremizzazione alimentare o che altro anzi, avendole poste al vaglio accuratamente in capo a un lungo periodo.
Beh, neanche tanto corta come premessa, ma ci voleva.
Vorrei innanzi tutto approfondire il concetto che tu Marlin hai esposto circa la possibile causa dell'effluvio tardo estivo inizio autunnale causato da una riduzione della sintesi della vit D:
con grande rispetto mi permetto di dirti che non condivido questa tua affermazione per questi motivi:
in primis durante il periodo in questione non c'è un annullamento della sintesi della vit D poichè la possibilità di essere irraggiati dagli UVB è ancora consistente sia per intensità che per durata-frequenza;
oltretutto come tutti sappiamo la vit D è una vitamina che si immaganizza (e per questo può diventare tossica) ed è quantomeno poco probabile che se ne possa essere a corto nel periodo in cui invece presumibilmente se ne è più carichi.
Oltretutto abbiamo sempre detto che gli effetti sui capelli, nel bene e nel male, si vedono a ogni ciclo successivo, circa 3 mesi dopo e quindi, in conclusione mi verrebbe da pensare che l'effluvio che colpisce una grande fetta di persone sia invece causato da una maggiore sintesi di vit. D (tipica dei mesi estivi) e i cui effetti si vedono alle porte dell'autunno.
A tale riguardo posto uno dei miei soliti aneddoti seguite di considerazioni assolutamente personali.
La mia pratica sportiva mi obbliga a permanere all'aperto nei mesi invernali e nonostante le condizioni avverse, in 3 decenni, durante l'inverno non mi sono ammalato praticamente mai (senza integrare chiaramente).
Poi, d'un tratto, l'inverno finisce e arriva la bella stagione, quasi sempre improvvisamente, e per tanti e tanti anni questo coincideva con la prima trasferta della stagione, per tanti anni addietro voleva dire Sud della Provenza, da alcuni anni Kalymnos, isoletta del Dodecaneso divenuta a ragione tempio dell'arrampicata mondiale.
Dovunque fosse voleva dire tanto sole dopo un inverno a cappello e piumino.
Ebbene puntualmente io come quasi tutti i componenti della trasferta ci ammalavamo con mal di gola e raffreddori memorabili.
Mi viene immancabilmente da pensare che quell'improvvisa ed imponente nuova sintesi di vit.D producesse un effetto paradossale causando l'indebolimento del sistema immunitario.
Non viene forse detto che troppo sole è come troppo freddo o che il sole dei mesi con la r fa male?
Sono solo considerazioni su esperienze personali, ripeto, ma parliamone.......
Buona serata.

 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Health effects
[edit] Immune system
Vitamin D receptor ligands have been shown to increase the activity of natural killer cells, and enhance the phagocytic activity of macrophages.[24] Active vitamin D hormone also increases the production of cathelicidin, an antimicrobial peptide that is produced in macrophages triggered by bacteria, viruses, and fungi.[94][95][96] Suggestions of a link between vitamin D deficiency and the onset of multiple sclerosis posited that this is due to the immune-response suppression properties of Vitamin D[97] and that vitamin D is required to activate a histocompatibility gene (HLA-DRB1*1501) necessary for differentiating between self and foreign proteins in a subgroup of individuals genetically predisposed to MS.[98] Whether vitamin D supplements during pregnancy can lessen the likelihood of the child developing MS later in life is not known;[99][100] however, vitamin D fortification has been suggested to have caused a pandemic of allergic disease[101] and an association between vitamin D supplementation in infancy and an increased risk of atopy and allergic rhinitis later in life has been found .[102] Veteran vitamin D researcher Hector DeLuca has cast doubt on whether vitamin D affects MS.[103] For viral infections, other implicated factors include low relative humidities produced by indoor heating and cold temperatures that favor virus spread during winter.[104]

[edit] Influenza
Lack of vitamin D synthesis is a possible explanation for high rates of influenza infection during winter;[105] however, see flu season for the factors apart from vitamin D that are also hypothesized to influence rates of infection during winter.[106] Other implicated factors include low relative humidities produced by indoor heating and cold temperatures as features of winter that favor influenza virus spread.

http://en.wikipedia.org/wiki/Vitamin_D

sembrerebbe al contrario protettiva relativamente alle sindromi influenzali.