per Marlin e Julien, parere

marlin

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9 Maggio 2004
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Grazie Julien, ero capitato sul succo di pompelmo e sulle sue problematiche, ma l'avevo scartato per cercare sostanze più mirate all'inibizione della sola 5-alfa reduttasi o quasi.

Devo dire che anche grazie alla documentazione inviatami da Galenico sul ketoconazolo (in supporto a fina) sto molto rivalutando questa sostanza.

Continuo quindi col Nizoral settimanale come sempre, ma vorrei tornare a usare shampoo al ketoconazolo anche durante la settimana come facevo agli inizi della cura quando oltre al Nizoral usavo Vitaoil azzurro e Johnsons's al keto (sicuramente più blandi essendo cosmetici) e i risultati non erano male (oltre a questo usavo solo the verde e aminexil, ma il tutto è durato tre mesi, poi è arrivato il Revivogen...).

Ciao.

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Devo dire che anche grazie alla documentazione inviatami da Galenico sul ketoconazolo (in supporto a fina) sto molto rivalutando questa sostanza.


http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...d&dopt=Abstract&list_uids=12227482&query_hl=2


http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...d&dopt=Abstract&list_uids=15863844&query_hl=2

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...d&dopt=Abstract&list_uids=14729013&query_hl=2

Ti ha inviato questi studi? Sembra che il keto contribuisca alla deplezione locale di DHT...
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Mi ha inviato l'intero studio del terzo link, quello di Perez(qui su Pubmed c'è solo il sommario), molto interessante, puoi richiederglielo, oppure te lo posso girare, vedi tu, comunque nel sommario ci sono le conclusioni.

Ciao.

MA - r l i n
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Ho chiesto lo studio a Galenico che prontamente - in meno di due ore in effetti! - me l'ha spedito. L'ho letto e mi ha molto interessato.
Mi ha soprattutto colpito il fatto che l'autore sembra dare un peso sostanziale - oltre che, naturalmente, all'aumentata attività dell'enzima 5AR nelle zone dove e presente ipotrichia - Anche alla abnorme espressione del recettore per gli androgeni (AR).
Il ragionamento non fa una grinza: sicché finasteride in realtà impegna l'enzima 5AR e lo distoglie, solo parzialmente (69-70%) dalla reazione di T --> DHT (producendo dunque un aumento cutaneo del 41% di T non metabolizzato) non impedisce comunque al 30% del DHT restante di legarsi al recettore. Ora se un soggetto ha molti recettori AR - e magari una espressione del 5AR II normale - trarrà modesti benefici, perché il restante 30% del DHT avrà comunque modo di essere trasportaro (DHT binding) nelle cellule del capillizzio producendo i nefasti effetti.
Sicché il protocollo ufficiale è Finasteride + minoxidil si evince come la terapia sia lacunosa nel blocco del redettore..., blocco in cui sarebbe efficace il Ketoconazolo (nonché lo spironolattone credo...), che avrebbe anche capacità di inibire l'enzima 5AR, nonché quella di ridurre l'infiammazioni dovuta agli agenti funginei (il cui ruolo nel decorso dell'aga è tutto da investigare).
Che dire, Adesso comincerò ad usarlo anch'io...

Tre mie perplessità:
Lo studio non dice nulla riguardo all'emivita cutaneo del ketoconazolo, né se l'assorbimento con lo shampo sia ottimale (eventualmente qual è il tempo di posa ottimale).
Se il Ketoconazolo è un forte inibitore dell'aromatasi, d'altra parte, ostacolerebbe la conversione del T in Estrone producendo un effetto negativo.

Bisogna comuqnue concentrarsi sempre più alla ricerca di sostanza che blocchino il recettore! La dimetil-curcumina è molto promettente a quanto ho letto: se rimane nel limbo delle speculazioni sarà davvero un peccato. Speriamo nel prossimo convegno dell'Acedemy, dove la tal ditta Androscience dovrebbe presentare L'ASCJ-9.
SOno convinto che molte molecole del mondo naturale hanno la proprietà di modulare l'espressione dell'androgen receptor.
Delle proprietà AR inibitrici della quercitina avevamo già parlato, curiosando su pubmed ho trovato uno studio che indica come i composti del té inibiscono l'AR nelle cellule della prostata, ma è ipotizzabile che ciò avvenga anche in altri tessuti, come il capillizzio.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...d&dopt=Abstract&list_uids=10773882&query_hl=9
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sì, Julien, questo articolo fa anche capire perchè in USA il Nizoral è ritenuto fondamentale nelle cure anti a.a. Comunque l'articolo sembra strizzare l'occhio a questo prodotto. Devo dire che io, avendolo sospeso lo scorso anno per sei mesi ho visto appunto un affinamento dei capelli e una minore copertura. Per questo ho ricominciato a usarlo nel 2005 e vorrei rinforzarne l'utilizzo nel 2006[:)].

Qui di certo lo spiro va molto di più e quindi credo che non convenga passare al keto, tranne per chi, come me, va all'assalto della a.a. senza ricette mediche[:)].

Leggendo e rileggendo Marliani (il famoso pezzo su controllo steroideo, metabolico e autocrino paracrino dei capelli) ho individuato dei punti da approfondire. In particolare si parla del DHT che avrebbe effetto deleterio se non metabolizzato....
Chiaro che bisognerebbe capire come si metabolizza il DHT, non è che con la ginnastica si ottiene poi lo stesso effetto ? [:)]

Così come si perdono le tracce biochimiche dell'azione di alopecizzazione dopo che l'mRNA arriva nei ribosomi i quali provvederebbero a decostruire il capello, ma in che modo non è spiegato, anche se si può ipotizzare che avvenga con gli altri due meccanismi (metabolico e autocrino paracrino) o almeno con gli stessi protagonisti che sarebbero la scarsa produzione di energia e la modificazione dei vari fattori che influenzano la crescita e l'arresto della stessa.

In effetti l'azione a tenaglia (tripla ?) dovrebbe mirare a bloccare a monte dht e 5 alfa reduttasi e a valle a incrementare cAMP e i fattori di crescita come il VEGF, in modo che non si facciano prigionieri[:)]. A livello naturale va quindi bene tutto quanto si è detto: the verde, licopene, resveratrolo, curcuminoidi, SDG-enterolattone per l'azione a monte; mentre per l'azione a valle, adesso è in pole position l'adenosina, ma non sottovaluterei sostanze come capsaicina, caffeina, teofillina etc.

A proposito di adenosina, non mi hai detto niente sui link che ho postato là, mi sembrava interessante il fatto che fosse presente nella radice di ortica (insieme all'SDG peraltro). L'adenosina pura costa molto, ma non si conoscono ancora le percentuali da inserire in una lozione. Saranno le stesse del minox, oppure inferiori visto che dovrebbe essere più diretta del minox ? Nel secondo caso potrebbe risultare conveniente utilizzare la radice di ortica per farsi una lozione come si deve, ossia concentrando molto l'estratto in acqua (ma devo dire che questo è proprio ciò che avviene quando si fa bollire in aceto e acqua per 30 min. la radice di ortica).

Ciao.

MA - r l i n


 

cleopatra

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10 Agosto 2004
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Bene ottimo lavoro Cleop[ov], a poco a poco riusciamo a capire qualcosa di come agiscono queste sostanze.
Grazie infinite caro Marlin
la verità è che queste discussioni sono così interessanti che ci vorrebbe il tempo giusto per leggerle con attenzione e per dedicare il tempo necessario alle ricerche che le riguardano.

A proposito di adenosina, non vorrei dire una cretinata ([:D]) ma ho letto che è contenuta in alcune fiale che vengono impiegate come intensificatori dell'abbronzatura...poichè gli altri composti non sono male (c'è anche l'equiseto!) potrebbe essere utile mettersele in testa!!?? [8)]

...Principali sostanze contenute negli intensificatori dell'abbronzatura.
Adenosina: fattore di intensificazione dell'abbronzatura
Tirosina: fattore di intensificazione dell'abbronzatura
Proteine vegetali: protezione
Lanolina purificata: morbidezza, idratazione
Vitamine e-f: antinvecchiamento
Olio idi carota. Fissa l'abbronzatura, protettivo
Estratto di equiseto: rinfrescante cutaneo...
http://beautycompany.it/medisolar.html

Bacissimi
Cleopatra...[:)]
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sempre molto interessanti le tue scoperte Cleop, penso che l'unica cosa di queste fiale che lascia perplessi per un utilizzo tricologico sia l'olio di carota, però non si sa mai (certo che se fosse quello di melagrana le avrei già prese al volo[:)]).

Io sto seguendo il filone dell'abbronzatura, nel senso che l'unica sostanza che si trova in natura che dia ipertrocosi è la xantotossina, che è usata però per curare la vitiligine perchè fa produrre melanina. Questa si trova nei semi della Visnaga Maggiore (che è una pianta che abbonda peraltro al Sud e dovrebbe essere caratteristica del Parco del Cilento e dintorni - da non confondersi con la semplice visnaga-). Nei paesi arabi la si è sempre usata anche in forma di lozione e vi sono ditte farmaceutiche che producono creme e preparati vari con questi semi, ma è anche un rimedio tradizionale preparato artigianalmente. Gli stessi semi contengono infatti lo psoralens che è una delle sostanze più usate contro la vitiligine e la psoriasi. Ebbene anche l'olio di carota è usato per la psoriasi (oltre allo psorinase[:)]) che a quanto apprendo è fuori commercio ora) e la . Inoltre la carota pure contiene la xantotossina anche se in dosi minime. L'unico problema è dato forse dal precursore vit.A, il beta-carotene, che secondo la Tosti farebbe male ai capelli (unica tra le vitamine[:)]).

Comunque approfondiamo l'intera questione...

Un grande abbraccio.

MA - r l i n




 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Leggendo e rileggendo Marliani (il famoso pezzo su controllo steroideo, metabolico e autocrino paracrino dei capelli) ho individuato dei punti da approfondire. In particolare si parla del DHT che avrebbe effetto deleterio se non metabolizzato....
Chiaro che bisognerebbe capire come si metabolizza il DHT, non è che con la ginnastica si ottiene poi lo stesso effetto ? [:)]


Lo spironolattone è impiegato assieme al progesterone poiché competendo con il DHT per l'AR, potrebbe, se impiegato da solo, favorire un ristagno pericoloso del DHT non traportato all'interno alla cellula; al contrario, affiancando il progesterone,che però a sua volta compete con il testosterone per l'enzima 5AR, si può abbassare la quota di questo DHT - tagliato fuori dallo spironolattone.
Detto ciò, secondo me è improbabile che le contrazioni muscolari dei muscoli pellicciai promuovano una metabolizzazione a latere (di che natura poi?) del DHT, riducendone la quota potenzialmente disponibile per il trasporto del messaggio chimico fino al recettore.
Piuttosto le contrazioni potrebbero, grazie al miglioramento della circolazione, promuovere la dispersione del DHT locale nel torrente sanguigno...Ma secondo me potrebbe, la stessa stimolazione muscolare, comportare la produzione locale di metaboliti in grado promuovere l'anagen. E' solo una congettura però...

Citazione:A proposito di adenosina, non mi hai detto niente sui link che ho postato là, mi sembrava interessante il fatto che fosse presente nella radice di ortica (insieme all'SDG peraltro). L'adenosina pura costa molto, ma non si conoscono ancora le percentuali da inserire in una lozione. Saranno le stesse del minox, oppure inferiori visto che dovrebbe essere più diretta del minox ? Nel secondo caso potrebbe risultare conveniente utilizzare la radice di ortica per farsi una lozione come si deve, ossia concentrando molto l'estratto in acqua (ma devo dire che questo è proprio ciò che avviene quando si fa bollire in aceto e acqua per 30 min. la radice di ortica).


Ma, personalmente preferirei alla lozione della nonna un galenico preparato in farmacia... L'adenosina non credo sia più costosa di tante altre molecole utilizzate in tricologia. Io prendevo della melatoninca coniugata (2 pastiglie a notte), in cui erano presenti adenosina e Glicina: assumevo con due compresse un totale di 18 mg di adenosina 4 mg di melatonina e un altro tot di glicina (non ricordo esattamente). Il costo delle pastiglie non era elevatissimo, credo che un galenico aquoso a base di adenosina rientri nelle mie possibilità finanziarie, ma prima vorrei sentire il parere dei dermatologi. Non ebbi nessun effetto collaterale. Ho sospeso perché adesso dormo bene anche senza...
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Costa, costa, Julien, guarda qui:

http://www.guidausofarmaci.it/pag2018.htm

Poi se la Fitologica vorrà fare della beneficenza...[:)


Alla lozione della nonna(ma chi le ha dato questo nome che la squalifica[:)]!) ci sono affezionato (anche se non la uso più). Scherzi a parte, si è sempre parlato di radice di ortica da queste parti, ma non sapevamo bene il perchè, tanto che la si confondeva con altre parti dell'ortica. Ora in poco tempo è venuto fuori che contiene sia SDG (quindi per uso sistemico) che adenosina in quantità apprezzabili (quindi per uso topico) da una pianta non si potrebbe pretendere di più. Anche se poi ci si va a fare il galenico in farmacia. Comunque è piacevole scoprire che i conti tornano, prima si diceva l'ortica, poi la radice della stessa, ora possiamo dire SDG e adenosina (e per Marliani anche istamina).
Comunque ritengo che l'entusiasmo intorno all'adenosina sia eccessivo, dovrebbe più che altro inspessire i capelli, come il ketoconazolo tanto bistrattato ( e forse come un po' tutte le altre cose che funzionano, perchè i capelli non possono spuntare dal nulla ![:)]).

Ciao.

MA - r l i n

 

cleopatra

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10 Agosto 2004
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Sempre molto interessanti le tue scoperte Cleop, penso che l'unica cosa di queste fiale che lascia perplessi per un utilizzo tricologico sia l'olio di carota, però non si sa mai (certo che se fosse quello di melagrana le avrei già prese al volo[:)]). Felice di partecipare alle tue innumerevoli scorribande su internet ed ai tuoi ricchi post!
Riguardo la carota c'è da dire che è ricca di amminoacidi (nello specifico prolina e serina) che tra le altre cose sembrerebbero essere utili contro la caduta dei capelli ed ha un alto potere antiossidante (come tutta la frutta molto colorata![;)]) ma soprattutto contiene beta carotene che è un fitoestrogeno per cui potrebbe far bene, anche se, come abbiamo già discusso una volta io e te c'è un pò di confusione sulla sua effettiva utilità contro una addirittura possibile controindicazione in tricologia (come hai ricordato tu stesso con le affermazioni della Tosti!!) Certo, bisognerebbe vedere la composizione qualitativa dell'olio e soprattutto la sua utilità topica però potrebbe essere una via, anche perchè le lozioni dopo-sole a base di succo di carota sono altamente lenitive e rinfrescanti sulla pelle per cui potrebbe anche essere un aiuto per il cuoio capelluto!

Ho fatto un giretto sul tuo DB (sicuramente tu lo avrai già consultato!!) e questo è ciò che è uscito cercando Daucus carota

http://sun.ars-grin.gov:8080/npgspub/xsql/duke/pl_act.xsql?taxon=357

a beneficio di chi legge![;)]

Per la Visnaga Maggiore mi informerò qui nel Parco e ti farò sapere con precisione!

Un abbraccio
Cleopatra...[:)]
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Interessante Julien, ecco chi sta provando a produrre questa proteina:

http://www.curis.com/partner.html


Ciao.

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Interessante Julien, ecco chi sta provando a produrre questa proteina:

http://www.curis.com/partner.html


M. carissimo, in natura esiste già una sostanza detta ciclopamina, un alcaloide steroideo, presente nel Veratrum californicum (una varietà di gilio?!) che è un Shh antagonist, antagonista cioè della sonic hedgehog, la proteina che dall'articolo che ti ho linkato pare sia coinvolta anche nell'alopecia.
Si sta usando in terapia oncologica con grandi aspettative, a quanto ho letto...
Per ora ti saluto, ma approfondiamo questo argomento, perché mi sembra promettente! la cosa difficile sarebbe ottenere una estrazione purificata...

Cyclopamine.gif
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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uscito oggi un articolo che spiega perchè propecia in alcuni è molto più efficace che in altri.

Citazione:Journal of Investigative Dermatology Symposium Proceedings

Effectiveness of Finasteride on Patients With Male Pattern Baldness Who Have Different Androgen Receptor Gene Polymorphism
Kazuhiro Kobayashi, Nagaoki Wakisaka, Yuh-ichi Taira, Masahiro Ishikawa, Yoshio Nakamizo,
Masashi Uwabu, Yasutaka Fukuda, Yasuyuki Taguchi, Takanori Hama, and Masaya Kawakami
NPO Future Medical Laboratory, Tokyo, Japan

Objectives: Most of male pattern baldness (MPB) patients have androgen-dependent trait although it is under the control of multiple genes, such as genes for androgen receptor (AR), IGF-1 and dihydrotestosterone regulations. A 5 alpha-reductase inhibitor, finasteride, is effective on MPB although there is a variation in the efficacy of this drug among the MPB patients. From the functional mechanism of this drug, it is thought to be effective on MBP caused by hyper-function of AR. Association of polymorphism in the first exon of AR gene with MPB has been demonstrated by some authors (Sawaya and Salita, 1998; Ellis et al,
2001).We have found that there is a correlation between the symptom level of MPB and the CAG and GGC repeat length in AR gene. To investigate relationship between the effectiveness of finasteride and the AR gene polymorphism, we determined the number of triplet repeats in AR gene of patients.

Methods: Blood cell DNA was extracted from 740 MPB patients (19–62 y) and 54 non-bald men (44–72 y). After PCR of the first exon of AR gene, the number of CAG and GGC triplets was determined by conventional sequencing or transcriptional sequencing method. AGGCCT sequence was determined using two different Stu I restriction enzymes.

Results and Conclusions: Effectiveness of finasteride in each patient was expressed as the improvement point of symptom derived from Hamilton-Norwood typing. Number of the triplet repeats (CAGþGGC) was plotted against the symptom points. There was a broad correlation between these variables. Finasteride was more effective for the improvement of MPB in patients with shorter triplet regions of AR gene. These cases may be caused by hyperfunction of AR. On the other hand, this drug was less effective in certain cases with longer triplet repeats. They are thought to result from non-androgenic mechanism. This sort of analysis may help the drug choice for MPB patients.
 

cleopatra

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10 Agosto 2004
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Citazione:Messaggio inserito da JulienSorel
M. carissimo, in natura esiste già una sostanza detta ciclopamina, un alcaloide steroideo, presente nel Veratrum californicum (una varietà di gilio?!)
Caro Julien
hai visto giusto! il Veratrum californicum è una varietà di giglio. Sapendo che il giglio bianco è indicato come Veratrum White ed il verde come Californicum Green (sono tra i più conosciuti in assoluto) ho subito pensato che l'associazione fosse corretta, inoltre con qualche ricerca ho appurato che appartiene alla famiglia delle Liliaceae che è proprio quella del giglio.
Dopo aver girovagato un pò su internet ho trovato la conferma con una immagine :
http://www.timetotrack.com/jay/socal/cornlil2.htm
Veratrum californicum - Corn lily (leaves) = giglio del cereale!

Domanda: ma sei un appassionato di piante?
Cmq complimenti per gli ottimi post che sono sempre prieni di utili notizie!

Per quanto riguarda la ciclopamina ho trovato un paio di articoli (anche se non recentissimi) che trattano proprio dell'estratto di giglio per curare il tumore dell'apparato digerente:

http://www.clicmedicina.it/pagine%20n%208/giglio.htm

http://www.tuttocuore.it/areapubblica/aree/news/articolo.asp?numero=1734&canale=51

Un abbraccio
Cleopatra...[:)]
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Complimenti tutte cose molto interessanti, dovete solo darmi il tempo di metabolizzarle[:)] in questi giorni; poi potremmo approfondire e vedere come utilizzare questo giglio[:)][:p]

A dopo.

MA - r l i n


 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Dunque ho riletto un po' il tutto, attenzione: nell'articolo postato da Julien e nella tabella della Curis, si parla di Hh agonist, non di Shh antagonist (come la ciclopamina).

Si parla di una proteina non peptidica sintetica (non naturale). Agonista vuol dire che attiva gli stessi processi, antagonista invece non permette di attivarli.

La ciclopamina potrebbe andare nel senso opposto a quello sperato.

Per l'articolo sul recettore AR e la risposta a fina, mi pare sia giusto un approfondimento della questione monomero e tetramero dello stesso AR.

Ciao.

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Scusa Marlin, a forza di essere abituato a cercare antogonista recettoriale, inibitore e affini, mi sono confuso...
Beh, allora prova a fare una ricerca su gli HH agonisti naturali, se ce ne sono di noti!

L'articolo sull'efficacia di finasteride è molto interessante secondo me e varrebbee la pena leggerlo per intero, peccato avere accesso solo al riassunto-
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Figurati Julien, è facile confondersi anche perchè ci sono pure gli agonisti-antagonisti e non sempre si riesce a definire nettamente l'azione di una sostanza.

Io credo che se esistessero degli agonisti naturali degli hh la cosa sarebbe venuta fuori nella ricerca (o nei forum che ho consultato - la notizia si era diffusa questa primavera). Gli hh sono però una grande famiglia e quando ho letto il tuo post ho capito che quell'agonista era una proteina molto specifica (tanto che viene sintetizzata).

Sulla questione fina credo si possa fare ben poco, le sequenze geniche che vengono citate sono cosa appunto da ingegneria genetica. Mi ero già scervellato su questi temi affrontando l'analoga questione degli AR monomeri e tetrameri che sono poi quelli che fanno la differenza tra follicoli sensibili al dht e quelli insensibili e non credo ci siano soluzioni chimiche o biochimiche a portata di mano, ma solo genetiche (almeno da quel versante della barricata[:)]).
Sarebbe bello però essere smentiti su questo.

Ciao.

MA - r l i n