TFR

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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entro il 30 giugno i lavoratori di aziende con meno di 50 dipendenti(perche' piu' di 50 automaticamente all'inps) dovranno decidere dove destinare il proprio TFR , o lasciarlo in azienda o darlo ad un fondo INPS.
il mio dubbio era se lo diamo all'inps una piccola azienda dovra' sostenere i costi dei tfr maturati subito e quindi rischiare di chiudere, beh se casomai lo lasciamo in aziende nel caso in cui chiudesse l'azienda cioe' insomma andasse in fallimento ,l'INPS ci garantisce come prima o poi devi piangertela tu?......bella domanda....voi che ne sapete?

 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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entro il 30 giugno i lavoratori di aziende con meno di 50 dipendenti(perche' piu' di 50 automaticamente all'inps) dovranno decidere dove destinare il proprio TFR , o lasciarlo in azienda o darlo ad un fondo INPS.
il mio dubbio era se lo diamo all'inps una piccola azienda dovra' sostenere i costi dei tfr maturati subito e quindi rischiare di chiudere, beh se casomai lo lasciamo in aziende nel caso in cui chiudesse l'azienda cioe' insomma andasse in fallimento ,l'INPS ci garantisce come prima o poi devi piangertela tu?......bella domanda....voi che ne sapete?

 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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entro il 30 giugno i lavoratori di aziende con meno di 50 dipendenti(perche' piu' di 50 automaticamente all'inps) dovranno decidere dove destinare il proprio TFR , o lasciarlo in azienda o darlo ad un fondo INPS.
il mio dubbio era se lo diamo all'inps una piccola azienda dovra' sostenere i costi dei tfr maturati subito e quindi rischiare di chiudere, beh se casomai lo lasciamo in aziende nel caso in cui chiudesse l'azienda cioe' insomma andasse in fallimento ,l'INPS ci garantisce come prima o poi devi piangertela tu?......bella domanda....voi che ne sapete?

 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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10
2,015
Qui credo ci siano tutte le risposte:
http://www.tfr.gov.it/tfr/

Per Gabriele:
Citazione:Dal 1° gennaio 2007 ciascun lavoratore dipendente, ad eccezione dei lavoratori domestici e dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni elencate nella sezione ‘Lavoratori interessati’, può scegliere di destinare il proprio TFR maturando, cioè futuro, alle forme pensionistiche complementari oppure di mantenerlo presso il datore di lavoro. Per i lavoratori già assunti alla data del 31 dicembre 2006 il termine per effettuare la scelta scade il 30 giugno 2007; per i lavoratori assunti in data successiva, il termine scade dopo sei mesi dall’assunzione. Non deve scegliere il lavoratore che già in data antecedente al 1 gennaio 2007 aderiva a un fondo pensione versando integralmente il TFR
La scelta sulla destinazione del TFR deve essere effettuata compilando i moduli TFR1 e TFR2 allegati al decreto del Ministero del lavoro 30 gennaio 2007 che devono essere consegnati dal lavoratore, compilati e sottoscritti, al datore di lavoro. I moduli TFR1 e TFR2 dovranno essere compilati rispettivamente dai lavoratori già assunti al 31.12.2006 e da quelli assunti dopo il 31.12.2006, che non abbiano già espresso una scelta in merito alla destinazione del Tfr in relazione a una precedente attività lavorativa.
Se entro il termine del 30 giugno 2007 o dei sei mesi dalla data di assunzione, se avvenuta dopo il 31 dicembre 2006, il lavoratore non consegna il modulo al datore di lavoro si realizza un’adesione automatica ai fondi pensione tramite il meccanismo del tacito conferimento del TFR,.(silenzio assenso).
In relazione alla data di assunzione e all’anzianità contributiva maturata presso gli enti di previdenza obbligatoria si aprono diverse possibilità di scelta per i lavoratori.
http://www.tfr.gov.it/TFR/DestinazioneTFR/
 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
3,649
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cla grazie sei fantastica , pero' non dice se lo lascio all'azienda se l'inps ne risponde in caso di chiusura......ma forse e' una domanda alla quale neanche loro sanno rispondere
 

gabriele79

Utente
8 Settembre 2006
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16
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grazie cla, comunque sto studiando per un concorso come dipendente pubblico, spero di non dover avere il problema di destinare il tfr [:D]
 

neroazzurro

Utente
2 Febbraio 2005
441
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265
si, l'inps ne risponde e risponde anche delle ultime 3 mensilità
http://www.inps.it/Doc/TuttoInps/Prestazioni/Le_prestazioni_a_sostegno_del_reddito/Il_trattamento_di_fine_rapporto/index.htm
 

karesuando

Utente
13 Aprile 2005
108
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165
Il punto di vista del Prof. Beppe Scienza,docente di matematica finanziaria a Torino:

-http://www.sxun.org/index.php?option=com_content&task=view&id=105&Itemid=38

-http://www.youtube.com/watch?v=5ynth3cYfjA

Ciao!
 

clifford

Utente
24 Ottobre 2004
451
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Un pò di chiarezza.
Del TFR risponde SEMPRE il datore di lavoro il quale è obbligato a corrispondere l'emolumento in ogni caso di risoluzione del rapporto di lavoro (e salvo, l'annullamento di un licenziamento illegittimo con contestuale ordine di reintegra, emesso dal Giudice del lavoro, ex art. 18 della legge 300 del 1970).
La circostanza che detto trattemtno sia accantonata presso l'INPS è irrilevante: il datore è cmq obbligato.
Problema di verso in caso di fallimento dell'azienda.
In questo caso le regole non sono cambiate.
Il lavoratore deve farsi ammettere allo stato passivo dell'azienda, depositando presso il Tribunale fallimentare che ha dichiarato il fallimento (il tribunale del luogo dove ha sede legale il fallito) o istanza di ammissione tempestiva o istanza tardiva (attenti ai termini temporali, poichè con la riforma della legge fallimentare i termini sono diventati molto più stringenti!).
Una volta ammesso il credito (TFR), il lavoratore dovrà rivolgersi presso la sua sede INPS di zona, producendo copia dell'istanza di ammissione, del verbale di stato passivo nonchè, nel caso di istanza tempestiva, copia del certificato di non proposta opposizione allo stato passivo emesso dalla cancelleria del Tribunale Civile sezione fallimentare competente (quella del tribunale che ha dichiarato il fallimento).
Entro 60 gg. dal deposito della richiesta, corredata della documentazione indicata, l'INPS di zona pagherà il TFR.
Se servono altre delucidazioni, contattatemi anche in pvt, questo è l mio mestiere!
Ciao![^]
 

gabriele79

Utente
8 Settembre 2006
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Non conoscevo la norma ma supponevo che l'inps si facesse carico dei debiti dei falliti riguardo i lavoratori, ma, per quanto lo trovo altamente sociale, lo trovo anche altamente ingiusto.
E' il fallito che deve rispondere in via prioritaria, anche con beni suoi o dei suoi familiari, almeno per quei creditori cd. privilegiati secondo la legge.
E invece no, tanto paga pantalone, mentre per i falliti hanno pure eliminato il vincolo dell'iscrizione al registro dei falliti (degna gogna ed elenco di pubblicitàp er i terzi) e svariate incapacità che derivavano dal fallimento.
Proibito proibire ormai, così va la società italiana.
 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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clifford io gia' esco da un'azienda fallita ed ho ricevuto il tfr dall'inps , pero' non e' stato semplice ho dovuto mettee un avvocato ecc, so che l'inps ne ha sempre risposto, volevo solo sapere se con qs nuova legge che scade il 30 giugno qualcosa e' cambiato , e cioe' se dico che voglio rimanere il tfr all'azienda e poi qs fallisce , non e' che l'inps dice beh hai voluto lasciare il tfr all'azienda ed ora che e' fallita prenditela con lei...detto a parole nostre[^]