Transgender e capelli.

Andrew1979

Utente
11 Settembre 2022
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Buon giorno a tutti,

apro questa discussione in una sezione non proprio adatta, ma nel caso i moderatori sapranno collocarla al posto giusto.

Ho letto molte discussioni, anche su questo forum, riguardo al mondo dei transgender e al loro rapporto con la calvizie maschile, e ciò che è stato osservato da tutti è che nel passaggio da uomo a donna i capelli degli affetti da calvizie maschile ne beneficiano, seppur a volte sia necessaria una cura con finasteride e minoxidil per far ricrescere quelli persi e per mantenere gli esistenti.
Non mi pare però sia stato indagato a fondo il processo inverso ossia il passaggio da donna a uomo mediante assunzione prolungata di testosterone, cosa che reputo interessante per i seguenti motivi:
- le donne non hanno la prostata quindi, anche assumendo testosterone, i livelli di DHT circolante dovrebbero rimanere piuttosto bassi.
- le donne dovrebbero avere una distribuzione enzimatica diversa sullo scalpo, perlomeno stando ai documenti SITRI e a qualche studio trovato in rete, in particolare con maggiori livelli di aromatasi e livelli di 5 alfa reduttasi molto più bassi degli uomini.
- le donne sono geneticamente meno soggette alla calvizie maschile.
Ora, alla luce di quanto sopra, chi intraprenda una cura ormonale con testosterone per diventare maschio dovrebbe raramente diventare calvo, o perlomeno dovrebbe farlo con un pattern tipicamente femminile poiché, appunto, nasce donna.
Ma nella realtà cosa succede? Purtroppo non sono riuscito a trovare un campione significativo di storie per poter trarre conclusioni, ma l'unica cosa che ho potuto constatare è che anche le donne che prendono testosterone perdono i capelli con un pattern tipicamente maschile (recessione temporale e chierica) e chi voglia mantenere i capelli debba far ricorso a finasteride e affini (con risultati variabili), ma c'è anche da dire che la prendono davvero in pochi perché la calvizie è un tratto addirittura ricercato dai "transmen" proprio perchè una caratteristica tipicamente maschile.
Cosa ne pensate di queste mie osservazioni?
Ciò che ne deduco io, ed è il motivo per cui ho postato qui questa discussione, è che la teoria di alcuni, teoria rispettabilissima, secondo cui la calvizie maschile dipenderebbe in sostanza dalla forma del cranio maschile e dai vari "attriti" che questa verrebbe a creare portando alla perdita dei capelli, non sembra reggere tanto poiché qui si parla di scheletri femminili che solo dopo decenni, ma a volte neanche succede, cambiano solo leggermente forma a seguito dell'azione degli ormoni maschili eppure i capelli si perdono lo stesso, e purtroppo anche velocemente.
 
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