FGF9 - Nuovo studio Cotsarelis

manuchao

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5 Luglio 2007
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JulienSorel ha scritto:
>>secondo me i linfociti T centrano eccome, la fgf9 forse non direttamente però è collegata agli stessi
perchè è la risposta smodata che il nostro organismo da ai nostri inermi capelli che è regolata ai T, infatti sono andato a vedere il meccanismo di azione dell'immunosoppressore ciclospirina che da ricrescita e blocca i T e di conseguenza non permette all'IL2 di esprimere il suo percorso infiammatorio (per questo prima chidevo degli inibitori se esistevano, senza che questi fossero necessariamente sostanze collegate al sistema immunitario, ma a questo punto penso di no)
tutto è troppo collegato a malattie autoimmuni e infiammative per essere una coincidenza

vedo un utente illuminato su ieson... :) Che con l'aga centri il sistema immunitario e la flogosi cronica (come del resto una pletora di altre affezioni degenerative come diabete, alzheimer, arteriosclerosi, cancro ecc... tutte riconducibili in nuce a al così detto inflamm-aging) è fuori di ogni dubbio. Gli estrogeni proteggono le donne dall'inflammaging fino al periodo della menopausa e infatti l'incidenza di arteriosclerosi nella donna prima della menopausa è bassa mentre dopo la menopausa invece raggiunge percentuali simili che nei maschi, ma col vantaggio di una insorgenza ad esordio meno precoce. Su 8 centenari 7 sono donne mentre solo 1 è un uomo.
Ciò è la conseguenza dell'influenza degli ormoni sessuali sull'infiammazione. Nei mammiferi le femmine hanno il cruciale compito di portare avanti la gravidanza e l'infiammazione impedirebbe l'impianto della blastocisti. Aggiungo che questo inquadramento infiammatorio è perfettamente coerente con il ruolo svolto e dal percorso mTOR sul sistema immunitario e sulle cellule postmitotiche (le cellule senescenti hanno un fenotipo secretorio di natura infiammatoria) e dal ruolo svolto dal deterioramento degli organelli responsabili della fosforilazione ossidativa, ovvero i mitocondri (i mitocondri danneggiati rilasciano i così detti DAMPS', molecole che vengono riconosciute dal sistema immune come estranee, stimolando infiammazione a livello cellulare con il complesso del cosìdetto inflammasoma).
Insomma, la radice comune di molta patologia caratterizzata da processi degenerativi, quali ANCHE alopecia androgenetica (la cui incidenza incrementa nelle decadi di vita) è di tipo INFIAMMATORIO. Del resto gli elementi in gioco non sono forse - oltre alla natura ormonale del DHT- di natura immunitaria-infiammatoria: l' infiltrato leucocitario, le prostaglandine infiammatorie (PGD2), citochine quali TGF-beta con risposte riparative e sclerosi perifollicolare, la perdita dei meccanismi di tolleranza data dal privilegio d'immunità?
Attuare strategie, anche ormonali, per diminuire o controllare infiammazione rappresenta quindi una strategia vincente, non solo, ovvimente, nel miglioramente del trofismo capillifero, ma anche nel prevenire una vasta ridda di patologie.
Per ulteriori approfondimenti si possono leggere gli eccellenti studi di Caludio Franceschi et al, il coniatore della nozione di inflammaging, molti sono liberamente downloadabili.


....dal mio punto di vista...sono un ignorante...ma sono stato sempre un sostenitore di questa teoria...se fate caso tutte le scoperte volte alla rigenerazione cellulare...dopo ustioni acne ecc ecc sono anche connesse ai capelli. si gli ormoni maschili sono responsabili in parte di questo processo, ma sono solo in parte responsabili, io ho sempre usato silicio organico, xk antiinfiammatorio, locoidon perchè antiinfiammatorio e immunosoppressore, in parte è ciò che succede nell'alopecia areata dove un cerchietto di capelli cadono e poi rinascono ....io ho avuto periodi di stress abbastanza forti con ....caduta di capelli accenntuatissima e anagen corto...e infiammazione della cute...in zone specifiche del cuoio capelluto, rigido e con forfora (quindi ricambio cellulare), con eccessivo sebo, dovuto forse anche ad una scorretta alimentazione (ricca di carboidrati semplici e raffinati) ciò non toglie che non l'andare degli anni questa infiammazione cronica porta ad affinamento del cuoio capelluto e perdita di tutti quegli strati e vasi sangugni indispensabili alla corretta rigenerazione dei capelli, come dico sempre vedasi persone non calve con cuoio capelluto bianco e spesso...senza infiammazioni croniche....e quindi!?!?! da qui!?!? quali farmaci possono inibire questo processo!?!? che nelle donne è molto più lento?!?!?
 

nonlosoaaa

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20 Ottobre 2012
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ciclospirina suona meglio [:)]
manuchau il fatto è che farmaci specifici non ce ne sono, le case farmaceutiche vanno avanti con la finasteride e la ricerca sulle cose che danno risultati maggiori non interessa
insomma, a rigor di logica uno parte dalle cose che si sa funzionare di più per trovare una soluzione rispetto a qualcosa che si sa funzionare ma di meno, ma vuoi per incompetenza vuoi per interessi nessuno si è mai preoccupato di condurre studi seri sull'uomo (sui topi ce n'è a iosa)
 

ilkraken

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19 Settembre 2010
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guarda che i numerosi studi sui topi mica sono fatti per curare l'alopecia ai topi. Anzi, il fatto che ce ne siano tanti significa che l'impegno viene messo, sono i risultati che non arrivano sull'uomo. Io propendo più per l'idea dell'incompetenza, in quanto i migliori ricercatori non si sprecano per la calvizie, ma penso che preferiscano studiare patologie come il cancro, malattie genetiche ecc piuttosto che l'alopecia. Una cosa che mi fa pensare è il fatto che non abbiano ancora capito su quali fattori agisce il minoxidil per dare ricrescita, e pensare che è commercializzato da decenni.
 

marlin

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Quali sarebbero le cose che danno risultati maggiori ? Non mi pare che la ciclosporina A abbia mantenuto le promesse, peraltro la si era proposta quando fina era ancora in fasce, ma poi è stata scartata perché ben più problematica di fina.

Va anche ribadito che non è che l'approccio antinfiammatorio annulli quello ormonale, le due cose sono collegate...

Ciao

MA - r l i n
 

nonlosoaaa

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20 Ottobre 2012
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sì allora forse non ce ne sono
giusto l'estradiolo, ma la componente ormonale qua è davvero forte, non tanto come antiandrogeno ma proprio estrogeno
però dai mi fa ridere che ogni volta sui topi tutto funzioni a meraviglia e poi sugli umani cambia tutto, allora cosa gli fanno a fare gli studi? che lascino stare quelle bestioline almeno
 

marlin

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9 Maggio 2004
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I capelli sono un pelo speciale, i topi hanno pelo normale, il nostro pelo corporeo col DHT cresce, ad esempio..., mentre l'estradiolo famoso non fa crescere il pelo dei topi...

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10662703

Ciao

MA - r l i n

 

kakaroth86

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9 Marzo 2012
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Marlin ha scritto:
I capelli sono un pelo speciale, i topi hanno pelo normale, il nostro pelo corporeo col DHT cresce, ad esempio..., mentre l'estradiolo famoso non fa crescere il pelo dei topi...

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10662703

Ciao

MA - r l i n


Marlin ma strutturalmente...
in cosa si differenza un capello da un pelo nell'essere umano?

quello che non capisco è, nonostante siano praticamente molti simili, perchè funzionino praticamente all'inverso... il primo cresce con estradiolo mentre il secondo con il DHT.

Comunque quoto nonlosoaaa...
che senso ha fare tutti questi studi coi topi se poi sappiamo che nell'essere umano non hanno quasi la minima valenza?
Mi verrebbe da dire che le cavie ideali siano le scimmie... e sbaglio o infatti il latanoprost/bimaprost è stato testato con esse?

La mia seconda domanda è una curiosità eh... non voglio andar troppo off topic :)
 

manuchao

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5 Luglio 2007
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...si Marlin è vero! Ma anche i capelli sotto la galea crescono ...e il DHT gli fa un baffo (scusate quello è un altro pelo) ....qui si tratta di situazioni anatomiche diverse...le terminazioni nervose, lo spessore della pelle, la mobilità della stessa è diversa nei punti esterni alla galea....il processo infiammatorio probabilmente agisce in maniera diversa...esistono farmaci che bloccano il sistema immunitario e il processo infiammatorio cronico, probabilmente accompagnato anche dagli ormoni tipo DHT e Testosterone?!? Solo steroidi?!?!
 

artiglio5825

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22 Luglio 2010
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orione65 ha scritto:
Non vorrei ripetermi,ma come detto piu' volte in passato, in occasione di forti tonsilliti , oltre amoxicillina ho usato dosi smodate di aspirina.....
Ebbene , nel breve tempo ( circa una settimana, dieci giorni) ove non vi erano piu' capelli , non e' successo nulla, ma dove c'erano capelli stentati,questi hanno assunto nuova vita ....


ma il merito sarebbe di una sola cosa e delle due insieme o non si sa?
 

ilkraken

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19 Settembre 2010
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kakaroth86 ha scritto:

che senso ha fare tutti questi studi coi topi se poi sappiamo che nell'essere umano non hanno quasi la minima valenza?
Mi verrebbe da dire che le cavie ideali siano le scimmie... e sbaglio o infatti il latanoprost/bimaprost è stato testato con esse?

La mia seconda domanda è una curiosità eh... non voglio andar troppo off topic :)



I topi vengono usati perchè costano poco e hanno una vita relativamente breve. Le scimmie sono molto meno gestibili in laboratorio. E poi dipende che farmaco vai a testare. Se ad esempio testi la finasteride nei topi vai a valutare il livello di DHT nel sangue o gli effetti che ha sulla prostata, non vanno di certo a esaminare i peli del topo.
I peli del topo sono piu simili ai nostri peli del corpo che ai nostri capelli. Inoltre in natura non esiste alcun animale che sviluppi qualcosa simile alla calvizie, forse alcuni esemplari di scimmie, ma non so se ci sono sotto le stesse ragioni ormonali.
Inoltre il fatto che i capelli umani reagiscono agli estrogeni mentre i peli agli androgeni mi fa quasi pensare che la presenza di capelli sia una caratteristica sessuale femminile, come lo è il seno.
 

kakaroth86

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ilkraken ha scritto:
il fatto che i capelli umani reagiscono agli estrogeni mentre i peli agli androgeni mi fa quasi pensare che la presenza di capelli sia una caratteristica sessuale femminile, come lo è il seno.


Guarda... anche a me a volte viene questo pensiero.
La cosa è tragica perchè se ciò fosse vero non avremo scampo all'AGA visto che sarebbe necessariamente collegata al fatto di essere uomini piuttosto che donne e quindi qualsiasi cura andrebbe ovviamente incontro a sides sessuali più o meno accentuati.

Tuttavia penso allo stesso tempo che se i capelli fossero per davvero una caratterista sessuale femminile (secondaria) allora la calvizie dovrebbe essere decisamente più diffusa tra noi uomini... e noi agati dovremmo essere la maggioranza piuttosto che la minoranza.
E' vero che più avanti con l'età si va più facile è vedere in giro persone senza capelli ma è anche vero che di 70/80enni capelloni in giro ce ne sono non pochi è inutile negare il falso.
E poi in tal caso tutti dovremo perdere i capelli dai 15 anni in sù quando gli ormoni iniziano a farci diventare uomini.

Poi chiaro...
Questa cosa me la ripeto spesso anche per darmi speranza e pensare che prima o poi si troverà una cura a questa me**a.
 

marlin

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No, la calvizie purtroppo c'è in varie specie (persino nei leoni, anche se non ha la diffusione che ha nella nostra specie), nelle scimmie, in particolare nei macachi è analoga alla nostra, ossia androgeno-dipendente. Sopra comunque ho generalizzato, perché i topi sono facilmente manipolabili geneticamente e quindi ci sono topi come quelli usati da Garza e Cotsarelis per la questione PGD2 che emulano l'aga.

Lasciamo stare cosa cresce sotto la galea, perché lì c'è solo il cranio che non ha un pelo neanche per sbaglio[:)]

Esatto...i capelli sono un carattere sessuale secondario, quindi giusto il paragone con il seno, non per niente sono coinvolti direttamente gli ormoni sessuali e non per niente quando sgarriamo mescolando le carte usando estradiolo contro l'aga, la prima cosa che viene è la ginecomastia o comunque un seno femminile...

La questione del carattere sessuale secondario non è in termini di aga o non aga, ma di lunghezza, spessore, densità, insomma di rilevanza della capigliatura che nella donna è maggiore, l'aga è un'esagerazione patologica di questo meccanismo. Anche negli altri animali non è che un sesso ad esempio ha le penne colorate e l'altro non ha le penne o perde le penne, ma uno le ha colorate e lunghe e grandi e l'altro grigie e più dimesse.

Ciao

MA - r l i n
 

kakaroth86

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Marlin ha scritto:
La questione del carattere sessuale secondario non è in termini di aga o non aga, ma di lunghezza, spessore, densità, insomma di rilevanza della capigliatura che nella donna è maggiore, l'aga è un'esagerazione patologica di questo meccanismo. Anche negli altri animali non è che un sesso ad esempio ha le penne colorate e l'altro non ha le penne o perde le penne, ma uno le ha colorate e lunghe e grandi e l'altro grigie e più dimesse.

Ciao

MA - r l i n


Sì però intanto siamo solo noi a rimanere con la capoccia scoperta :p .

Ma se è veramente un carattere femminile secondario perchè allora noi maschi non siamo tutti calvi? mah...
 

kakaroth86

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E sempre per lo stesso motivo poi allora non dovrebbero esserci neanche donne che soffrono di AGA... e invece non è così.

...Che poi se la vogliamo dir tutta in molte specie è proprio il maschio (e non la femmina) l'esemplare in genere più pennuto e/o vistoso dal punto di vista estetico apposta per mettersi in mostra ed attrarre l'altro sesso... quindi mi viene da pensare che noi essere umani siamo i pochi a funzionare al contrario per così dire.
 

marlin

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Mi pare di aver detto sopra che il carattere sessuale secondario (ringraziamo che non sia primario...[:)]), non riguarda l'aga...ma la rilevanza della capigliatura...(l'aga è una patologia, per i leoni, per le scimmie, per gli uomini e per le donne...).

Se leggi bene non ho detto quale sesso ha le penne colorate e quale grigio in altre specie animali, ma spesso è il maschio ad aver i colori e le dimensioni del piumaggio che lo fanno notate (tipicamente nel pavone...).

Ciao

MA - r l i n
 

kakaroth86

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eh appunto rilevanza della capigliatura... però intanto solo noi siamo a cranio quasi completamente scoperto :S .

perchè sotto l'aspetto della peluria l'essere umano è l'unico (o quasi insomma) che nel regno animale funziona al contrario?
nel senso che nel nostro caso siamo noi maschi quelli meno vistosi da quel punto di vista.
 

marlin

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Noi agati, siamo a cranio scoperto, ma normalmente il maschio non anziano non dovrebbe esserlo. E' una patologia cutanea come potrebbe essere la vitiligine ...non c'è altro mistero.

Nel regno animale ci sono diversi casi in cui il maschio è meno vistoso, in alcuni casi ha anche dimensioni ben inferiori alla femmina...non è lecito generalizzare.

Quanto all'aga c'è, purtroppo, in vari animali a cominciare dalle scimmie antropomorfe e tipicamente nei macachi (dove anche le femmine con l'età cominciano ad averla, come capita pure nella nostra specie).

Ciao

MA - r l i n

 

perduto

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16 Marzo 2008
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e questo? http://patentscope.wipo.int/search/en/detail.jsf?docId=WO2013142295&recNum=1&maxRec=&office=&prevFilter=&sortOption=&queryString=&tab=PCT+Biblio

so che tratta delle pgd2 ma non trovavo la discussione inerente e l'ho postato qui perchè è sempre roba di costraelis