Beh così va meglio, si comincia a ragionare anzichè a polemizzare[
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Per me la questione non è se l'embrione è un essere vivente, ma se è un essere umano.
Ecco perchè il paragone col sole è sballato. Perchè non è di fatto opinabile che sia un essere vivente è opinabile che sia una persona, un individuo.
Questo è stato il dibattito tra favorevoli e contrari, almeno sinora.
Anche perchè notoriamente è ancora considerato accettabile sacrificare alcuni esseri viventi per l'uomo.
Chi è carnivoro, ossia la maggior parte della popolazione, non ha alcun problema etico verso l'utilizzo alimentare di esseri viventi, ma praticamente tutti, oggi come oggi, lo hanno nell'alimentarsi di esseri umani...
Per questo, anche se può non piacere più di tanto l'idea, non ci si batterebbe con altrettanta veemenza, se anzichè gli embrioni umani si utilizzassero, chessò, i girini delle rane (nei laboratori si è fatto e probabilmente ancora si fa notoriamente di peggio sugli animali, il dibattito c'è stato anche su questo, ma la pratica è stata a sempre accettata, con ripensamento successivo, non certo iniziale come per le questioni che coinvolgono l'uomo...)
Sono questi i termini del dibattito su questo tema. Quelli da te impostati sono invece fuori luogo.
Quindi: l'embrione è una persona ? E' un individuo ? e non se è un essere vivente..., è infatti certo che lo sia, per tutti i contendenti.
Per me, in qualità di portatore di informazioni complete a livello biochimico per sviluppare una persona con caratteristiche appunto individuali e peculiari uniche è, alla luce proprio delle scoperte scientifiche, da considerarsi appunto un individuo.
Per convenienza si pone una convenzione in modo da poter sfruttare gli embrioni e distruggerli, questa è l'unica convenzione che esiste in questo discorso, che serve a dire che c'è una differenza tra il prima e il dopo, ossia tra il livello di sviluppo di un organismo vivente, per cui dopo non lo si può più distruggere, ma prima sì.
Per me in questo continuum di sviluppo dall'ebrione al feto sino al neonato (gli ultimi due non sono certamente utilizzabili per esperimenti e nessuno oggi osa azzardare che lo possano essere...) non possono essere messi paletti artificiosi, se non appunto per convenzione, ma non secondo dati scientifici.
L'unico limite logico e razionale a cui si può pervenire secondo ragione è quello del momento in cui si forma la informazione completa per la costituzione di un individuo con le sue caratteristiche peculiari e questo momento è, per forza di cose, il concepimento, in cui si ha appunto l'informazione completa - ossia dall'unione di due cellule aploidi per formarne una diploide che ha tutte le informazioni necessarie per dare origine alla vita umana - per sviluppare un essere umano con caratteristiche uniche, in altre parole, un individuo.
Ciao
MA - r l i n
Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)