Grande effluvio ad inizio terapia topica

sansone1

Utente
20 Dicembre 2023
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Un saluto a tutti,
mi presento.

- 37 anni.

- Alopecia androgenetica diagnosticata da un dermatologo con master in tricologia, membro SITRI.
Scala HN: 3/4. Capelli fini da sempre, con un' altissima densità fino ai 25/27 anni. Successivamente lentissima miniaturizzazione che ha interessato dapprima il vertice (miniaturizzazione effettivamente visibile intorno ai 32, con prima area ipotricotica visibile a 33, e successivamente la zona fronto-temporale, con lieve retrocessione dell'hairline (intorno ai 35).
Ad oggi che ne ho 37, si era molto lentamente palesata un'area alopecica sul vertice, prevalente porzione sinistra che si spinge frontalmente, minore a destra (inferiore in dimensione e localizzata), parietali non interessati e attualmente di media/alta densità.
Premessa: sono un malato cronico. Ho una malattia infiammatoria intestinale, attualmente stabile o in remissione e controllata da anni con cicli di budesonide ad azione locale ed a basso impatto sistemico. E' un farmaco che avendo un elevato effetto di primo passaggio epatico (maggiore del 90%), agisce a livello intestinale e passa nel circolo sistemico in maniera minore (inferiore al 10%, probabilmente un 8%). Chiaramente un po' passa, e sono 10 anni che la assumo a cicli a scalare, non ho mai avvertito effetti sistemici importanti, probabilmente ipertricosi pettorale, anche se ho evidenza di una lieve osteoporosi (T score -1 della testa del femore), ma al momento non ho alternative, se non ricominciare un biologico.
Non ho idea di cosa possano aver fatto dosi minime e ripetute di corticosteroidi, alla salute dei miei capelli, e sicuramente della pelle (il cortisone è veleno per i fibroblasti, diceva sempre il mio professore"). e probabilmente li ha fatti.
Fatto sta che non ci è stato dato peso, e mi è stata diagnosticata solo AGA, sperando poi effettivamente che lo sia. Il pattern di localizzazione lo indicherebbe fortemente, così anche la familiarità. Nonni entrambi calvi, o quasi, padre ad oggi circa 5/6 scala H/N.

- Ho assunto da 18 mesi ad oggi:

- Serenoa Repens (tit. 85% ac.grassi tot) - 1 cps die
- Olio di semi di zucca - 500 mg
- A rotazione altri anti DHT naturali - mix di varie aziende (Pygeum africanum, ortica, etc.)- 1 cps die
- Astaxantina - 1 cps die (da giugno a tutt'oggi)
- Licopene - 5 mg die
- Estratti di avocado e soia - 50 mg die
- Cicli di estratto di mela anurca (ad alta tit. di antociani)
- Selenio - 55 µg die
- Zinco - 10 mg die
- Cistina - 200 mg die
- Metionina - 100 mg die
- Rame - 1 mg
- Vitamina D - 4000 UI die
- Vitamina C - (al bisogno ad integrare alimentazione)
- Vitamine gruppo B (al bisogno ad integrare alimentazione)
- 2 tazze di the verde al giorno

Fino a dieci giorni fa ero riuscito a tenere bene.
In questi 18 mesi la miniaturizzazione era arrestata, le aree ipotricotiche e alopeciche stabili, e una buona routine cosmetica con prodotti "gentili" (Biokap lavaggi frequenti) + condizionante al cocco, + fibre di cheratina sulle aree di interesse, asciugatura a freddo con diffusore, mi hanno permesso di andare avanti egregiamente, senza nessun accorgimento pubblico.
Decido allora di dare una svolta alla terapia, sicuro di aver fatto cosa buona ad insistere su una terapia anti DHT, che avevo volutamente intrapreso per molti mesi, perché conscio di assumere naturali (molto più lenti nell'azione, ma non per questo non efficaci), così mi reco dal medico curante che mi prescrive un topico.

- Applico dal 20 gennaio (sono 10 giorni), una lozione galenica magistrale così composta:

Minoxidil base 2,4 g
Progesterone 0,6 g
Cetirizina dicloridrato 0,8 g
Ciclosilicone Pentamero SF 16 g
Etanolo 96% (80,12 g)

Ho iniziato applicando 2 ml la sera, con una pipetta pasteur, e guanti, su vertice e frontale, dividendo lo scalpo in 6 linee, cogliendo anche alcune aree non molto miniaturizzate, o esenti, probabilmente non sensibili ai metaboliti degli androgeni, nelle quali non si notava ancora nessun diradamento.
Dalla prima applicazione ho assistito ad effetti collaterali sistemici. Probabilmente sono un buon risponditore, o quantomeno con una grande espressione dei geni che codificano per sulfotransferasi, geni se non ricordo male fortemente inducibili, quantomeno credo che siano ben espressi quelle tissutali epatiche (si spera anche quella del cuoio capelluto). Noterei anche che analizzando la farmacocinetica della budesonide (farmaco che assumo come detto sopra per altri motivi), questa viene metabolizzata oltre che prettamente da un particolare citocromo anche da una sulfotransferasi, e comunque molto probabilmente è un induttore di reazioni di fase 2, e considerando gli anni che lo assumo... (Ma sono solo mie considerazioni che potrebbero lasciare il tempo che trovano).
Comunque, mi pare talmente rapido il metabolismo del minoxidil, che ho manifestato effetti sistemici già dopo 15 minuti dall'applicazione, e dunque nella primissima fase di assorbimento, e che manifestavano il picco a 3/4 ore dall'applicazione. Fase di permeazione probabilmente accelerata dall'alta gradazione alcolica, l'assenza di propilene glicolico, e la presenza di cyclopentasiloxane , che essendo un olio volatlle a bassa viscosità, evapora anche lui molto facilmente, determinando un aumento della concentrazione degli attivi, e un accelerazione della velocità di diffusione del minoxidil.
Gli effetti collaterali sistemici che ho manifestato sono in sequenza: 1° giorno (emicrania orbitale), 2° giorno (lieve ipotensione arteriosa, trascurabile, risalita con 2 tazze di tisana alla liquirizia), dal 3° giorno in poi (mialgia: una volta è toccato ad entrambi i mm. deltoidi, ancora leggermente dolenti, poi al polpaccio sinistro, dolente anche oggi).
Gli effetti sono diminuiti riducendo la dose di applicazione, al minimo indispensabile per coprire l'aria interessata, senza ripassarci una seconda volta al fine di consumare tutti e 2 gli ml. di soluzione.
Da ieri ne sto applicando 1 /1,5 ml, sufficienti a coprire vertice e frontale.
Capisco che un' altra persona avrebbe sospeso la terapia, spaventandosi degli effetti sistemici, ma mi sembrano ancora trascurabili e gestibili, considerando che sono ormai notori gli effetti del farmaco, seppur con frequenze ancora ben da definire, studi in vitro ben fatti, ma studi in vivo da perfezionare.
Tralasciamo per un attimo gli effetti collaterali, e veniamo al punto di domanda.
Subito dal 1-2 giorno ho notato un cambiamento nel capello terminale, che solitamente li vedo forti e molto melanici (sono praticamente neri). Conosco i miei capelli, e so anche che forma hanno. Improvvisamente sono sempre meno mossi/ondulati o a riccio, e sempre più lisci, ricordandomi la beata gioventù.
Da ieri giorno 9 , e con oggi 10, noto un effluvio importante!!!
In 2 giorni ho svuotato tutte le aree di applicazione, non solo il vertice, ma anche il frontale, che in 37 anni di vita non mi ha mai dato problemi. E quando dico mai, intendo mai. Il frontale è sempre stato il mio forte. Il diradamento si nota prevalentemente seguendo le linee di applicazione e soprattutto le aree dove ho insistito maggiormente. E noto in maniera disomogena una riduzione della pigmentazione.
Ora io sono conscio e mi aspettavo una possibile accelerazione del ciclo cellulare, quello che molto spesso sento chiamare "caduta indotta", ma mai mi sarei aspettato in così poco tempo.
Premetto che prima dell'inizio dell'applicazione, avevo una caduta giornaliera trascurabile, compresa tra i 50 e gli 80. Avevo già passato l'effluvio stagionale, ma sempre nelle solite aree di interesse. Il frontale non è stato mai interessato da nessun fenomeno. In linea generale i miei effluvi sono sempre durati poco, e senza dare tragici epiloghi.
E invece nel giro di 2 giorni, ho avuto un declino incredibile, concomitante con l'applicazione del topico su aree mai interessate dal problema.

La domanda è la seguente.
Che casistica abbiamo sul forum, di grandi risponditori, con effetti sistemici visibili e con effluvio indotto in 10 giorni?
Se continuo così mi toccherà il rasoio (e non l'ho mai fatto).

Sono un tipo coraggioso.
Continuo per altri 3 mesi e vedo cosa succede?
Non gradirei risposte: "sei in effluvio stagionale", "... si somma all'effluvio stagionale". Non è così.
Conosco i miei capelli e so che questo è un effetto indotto dall'azione del farmaco.
Attendo gentili consigli, impressioni su terapie, effluvio, effetti collaterali, ma soprattutto vi ringrazio dell'accoglienza e complimenti per la gestione ventennale del forum.
Perdonate il papiro, ma non possiedo il dono della sintesi!
 
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sansone1

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20 Dicembre 2023
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Buonasera,
grazie della risposta.
E' chiaro che non sortisca effetti positivi in pochi giorni, ma evidentemente qualcosa non funziona nella cura.
In 10 giorni sono caduti il 30% dei capelli che ho trattato.
molto ingenuamente l'ho applicato anche sul frontale.
Aree di cui non necessitavo minimamente, che presentano capelli lunghi 8/10 cm, e che avrei preferito mantenere.
In 10 giorni ho svuotato il frontale, fatto di capelli apparentemente sani come un pesce! E si nota perfettamente come le aree divenute alopeciche o comunque ipotricotiche sono quelle trattate con la lozione.
Credo diminuirò fino a sospendere. Probabilmente sarebbe stato meglio un anti-dht sistemico efficace (Finasteride). Meglio trattare all'origine che dare una spinta a capelli sensibili agli androgeni, con un farmaco come il Minoxidil, che probabilmente viene prescritto superficialmente, senza considerare la capacità d'azione della sostanza, la poca maneggevolezza e difficoltà nel dosaggio, le possibili interazioni con altre sostanze, e in linea generale con le risposte individuali. Tralasciando il fatto di non non ricevere, nella maggiorparte dei casi, nessun consenso informato circa la non prevedibilità degli effetti attesi e collaterali.
Ora la mia domanda è:
Come sospendere l'applicazione sul frontale, e provare a continuare solo sul vertice?

Avrò un effluvio importante, immagino, sospendendo.

Se lo applico solo sul vertice perché non dovrebbero risentirne anche i capelli frontali?
La circolazione sistemica è una.
Riceveranno tutti quantomeno dosi minime, non efficaci e forse anche controproducenti.
 
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sansone1

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20 Dicembre 2023
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O forse sei tu un caso particolare e da studiare ;)
Probabilmente lo sono.
Ma tu che faresti?
Lo svuotamento immediato effetto diserbante lo consideresti un effetto anticipato della lozione, e quindi continueresti? Il medico curante lo considera così e mi ha detto di continuare.

Ormai è andata in questo modo. Se interrompo, forse può essere anche peggio.
Mi sono anche abituato agli effetti collaterali.
Oggi mi sono svegliato con il polpaccio ancora indolenzito (facciamo finta che mi sono allenato e non ci penso?)

Considera che sono sensibile a molte sostanze, di cui mi basta veramente poco per ottenere effetti visibili. Che lo sia anche per il mimox?
Oppure credi che ci possano essere altri indiziati? La cetirizina, progesterone, idrocortisone b? Ad esempio la cetirizina non è molto maneggevole, la linea tra effetti pro e anti infiammatori è veramente sottile. Per cui un dosaggio sbagliato può dare più danni che benefici. Una particolare sensibilità all'alcool? ( condidera il grado alcolico importante). Una non compatibilità con il siliconico? Terapia medica sistemica per la mia malattia cronica?



Help me!!!

Edit:
C'è un altro dubbio che mi assale.
E se la diagnosi di AGA fosse incompleta?
Esistono alcune forme di alopecia cicatriziale dalla difficile diagnosi, che mimano i pattern di diffusione androgenetici. O in ultima ipotesi, una sovrapposizione di entrambe.
Considerando che sono un soggetto con patologia autoimmune intestinale, che assumo farmaci da oltre 10 anni, credo che poteva essere il caso di considerare anche altre ipotesi. Non credi?
 
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proxy

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12 Febbraio 2003
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Lo svuotamento mo diserbante ad ogni applicazione la trovo impossibile ne mondo reale ,quindi non so cosa consigliarti.

Nel mondo parallelo,ti direi smetti tutto


Di certo sei un caso da studiare a 360°
 

sansone1

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20 Dicembre 2023
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Quindi se non la consideri attendibile come evenienza, cosa mi succede?

Vuoi una foto al giorno 0 e al giorno 10?
Almeno ti rendi conto
 

proxy

Amministratore
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12 Febbraio 2003
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- non me ho idea,ecco perché sei un caso da studiare

No voglio una foto adesso e domani con relativo svuotamento e ciuffi di capelli caduti (parliamo di azioni diserbante immediata)
 

sansone1

Utente
20 Dicembre 2023
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Credevo che fosse implicito che "effetto diserbante" fosse una provocazione.
La caduta che osservo si è spalmata sul totale dei giorni di applicazione.

Se nei primi 2/3 ho notato un rapido cambiamento dell'aspetto del capello (che mi lasciava ben sperare per i mesi a seguire), dal 4-5 giorno ho notato uno svuotamento delle aree di applicazione.
Non c'è bisogno di vedere i capelli venir via tra le mani, anche perché non è che abbia una densità importante (capelli fini, poca densità), ma basta una rapida osservazione di una foto scattata al giorno 0 e al giorno 10, dalla stessa prospettiva ed inclinazione.


Comunque la risposta del curante è stata: caduta indotta, positiva per la buona riuscita della terapia.

Il curante non è uno sprovveduto qualsiasi, lavora in uno studio di riferimento.
Evidentemente non a tutti si presenta con le stesse tempistiche?
 

proxy

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12 Febbraio 2003
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A no non era così chiaro, anzi dalla tua descrizione, sembrava una caduta ad ogni applicazione!!
Un diserbante appunto!!!

qui tutto quello che avviene normalmente con il Minox
 

sansone1

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20 Dicembre 2023
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Bene. Allora forse l'ipotesi più accreditata è che ho molti capelli in telogen in questo periodo, ed è bastato uno stimolo di pochi giorni per dargli il colpo di grazia, ed anticiparne il distacco.

Se così fosse ho solo accelerato i tempi. Resta da capire di quanto sarà la latenza fino alla nuova fase di proliferazione dei follicoli.

A questo punto continuo con costanza.
Gli altri effetti collaterali menzionati, sono il gioco che può valere la candela.
"Chi non risica non rosica"
 

sansone1

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20 Dicembre 2023
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Perdonate il cross-posting, ma il post necessitava di aggiornamento.

Siccome sono di testa dura, e non mi arrendo mai fino a trovare una soluzione, complice i miei studi, dai quali non posso esimermi, qualche giorno fa avevo pensato che il problema potesse essere la soluzione galenica.

(Parlo per gli effetti collaterali sistemici).

Mi corregga chi mastica un po' queste cose, io sono arrugginito e soprattutto mi occupo attualmente di altro.

Allora qualche giorno fa, ho ordinato una nuova lozione, in una nota farmacia del nord ovest, con veicolo Ieson, eliminando ovviamente il ciclopentasilossano, e guadagnando un abbassamento di gradazione alcolica.

Magia: sono alla terza applicazione (ho aspettato un po' prima di scrivere) e da subito sono spariti tutti gli effetti indesiderati (polimialgia, emicrania, occhiaie al risveglio, ipotensione arteriosa), e anche il distacco dei capelli nelle aree di applicazione (che personalmente non collego a questo problema).

Ora due sono le possibilità:

1) lozione allestita in malo modo, con prodotti di degradazione o peggio ancora sostanze indesiderate (credo meno probabile);

2) (la più probabile per me): nella prima lozione l'assorbimento era troppo rapido, e superando le capacità metaboliche del tessuto locale, finiva in eccesso nel circolo sistemico, attivandosi nei tessuti periferici, dopo metabolizzazione. A riprova di questo, la presenza del siloconico e dell'alta gradazione alcolica, sono effettivamente due elementi che aumentano la diffusività e per il primo, maggiormente rispetto agli enhancer utilizzati nell'altra lozione, in accordo con la legge di Fick: delta Q / delta T = (D x Krip / e) x S (C1-C2)

Infatti il ciclopentasilossano ha due proprietà che lo rendono tale: 1) è molto volatile, per cui a contatto con la cute calda, evapora subito (idem dicasi per un alcool a quella gradazione, quasi anidro), aumentando rapidamente la concentrazione di Minoxidil sulla cute. L'aumento di concentrazione determina un aumento della diffusività. Infatti Q è al numeratore.

2)Il cyclopentasiloxane si comporta da ottimo enhancer, per via della sua natura lipidica, è capace di modificare la barriera dello strato corneo (il quinto strato della cute, quello più superficiale), andando ad interagire e modificare la struttura e la disposizione soprattutto delle ceramidi (gli elementi principali della barriera lipidica cutanea), aumentando la possibilità di penetrazione.
Questo riduce un altro parametro nella legge di Fick. Il valore "e" che è al denominatore.

Difatti in mancanza di alterazioni della barriera cutanea, o dell'utilizzo di altri enhancer dalla stessa capacità, lo strato corneo limita la diffusione, relegando le vie di diffusione soprattutto al follicolo pilifero (dal quale passa in via esclusiva sicuramente l'idrocortisone butirrato, e il progesterone, come tutti gli steroidi), ai dotti escretori delle ghiandole sebacee e alle ghiandole eccrine (sudoripare).

Morale: credo che la galenica con il veicolo ieson sia la più equilibrata per me, probabilmente per le mie personali caratteristiche, non voglio farne un discorso generalistico.

Ipotizzo che non avrei quel tipo di problemi nemmeno con il glicole propilenico, tralasciando il fatto che ha un effetto veramente irritativo sulla mia cute, per cui lo escluderei a priori. A breve testo con Transcutol.

Voi mi direte, si, ma anche il PEG-40 (contenuto nella Ieson), e il propilene glicolico, sono considerati buoni enhancer. Questo è vero, ma sono glicoli. E tutti i glicoli, nella prima fase, assorbendo moltissima acqua, disidratano ancora di più lo strato lipidico corneo, rendendo la barriera ancora più impenetrabile. Solo successivamente svolgono il loro ruolo di facilitanti, per cui svolgono un'azione equilibrata nello spazio e nel tempo.

Al di là della veridicità o meno di quello che penso e scrivo, la cosa più importante è che posso proseguire la terapia con serenità.

Vi aggiornerò a 3 mesi.
 
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