Il crollo del comunismo 20 anni dopo: fu vera glor

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
941
0
265
http://www.riflessioni.it/forum/storia/12583-il-crollo-del-comunismo-20-anni-dopo-fu-vera-gloria.html

Ho trovato su questo forum un articolo / intervento molto interessante, a voi la parola....

http://www.riflessioni.it/forum/storia/12583-il-crollo-del-comunismo-20-anni-dopo-fu-vera-gloria.html

Il crollo del comunismo 20 anni dopo: fu vera gloria?


Tra il 1989 e il 1991 si consumava il destino dei regimi comunisti dell’est europeo. Un sistema irriformabile, che poteva sopravvivere solo chiuso in se stesso in perfetto isolamento dal mondo, crollava come un castello di carte alla prima timida apertura delle frontiere.
Chiediamoci oggi, a distanza di ormai 20 anni, cosa è davvero cambiato e se fu un affare per le popolazioni sia dell’est che dell’ovest.

Ricordiamoci, in primo luogo, che siamo alla fine degli anni ’80. Il comunismo sovietico è un fenomeno essenzialmente europeo. Ovvio che i due termini di paragone fossero l’ovest e l’est europei. Entrambi usciti distrutti dalla seconda guerra mondiale, si presentavano ben diversi ad un osservatore neutrale. Ad ovest stabilità politica, prosperità economica generalizzata, prospettive di miglioramento crescente del benessere, servizi pubblici adeguati, assistenza a chiunque ne avesse bisogno. Si può forse dire che mai nessuno al mondo ha vissuto così bene come il cittadino dell’Europa dell’ovest degli anni ’80. Nel 1989 si respirava un clima sereno, di estrema libertà: in più l’Europa si tirava ancora dietro i valori tradizionali comunitari non ancora messi in discussione. Insomma, un miscuglio attraente tra modernità e tradizione.

All’est europeo, invece, vigeva un’atmosfera estremamente cupa, quasi depressogena, e una mancanza di merci mortificante per un sistema che puntava tutto sul materialismo. I cittadini dei paesi comunisti potevano sospettare questo divario nelle condizioni materiali: dopo le prime aperture della glasnost ne ebbero la certezza. E probabilmente cominciarono a maledire gli anni persi sotto il comunismo. In effetti non c’era nessun divario culturale tale da giustificare il ritardo dell’est nei confronti dell’ovest.

Io premo molto nel considerare questi aspetti psicologici come fondamentali nel processo di crollo dei regimi comunisti. Tanto la classe dirigente quanto la popolazione non potevano che valutarli negativamente. Mi verrebbe da dire che poté più l’invidia sociale che non la mancanza di libertà. Anzi, quest’aspetto è stato troppo considerato per motivi emine
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
941
0
265
http://www.riflessioni.it/forum/storia/12583-il-crollo-del-comunismo-20-anni-dopo-fu-vera-gloria.html

Ho trovato su questo forum un articolo / intervento molto interessante, a voi la parola....

http://www.riflessioni.it/forum/storia/12583-il-crollo-del-comunismo-20-anni-dopo-fu-vera-gloria.html

Il crollo del comunismo 20 anni dopo: fu vera gloria?


Tra il 1989 e il 1991 si consumava il destino dei regimi comunisti dell’est europeo. Un sistema irriformabile, che poteva sopravvivere solo chiuso in se stesso in perfetto isolamento dal mondo, crollava come un castello di carte alla prima timida apertura delle frontiere.
Chiediamoci oggi, a distanza di ormai 20 anni, cosa è davvero cambiato e se fu un affare per le popolazioni sia dell’est che dell’ovest.

Ricordiamoci, in primo luogo, che siamo alla fine degli anni ’80. Il comunismo sovietico è un fenomeno essenzialmente europeo. Ovvio che i due termini di paragone fossero l’ovest e l’est europei. Entrambi usciti distrutti dalla seconda guerra mondiale, si presentavano ben diversi ad un osservatore neutrale. Ad ovest stabilità politica, prosperità economica generalizzata, prospettive di miglioramento crescente del benessere, servizi pubblici adeguati, assistenza a chiunque ne avesse bisogno. Si può forse dire che mai nessuno al mondo ha vissuto così bene come il cittadino dell’Europa dell’ovest degli anni ’80. Nel 1989 si respirava un clima sereno, di estrema libertà: in più l’Europa si tirava ancora dietro i valori tradizionali comunitari non ancora messi in discussione. Insomma, un miscuglio attraente tra modernità e tradizione.

All’est europeo, invece, vigeva un’atmosfera estremamente cupa, quasi depressogena, e una mancanza di merci mortificante per un sistema che puntava tutto sul materialismo. I cittadini dei paesi comunisti potevano sospettare questo divario nelle condizioni materiali: dopo le prime aperture della glasnost ne ebbero la certezza. E probabilmente cominciarono a maledire gli anni persi sotto il comunismo. In effetti non c’era nessun divario culturale tale da giustificare il ritardo dell’est nei confronti dell’ovest.

Io premo molto nel considerare questi aspetti psicologici come fondamentali nel processo di crollo dei regimi comunisti. Tanto la classe dirigente quanto la popolazione non potevano che valutarli negativamente. Mi verrebbe da dire che poté più l’invidia sociale che non la mancanza di libertà. Anzi, quest’aspetto è stato troppo considerato per motivi emine
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
941
0
265
http://www.riflessioni.it/forum/storia/12583-il-crollo-del-comunismo-20-anni-dopo-fu-vera-gloria.html

Ho trovato su questo forum un articolo / intervento molto interessante, a voi la parola....

http://www.riflessioni.it/forum/storia/12583-il-crollo-del-comunismo-20-anni-dopo-fu-vera-gloria.html

Il crollo del comunismo 20 anni dopo: fu vera gloria?


Tra il 1989 e il 1991 si consumava il destino dei regimi comunisti dell’est europeo. Un sistema irriformabile, che poteva sopravvivere solo chiuso in se stesso in perfetto isolamento dal mondo, crollava come un castello di carte alla prima timida apertura delle frontiere.
Chiediamoci oggi, a distanza di ormai 20 anni, cosa è davvero cambiato e se fu un affare per le popolazioni sia dell’est che dell’ovest.

Ricordiamoci, in primo luogo, che siamo alla fine degli anni ’80. Il comunismo sovietico è un fenomeno essenzialmente europeo. Ovvio che i due termini di paragone fossero l’ovest e l’est europei. Entrambi usciti distrutti dalla seconda guerra mondiale, si presentavano ben diversi ad un osservatore neutrale. Ad ovest stabilità politica, prosperità economica generalizzata, prospettive di miglioramento crescente del benessere, servizi pubblici adeguati, assistenza a chiunque ne avesse bisogno. Si può forse dire che mai nessuno al mondo ha vissuto così bene come il cittadino dell’Europa dell’ovest degli anni ’80. Nel 1989 si respirava un clima sereno, di estrema libertà: in più l’Europa si tirava ancora dietro i valori tradizionali comunitari non ancora messi in discussione. Insomma, un miscuglio attraente tra modernità e tradizione.

All’est europeo, invece, vigeva un’atmosfera estremamente cupa, quasi depressogena, e una mancanza di merci mortificante per un sistema che puntava tutto sul materialismo. I cittadini dei paesi comunisti potevano sospettare questo divario nelle condizioni materiali: dopo le prime aperture della glasnost ne ebbero la certezza. E probabilmente cominciarono a maledire gli anni persi sotto il comunismo. In effetti non c’era nessun divario culturale tale da giustificare il ritardo dell’est nei confronti dell’ovest.

Io premo molto nel considerare questi aspetti psicologici come fondamentali nel processo di crollo dei regimi comunisti. Tanto la classe dirigente quanto la popolazione non potevano che valutarli negativamente. Mi verrebbe da dire che poté più l’invidia sociale che non la mancanza di libertà. Anzi, quest’aspetto è stato troppo considerato per motivi emine
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
Certamente, a distanza di quasi 20 anni, tutti i cittadini dell'ex Patto di Varsavia rimpiangono il comunismo.
I fatti di questi giorni - in Georgia - confermano peraltro che il potere totalitario dell'URSS sedava tutti i dissìdi regionali.







 

scoiattolo84

Utente
1 Agosto 2007
262
0
265
Fu vera gloria? Probabilmente attraverso un'analisi completa e accurata si può rispondere, però io mi pongo un altra domanda che potrebbe spazzarla via: L'Urss poteva continuare? No, impossibile; Gorbaciov non poteva far altro che sancire la fine del blocco dell'est
 

lortas

Utente
10 Luglio 2004
711
1
265
Ha vinto il dio denaro.....(per ora).
Poi la storia è tutto un susseguirsi di corsi e ricorsi storici, ma onestamente
penso di essere nato non nel periodo migliore....[xx(]
 

lortas

Utente
10 Luglio 2004
711
1
265
Heeeheehee
Tra poco è il tuo genetliaco dolce pipistrello....
E' tempo di spedirti la tua r.s. se il pc non mi fa i capricci...[;)]
 

irvine welsh

Utente
19 Giugno 2007
464
0
265
non ho tempo per rispondere a questo interessantissimo quesito, ma al riguardo non posso non citare un bellissimo film: Goodbye Lenin! di Wolfgang Becker (splendida colonna sonora di Yann Tiersen, tra l'altro).
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
Sondaggi di Ivo Bernardini

Diritti riservati. Ogni riproduzione è vietata.

Oggi alla Coop mentre facevo la spesa ho parlato con una badante ucraina 64enne e al parco ducale con un signore della Bielorussia che lavora per il Comune come traduttore.

La domanda era la seguente:

A VOSTRO AVVISO SI STAVA MEGLIO SOTTO L'UNIONE SOVIETICA?

Risposte pervenute: 2
Risposte affermative (°): 2

Cioè il 100% hanno nostalgia dell'URSS.

(°) = statistici iesonauti non rompetemi le scatole che il campione non è significativo, non sono mica Mannheimer.... datemeli voi i mezzi per fare i sondaggi anzichè pontificare sotto l'ombrellone. E che caspita!

 

chopin

Utente
10 Luglio 2003
950
7
265
Non c'è ideologia al mondo che abbia prodotto nella storia di tutti i tempi più morte , più fame , più distruzione ed una totale mancanza non solo di democrazia ma delle libertà più elemantari , ovunque il comunismo sia stato Russia , Cina , Polonia , Cambogia ecc . Mi fermo qui perchè ci sarebbe da scrivere i libri su ciò che è successo...
Ringrazio Iddio che abbia voluto risparmiare il nostro paese e la vita di tutti noi da questo inferno sulla terra che è stato il comunismo .
Altro che calvizie e paranoie varie...

[:)][:)]

Ciao Chopin




 

irvine welsh

Utente
19 Giugno 2007
464
0
265
Io sono un post-comunista, ma sono concordo sul fatto che l'ideologia marxista sia stata un'utopia fallimentare. Le dittature comuniste hanno prodotto morte e distruzione, è lapalissiano. D'altronde il monumentale Arcipelago gulag del grande Alexandr Solzenicyn, scomparso di recente, è emblematico per capire la disfunzione violenta di una dottrina le cui idee sono state sacrificate sull'altare di un potere costruito sul terrore. Detto questo, la via del capitalismo e del neoliberismo sfrenato sta producendo un circolo irreversibile di ingiustizia (pochi ricchi, tanti poveri), insicurezza (guerre) e distruzione (ambiente), sul quale bisognerebbe quanto meno ragionare. Mi chiedo - senza essere idealista - che ca**o di mondo stiamo regalando ai nostri figli. Certo, non è il comunismo la risposta alle disuguaglianze indotte dal capitalismo selvaggio, ma neanche la reiterazione di un sistema destinato all'implosione. Sperare in politici più illuminati mi sembra davvero poco credibile. D'altronde finchè si porrà il profitto al di sopra di tutto, sarà difficile cercare di rendere il mondo migliore.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
Chopin, hai dimenticato che in Cina i comunisti mangiavano i bambini. E per la verità secondo Berlusconi, ci hanno provato anche qui in Italia ma De Gasperi li ha fermati per tempo quando stavano preparando la brace e Togliatti (il c.d. migliore, buonanima) aveva già aperto la via per i carri armati sovietici.

Tutti in piedi e commossi ascoltiamo.....

http://it.youtube.com/watch?v=sLt5-_vM2ls

effettivamente la ripresa del ritornello fa piangere.



[:p]

Certamente è da ammettere che in URSS Berlusconi non sarebbe mai diventato premier (e miliardario eccentrico).
 

chopin

Utente
10 Luglio 2003
950
7
265
Beh caro ivo.. , tu ridi , ma in Russia durante negli anni '20 - '30 sotto la dittatura di Stalin , la popolazione sovietica è stata ridotta talmente alla miseria che la gente pur di vivere e non morire di fame è ricorsa al cannibalismo , ci sono stati anche dei mercatini dove si vendava carne umana . Quando ho letto ciò mi si è accapponata letteralmente la pelle .

La mia ferma condanna del comunismo non vuol essere affatto un assoluzione del capitalismo con tutti i disastri che ha combinato e che sta combinando ( vedi gente come Bush e Berliusconi ) i cui effetti deleteri gli stiamo iniziando a vedere anche noi occidentali .

Per il resto condivido al 100% l'analisi fornita da Irvine Welsh .

[:)][:)]

Ciao Chopin



 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
2
2,015
Lore, nel frattempo, mentre aspetto la mia RS penso di ammazzare un altro arciere. Cosa mi dici?![:p]
 

lortas

Utente
10 Luglio 2004
711
1
265
Altra idea......facciamo conoscere al tuo arciere
la mia leonessa...e che si ammazzino tra di loro...hiiihhihhhhi[:D]

 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
2
2,015
Dare all'altra un onore che dovrebbe essere mio?[:D]Cmq, ho cambiato idea, ossia,nulla di ammazzare l'arciere per ora...[:p][:p][:p]
Come va la tua regina della jungla?![:p]
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
Comunque l'amico Putin (è cosi' che lo chiama il nostro Silvio nazionale) non lo dovete fare incavolare troppo.
Perchè poi gli scende la catena.
Adesso pure i missili della NATO in Polonia!
E che caspita.
Andiamoci piano: la Russia ha ancora l'esercito più potente, numeroso e tecnologico del mondo.
Con 125 testate atomiche perfettamente funzionanti.