Ciao Giampaolo,
questi esercizi servono a riattivare o far rimanere attiva e sana la microcircolazione sanguigna nel cuoio capelluto, questo consente ai bulbi che fanno nascere, crescere e consentire il nutrimento del capello, di rimanere attivi e tramite il flusso sanguigno riceve ossigeno e tutti gli e sostanze nutritive che consentono la vita del capello stesso.
Ci sono diversi articoli e testimonianze che dimostrano appunto che la mancata microcircolazione nel cuoio capelluto porta all'atrofizzazione del bulbo che ospita il capello e conseguentemente la sua caduta.
La galea è un fascio di fibre che copre l'intera arcata cranica e va dal muscolo frontale (quello che permette di alzare le sopracciglia) a quello occipitale (che permette il rilassamento del muscolo frontale, suo antagonista se vogliamo, e permette insieme ai muscoli temporali auricolari di muovere le orecchie).
Non essendo un muscolo questo fascio fibroso per muoversi ha bisogno di essere spostato dai muscoli dove è attaccato, ovvero il frontale e l'occipitale.
Nei soggetti con cuoi capelluto sano, i cosi detti "capelloni", alzando le sopracciglia il muscolo frontale si attiva e sposta la galea in avanti, riducendo lo spazio frontale..rilasciando le sopracciglia in situazione di riposo, si attiva l'occipitale che riporta la galea in posizione iniziale.
Ora secondo queste "teorie" nei soggetti che soffrono di calvizie ma che non hanno particolari malattie che la possono aver causata, la galea si è incollata al cranio facendo con il tempo atrofizzare tutti i bulbi..questo è dovuto a diversi fattori: ormonali, posturali, alimentari che hanno con il tempo contribuito all'inattività dei muscoli frontali e occipitali e al fermo della galea.
Il movimento della galea, permette al cuoio capelluto e alla sua circolazione di rimanere attiva, viva e sana.. Essendo nella più alta e periferica del corpo la circolazione del sangue in questa zona del corpo è sensibile a tutti i fattori che ne portano la sua disfunzione.
Nel libro di Serri Pili è infatti ben spiegato che se si osservano le persone che soffrono di calvizie, si noterà che in nessuno di questi, soggetti salvo rari casi dovuti a particolari patologie, ha perso i capelli nelle zone temporali (sopra le orecchie) e occipitali (sotto il cranio) dove grazie alla muscolatura attiva tutti i capelli rimangono sani e forti.