Una questione molto importante

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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Allora, di recente ho letto un intervento molto interessante di un utente (jackbrown) il quale differenziava due tipi di calvizie http://www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=46494:

1)la “vera” alopecia androgenetica: si tratta di una calvizie aggressiva, che generalmente è destinata alla “corona” e che risparmia alcune zone. I capelli restanti sono scuri, spessi, e resistenti. La pelle è normale, nel senso che non c’e’ presenza di seborrea o dermatite seborroica.
2)Poi c’e’ una calvizie “infiammatoria”: i capelli cadono e si miniaturizzano lievemente, cambiano struttura e si sporcano facilmente. Sono brutti, secchi e impettinabili. La pelle è “alterata” da un cattivo funzionamento delle ghiandole sebacee, che producono sebo e sovente fenomeni infiammatori (dermatite seborroica). La miniaturizzazione è presente, ma sembra l’espressione di una “componente androgenetica” universale e presente in qualsiasi uomo, più che l’indicatore di un fenomeno patologico.

Ecco, in tricologia moderna queste due forme di calvizie sono confuse e sovrapposte, quando forse andrebbero attentamente distinte. Anche la terminologia è più o meno la stessa: alopecia androgenetica sembrerebbe l’evoluzione del vecchio termine alopecia seborroica, quasi a definire la stessa patologia.
Forse questa mancanza è dovuta al fatto che spesso esiste una “terza” forma di alopecia androgenetica che consiste nella perfetta fusione delle prime due, e che solitamente si presenta prestissimo (18-20 anni). Creare delle differenziazioni terminologiche è spesso difficile perché dal punto di vista clinico seborrea e capelli fragili equivalgono ad alopecia androgenetica, anche se i capelli non cadono.


Ma prendiamo in considerazione il secondo tipo: una forma di miniaturizzazione lieve, che porta a leggera stempiatura, con vertex intatto, e che presenta dei capelli secchi e brutti (su tutta la testa), con infiammazione seborroica che aumenta in inverno e si risolve in estate.
Io soffro di questa forma di alopecia. I miei capelli soffrono solo perché crescono su un terreno secco ed atrofico, ed il ph della cute è stravolto dall’alterazione delle ghiandole sebacee, che, come noto, producono un sebo nocivo che “secca” la cute. Quando sopraggiunge il periodo estivo (come adesso) la seborrea è quasi assente e i capelli tornano a ricrescere serenamente.

Spesso mi sono chiesto quale siano le cause della dermatite seborroica ed ho trovato le seguenti risposte:
1)la DS è una predisposizione genet
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Sono d'accordo sulla differenziazione dei tipi di calvizie che citi... probabilmente però la seconda potrebbe essere più un effluvio cronico che una androgenetica... che tra l'altro colpisce però tutto il cuoio capelluto e non solo le zone tipiche dell'aga. In questo secondo me rientra anche forse in parte il pattern definito psicogeno.
La psicogena probabilmente è un tipo di androgenetica (non prende tutta la testa ma la zona superiore) in concomitanza ad un effluvio o comunque ad una caduta per altre cause come appunto l'aumento del cortisolo, come spiega Fantini nel suo articolo sullo stress...
Per quanto riguarda elfinito, non so come fai a prendere per buone le sue teorie sinceramente, anche perchè non hanno fondamento.
Ne avevamo parlato in lungo e in largo di paleolitica e in diversi post... uno a caso:
http://www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=40381
Chi vuole provare a seguire la dieta paleolitica si accomodi, ma secondo me gli estremismi sono sempre dannosi (appunto ricordo che le donne in assenza di carboidrati non hanno il ciclo ovulatorio). I principali ormoni vengono proprio prodotti dal colesterolo, e l'energia al cervello e muscoli viene prodotta dai carboidrati.
Più facile secondo me che le infiammazioni vengano semmai causate da intolleranze, come ai latticini, glutine ecc. a parte appunto dallo stress ossidativo prodotto dallo stress. Ma allora non è molto meglio un antiossidante specifico? I livelli dei radicali liberi si possono misurare nel sangue, io le ho fatte, insieme alle analisi per le intolleranze alimentari. Molto meglio a mio parere agire miratamente e con cognizione di causa, piuttosto che eliminando completamente alimenti che comunque sono necessari al fisico. Ovviamente è buona cosa cercare di limitare i cibi raffinati, gli zuccheri e i carboidrati ad alto indice glicemico.
Ricordo inoltre i rischi della dieta paleolitica, a parte la carne ben rimpinzata di estrogeni (di cui avevo parlato anche altrove, ma che secondo me non è trascurabile), tieni d'occhio l'uremia, http://www.my-personaltrainer.it/salute/uremia.html e magari leggi anche questo: http://www.scienzavegetariana.it/argomentinbreve/diete.html Inoltre, le diete iperproteiche sono dannose per il cuore.
Poi se vuoi aggiornarci sui progressi della tua dieta, ben venga, ma non pensate che la paleolitica risolva i problemi di capelli...
A parte che non capisco cosa c'entri con la GF....[|)]
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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Ciao claudia, buongiorno!
Dunque, non ho certo intenzione di mangiare bacche e molluschi per una vita intera. Sto solo cercando di limitare gli alimenti ad alto IG per ripristinare alcune funzionalità dell'organismo. Per i rischi non preoccuparti sarò seguito da un medico.
Ti assicuro che ho letto alcuni articoli di elfinito e si tratta di studi scientifici estremamente seri. Non parlo di quello che ha scritto su questo forum in relazione all'aga, ma quello che scrive sull'altro in relazione alla DS.
Ci sono alcuni soggetti (oggi una maggioranza) che soffrono in primo luogo di DS e solo successivamente di aga (il secondo tipo di calvizie). Ergo, risoluzione fenomeni infiammatori = riduzione alopecia. L'iperinsulinemia favorisce senz'altro le infiammazioni oltre ad essere estremamente correlata al sistema endocrino per una serie di motivazioni lunghe e tortuose.
Adesso non ho tempo di leggere i tuoi articoli ma più tardi lo farò.
Ciao
p.s. ho postato qui dimenticandomi che la sezione è stata scissa da tutto salute, sorry
 

jacob

Utente
22 Dicembre 2009
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Ottimo argomento!
E posso dire che una dieta ben bilanciata e senza picchi insuulinici influisce tantissimo sui capelli! Mia sorella di solito mangia con picchi insulinici altissimi (ghiotta di dolci!) e se non si tiene i risultati si vedono sui capelli, belli ma spesso spenti. L'anno scorso l'ho messa a stecchetto e i capelli sembravano rinati. Attenzione, a stecchetto non intendo a dieta ferrea, ma controllata perchè non manchi nulla!

Il motivo per cui hai perso peso è da collegare al fatto che se non controlli in maniera ottimale la dieta si fà presto ad andare in ipocalorica. Infatti prova a sostituire un bel piattone di pasta con frutta e verdura! Se vai a guardare il contenuto calorico è tutto un altro mondo!

A proposito della paleolitica. Non è detto che sia necessario ingurgitare kg di carne per averne i benefici. Io ad esempio, come ho più volte espresso, seguo molto i dettami riguardo alla scelta degli alimenti piuttosto che le quantità degli stessi.
Come prima cosa mi assicuro la quantità di proteine necessarie (nel mio caso circa 120g che visto che faccio anche palestra), poi mi assicuro gli zuccheri indispensabili per il funzionamento del cervello e per non essere troppo drastico e rischiare di scivolare in estremismi (circa 150g), ed alla fine, tenendo conto del fabbisogno calorico giornaliero, aggiungo i grassi (al momento circa 150g derivanti da olio di cocco, frutta secca, olio di pesce ed olio d'oliva).
Questo è un ottimo modo di procedere senza farsi del male inutilmente.

Naturalmente se qualcosa si muove non esiterò a farvi sapere!

Ciao!
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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Lo so ervin!
Sono emozionatissimo...considera che ho lievi problemi di capelli, figurati, con questo tipo di alimentazione recupererò tantissimo.
Ma quello che mi conforta è la risoluzione della DS, in effetti già avvenuta dopo un mese di alimentazione a basso ig, ma che deve assolutamente restare stabile per fronteggiare il prossimo inverno.
Peraltro mi sento benissimo, anche fisicamente, è incredibile.
Credo che all'inizio si dimagrisce non per l'assenza dei carboidrati ma per un fenomeno di detossificazione. Ci siamo drogati per troppi anni con alimenti assolutamente innaturali.
Cmq, terrò aggiornati.
Ciao!
 

marlin

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9 Maggio 2004
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No, no, si dimagrisce perchè calano i carbo..., ma che male c'è ?

Ciao

MA - r l i n
 

iloveindie

Utente
16 Giugno 2009
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Dexter80, grazie del tuo illuminante intervento!

Hai perfettamente ragione sull'alimentazione, che l'Italia sia una delle nazioni con la percentuali di calvi più alta è un dato di fatto e nonostante in parte possa essere attribuibile alla genetica in altrettanta parte è riconducibile all'alimentazione. Ho parenti italiani in Germania e a proposito di ciò mi hanno detto che di pasta ne mangiano pochissima così come il pane (al massimo integrale)!

Vorrei chiederti qual'è la dieta che segui e con quantà intensità hai ridotto i carboidrati. Grazie in anticipo
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Non sono molto d'accordo... in Germania la pasta si mangia eccome! in più tonnellate di patate... e non solo... fritti salse creme, intingoli, burro! Vi assicuro che in Germania sono davvero almeno l'80% di quelli che si vedono in giro ad avere problemi di capelli, sia uomini che donne... Probabilmente un connotato nordico, visto che i capelli sono più sottili e più chiari, ma non metterei proprio la Germania a paragone di dieta sana!!!!![xx(]
 

iloveindie

Utente
16 Giugno 2009
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Il mio intervento non deve valere come una fonte scientifica, è solo che mia zia italiana che abita in Germania mi ha detto che lì (almeno secondo lei) mangiano molta meno pasta che dai noi. E cmq al di là della Germania che non rappresenterà il massimo della salute a tavola, in Italia si consuma molta, ma molta pasta rispetto a tanti altri Paesi.

In riferimento alla dieta palelolitica posto un link per far vedere come la piramide alimentare è cambiata: http://www.paleodieta.it/dietamediterranea.htm
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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Ciao ilove,
non seguo ancora una dieta precisa ( a breve l'avrò e ti farò sapere) per il momento ho ridotto i carbo in maniera molto graduale...il sollievo dalle infiammazioni, è, ovviamente, quasi immediato.
Cmq sono questioni dibattute da tempo su questo forum http://www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=41357
Qui trovi la tesi di Ciampolini http://win.aegov.com/survey/dettaglio.asp?ResponseID=143 (devi cliccare sul file zip in fondo alla pagine e successivamente aprire il file doc vivi te stesso).
Ciao
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Su Vivi te stesso ti posso dire che è meglio chiedere a Ciampolini (che pare sia molto gentile e disponibile) o a chi per lui, la versione più recente del dic.2009, è più chiara e fatta meglio pur essendo una bozza (immagino sia imminente la pubblicazione).

Ciao

MA - r l i n
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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Ciao marlin, grazie per la dritta.
Senti, ho visto che hai partecipato a molte discussioni sull'argomento, ho letto anche i tuoi contributi, molto interessanti.
Dall'ironia del post precedente mi sembra che tu non sia molto convinto delle diete low carb, eppure esse hanno un certo funzionamento sulle infiammazioni.

Vedi, le cose che ho scritto sono state già dibattute sul forum. I più esperti sanno benissimo di cosa sto parlando, eppure nessuno ha mai provato una dieta low carb (o cmq più naturale)in relazione all'aga. Mi chiedevo quale fosse il motivo e che cosa ne pensi, sinceramente.
Ciao e grazie
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Non ero ironico (non ho messo nemmeno una faccina...[:)]), io pratico da tempo diete che sono low carb, prima la zona, poi...molto di più[:)], ma non sono proprio d'accordo sul termine low carb perchè mi sforzo di mangiare non poca verdura e un po' di frutta e quindi i carboidrati da qualche parte ci sono, solo che non sono quelli ad alto indice glicemico.

Comunque alla fine mi sono posizionato praticamente sula dieta omeostatica di Ciampolini, quindi ne penso bene, ma va detto che Ciampolini non parte dicendo cosa devi mangiare, ma piuttosto quando devi mangiare, devi mangiare quando hai fame, non fame inodotta dalle abitudini, ma fame vera. Come fare per saperlo con esattezza ? Ciampolini che è un gastroenterolgo di fama mondiale, ha scoperto che la fame vera si può misurare con la glicemia, quando questa è intorno passa scende a circa 76-77 si hanno sensazioni di fame vera (e non condizionata dalle abitudini) e si può mangiare. Vi è un addestramento di una quindicina di giorni per riconoscere questa sensazione in cui si usa un glucometro, poi la si riconosce con facilità e non ci si riempie prima del dovuto (se non consapevolmente).

All'inizio si sballano gli orari, ma presto si impara a mangiare il giusto per arrivare al pasto successivo con fame vera agli orari comandati. Questa è la dieta omeostatica che darebbe un mucchio di vantaggi in particolare contro tutti i tipi di infiammazioni che sono la maggior parte delle cose che ci affliggono.

Quindi i carbo (quelli raffinati ad alto IG) c'entrano solo per il loro difetto di innalzare l'insulina e questo ormone ha il difetto di indurre la fame prima del tempo, così mangeresti ogni due ore e l'omeostasi verrebbe perduta e con essa tutti i vantaggi, di peso ovviamente, ma sopratutto di salute.

Questo non succede invece con i carbo della verdura e della frutta, che lo stesso Ciampolini invita ad assumere dando loro la priorità all'apertura di ogni pasto (almeno per la verdura). Dice anche che bisognerebbe suoperare il 1/2 kg di vegetali al giorno (su tre pasti), ma che oltre al 1 kg al giorno non ci sono vantaggi aggiuntivi a riempirsi di vegetali. Non so se si può definire low carb ma sicuramente è la dieta antinfiammatoria per eccellenza e per seguirla è difficile abbondare con i carboidrati raffinati.

Ciao

MA - r l i n
 

willi

Utente
23 Marzo 2005
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sottoscrivo e condivido in toto il post di Marlin.
da mesi anch'io come lui mi son diretto verso la omeostatica di Ciampolini, che purtroppo non riesco a rispettare pienamente perchè gli strappi son frequenti. però già tendere ad essa è un ottimo punto di partenza.
ovviamente niente glucometro, ho sempre fatto a naso, ma penso di aver fatto giusto.
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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ah, incredibile, allora siamo in molti. Per me è una novità assoluta, il mio errore è stato quello di sottovalutare i vostri interventi in tutti questi anni ( e ne ho pagato le conseguenze, con un'infiammazione invernale che ha rappresentato una serie di squilibri alimentari che durano da una vita).
Credo che ogni agato dovrebbe seguire una dieta del genere http://www.xagena.it/news/e-metabolismo_it_news/1371bccec2447b5aa6d96d2a540fb401.html
Ciao e grazie per i contributi
p.s. marlin ti ho mandato pvt
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Mah, Marlin, mi sembra un principio non applicabile a tutti, quello di Ciampolini...
Se una persona fa sport ha bisogno di energia prima di fare sport, non quando ha fame. Attenzione perchè il senso di fame non è uguale per tutti... Io non ho MAI fame. Posso digiunare una settimana di fila senza aver fame, peccato che poi svengo.
http://www.lanutrizione.it/FameAppetito.asp
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Il prof segue anche degli sportivi, comunque riferisce che ci si può allenare per ore senza aver ingerito cibo, il nostro corpo è fatto ovviamente in questa maniera per sopravvivere alle avversità naturali che probabilmente erano la regola ai tempi dei tempi, ma da allora abbiamo imparato a riprodurci anche senza essere del tutto adatti alla vita selvaggia e quindi a riprodurre nelle varie generazioni anche caratteristiche che prima erano difetti letali o quasi (si pensi solo ai difetti della vista).

Normalmente quindi non ci sono problemi a fare sport a digiuno, ma in certi casi ce ne potrebbero essere, anche se più spesso è questione di abitudine. Si tenga conto che Ciampolini non dice che non bisogna alimentarsi adeguatamente, ma solo che bisogna alimentarsi omeostaticamente, ossia in modo che le uscite siano pari alle enetrate energetiche, non importa se poi questo bilancio lo si ottiene con 1,2, 3 o più pasti.

C'è però la questione dello svuotamento del duodeno, che è strettamente legata, secondo Ciampolini, allo stato infiammatorio generale e questo svuotamento difficilmente si può ottenere in meno di 2-3 ore.

Diciamo che questo approccio non va certo nel senso dei pasti frequenti e quindi verso l'anabolismo spinto alla body builder, però un equilibrio omeostatico si può conciliare anche con esigenze anaboliche visto che l'importante è che i consumi energetici in media (possibilmente giornaliera) siano pari agli introiti e per mettere su massa magra bisogna notoriamente aumentare gli introiti, ma fare anche molto esercizio fisico.

Ciao

MA - r l i n
 

claudia

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5 Maggio 2003
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Si beh appunto dipende... Se fai una maratona non ti puoi in ogni caso rimpinzare prima, e a seconda dello stress finisce che anzi, vomiti...
Però vero anche che bisogna fare in modo che il fisico non vada in debito energetico... Certo non è una dieta o pratica che uno può fare da solo secondo me.
Non mi hai risposto comunque alla domanda sullo stimolo della fame, che poi è la cosa che ho contestato...
Lo stimolo della fame ha radici molto più complesse che non quella di mangiare solo quando si ha fame anche perchè non tutti hanno lo stimolo, e per contro, chi è obeso, per esempio non ha un sensore che se non ricordo male è da qualche parte nella parte alta dello stomaco che lo avvisa del senso di sazietà. Sono meccanismi complessi, (non dimentichiamo inoltre che più lo stomaco rimpicciolisce, meno fame si ha), e sinceramente trovo assurdo fare semplicisticamente affermazioni simili, soprattutto perchè di anoressia si crepa.
Poi mi sembra solo buon senso non rimpinzarsi quando non si ha fame, senza contare anche tutta la serie (non trascurabile) di disordini alimentari come la fame nervosa, per noia, per carenze affettive ecc...
 

marlin

Amministratore
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9 Maggio 2004
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Milano
Sì il lavoro di Ciampolini si muove tutto su questo stimolo, sul problema opposto però, ossia di solito si sente lo stimolo della fame quando non c'è fame vera e quindi si ha ancora tanta energia a disposizione.

Ma il problema opposto non è infrequente, molte persone, me compreso, non hanno mai fame al mattino presto. Per questo servirebbe un glucometro per capire a che livello di glicemia si è dopo anche 12 ore di digiuno. Spesso le analisi del sangue fatte al mattino presto e obbligatoriamente a digiuno, ci mostrano glicemie che non sono quelle della fame vera ( 76-77), ma decisamente più alte, eppure con questa fame condizionata le stesse persone farebbero colazione se non fossero obbligate dalle analisi stesse al digiuno. In questo modo la dieta non sarebbe già più omeostatica.

Il lavoro di Ciampolini è stato fatto su diverse persone e la fase di rieducazione per sentire gli stimoli della fame vera è il punto cruciale, però quasi tutti alla fine ci riescono, anche se nel tempo sono previsti alcuni richiami (ossia ci si torna ad allenare a riconoscerla).

In fondo la scoperta di Ciampolini è tutta qui, è riuscito a stabilire una soglia oggettiva valida per tutti per individuare la sensazione di fame vera e questa è data dalla glicemia, essendo un gastroenterologo ha potuto constatare che questa soglia comune coincide con lo svuotamento completo del duodeno. Se questo non avvine non si arriva quindi a questa sensazione che è naturale e che è stata cancellata dalle sensazioni di fame condizionata, ovvero condizionata dalle abitudini, dagli obblighi sociali, dagli stati psicologici e dal tipo di alimentazione, che finiscono per imporsi sin da primi anni di vita annullando questa sensazione primigenia che dovrebbe essere non solo più naturale, ma anche più sana.

Ciao

MA - r l i n
 

henri

Utente
11 Luglio 2008
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Un saluto a tutti! Volevo dire la mia sulla dieta a zona, ossia la famosa dieta che prevede un'assunzione esclusiva di carboidrati a basso indice glicemico, con una certa proporzione tra carboidrati, proteine e grassi.

Ho mantenuto questo regime alimentare per diversi mesi con conseguente dimagrimento e scomparsa di dermatiti, infiammazioni sul viso, fosse nasali ed iper produzione di sebo.

Tuttavia, alla lunga ho riscontrato disturbi al cuore con frequenti tachicardie.
In proposito, dopo qualche mese avevo letto un articolo secondo il quale il cuore ed i vasi sanguigni per auto-ripararsi hanno bisogno di elementi che assumiamo con pane pasta e farinacei( cibi con alto indice glicemico).

Avuta, quindi, la conferma che certi disturbi derivavano da questa carenza, ho cambiato regime alim. ed assumo anche pane e pasta almeno a pranzo.
Risultato: sono spariti i disturbi cardiocircolatori, ma sono tornate le infiammazioni sul viso, l'iperproduzione di sebo e l'aumento di peso.
L'unica zona dove la dermatite non mi affligge più sono i capelli, ma questo grazie alla G.F., dato che anche in testa questo problema l'ho avuto per 13 anni.

Andateci cauti con le diete il corpo ha bisogno di tutto!

[:D]