CROCEFISSO NELLE AULE

jador

Utente
7 Agosto 2006
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la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo accogliendo il ricorso presentato da una cittadina italiana ha stabilito che “La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni».

Ma educare significa inculcare le proprie convinzioni religiose, o portare a conoscenza di ogni dogma o credenza religiosa, nel bene e nel male, e offrire quindi lo stimolo alla ricerca nella vita alla propria via spirituale?

Anziche' togliere il crocefisso non sarebbe piu' giusto aggiungere un Buddha e un'immagine di Krishna?

Quale liberta' offre un genitore ad un figlio educandolo al proprio credo, alla propria convinzione?

 

jador

Utente
7 Agosto 2006
2,061
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la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo accogliendo il ricorso presentato da una cittadina italiana ha stabilito che “La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni».

Ma educare significa inculcare le proprie convinzioni religiose, o portare a conoscenza di ogni dogma o credenza religiosa, nel bene e nel male, e offrire quindi lo stimolo alla ricerca nella vita alla propria via spirituale?

Anziche' togliere il crocefisso non sarebbe piu' giusto aggiungere un Buddha e un'immagine di Krishna?

Quale liberta' offre un genitore ad un figlio educandolo al proprio credo, alla propria convinzione?

 

jador

Utente
7 Agosto 2006
2,061
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la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo accogliendo il ricorso presentato da una cittadina italiana ha stabilito che “La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni».

Ma educare significa inculcare le proprie convinzioni religiose, o portare a conoscenza di ogni dogma o credenza religiosa, nel bene e nel male, e offrire quindi lo stimolo alla ricerca nella vita alla propria via spirituale?

Anziche' togliere il crocefisso non sarebbe piu' giusto aggiungere un Buddha e un'immagine di Krishna?

Quale liberta' offre un genitore ad un figlio educandolo al proprio credo, alla propria convinzione?

 

rockabilly

Utente
16 Settembre 2007
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Non ci sarebbe spazio per gli alunni nelle aule se le cominciassimo a riempire di simboli religiosi di ogni credo.
Propongo piuttosto un piccolo altare dedicato a Tlaloc o Moloch per immolare i piccoli in caso di improvvisa/inaspettata necessità.
 

dekko

Utente
28 Maggio 2004
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A prescindere che quando andavo a scuola il crocifisso faceva sempre una brutta fine, credo che il crociffisso in un luogo pubblico non abbia senso, ma se la gente lo vuole, che lo si metta, a patto che non infastidisca qualcuno, questo perchè, una scuola pubblica è di tutti i cittadini italiani, credenti e non, non mi sembra razionale l'obbligo, non credo sia un crocifisso appeso a una parete di una scuola a mostrare la propria cristianità, invece di perdere tempo a polemmizzare su queste cagat., signori preti vescovi e papi, impegnate un pò di più le vostre energie ad aiutare il prossimo, a me sembra più un insulto vedervi tutti imbastiti di ori, quando nel mondo la gente muore di fame.
 

jimbo85

Utente
21 Dicembre 2008
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Ma educare significa inculcare le proprie convinzioni religiose, o portare a conoscenza di ogni dogma o credenza religiosa, nel bene e nel male, e offrire quindi lo stimolo alla ricerca nella vita alla propria via spirituale?

E' quello che fanno da sempre i cristiani.

Quoto xdavid.
 

kris

Utente
4 Giugno 2006
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bhè se lo stato si professa laico , di conseguenza anche le scuole statali dovrebbero esserlo...

quindi fate 2+2....


ciao!
 

boldi

Utente
18 Novembre 2006
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Il crocifisso è un simbolo di libertà e fratellanza, di rispetto verso gli altri e quindi anche verso la religione degli altri...detto ciò, si ricordi che la scuola stessa è nata da dottrine cristiane.
Gli insegnamenti di Gesù vanno oltre ogni credo religioso, sono universalmente riconosciute da tutti i popoli del mondo poichè perseguono ideali nobili. Lui stesso fu uno dei primi a battersi per l'uguaglianza dei popoli di tutte le razze e religioni.
Gli atei o gli appartenenti ad altre religioni considerino il crocifisso come simbolo di libertà e apertura verso ogni tipo di diversità.
 

kris

Utente
4 Giugno 2006
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Citazione:Gli atei o gli appartenenti ad altre religioni considerino il crocifisso come simbolo di libertà e apertura verso ogni tipo di diversità.


se fosse cosi non sarebbe sorto nessun problema[:)]
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
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La religione è un fenomeno sociale e culturale che caratterizza la nostra identità collettiva al di là della posizione dei singoli. Negandolo, neghiamo una parte della nostra identità.
Il che non vuol dire dover essere religiosi!Significa semplicemente riconoscere il contributo che ha dato alla nostra storia e non eliminarlo perchè non ci piace. Togliere il crocefisso non è una scelta neutrale. E' invece affermare che la religione torna nei confini del privato, dell'individuale. Io non credo che questa sia la sola dimensione e non credo che la religione si possa esaurire in ciò. Siamo tutti figli dell'illuminismo e laici.ma siamo anche figli di Raffaello, Michelangelo, Dante, Antonello da Messina, Pinturicchio, Brunelleschi (e potrei andare avanti per ore) .i cui tesori non potrebbero essere apprezzati se non con una comprensione e accettazione forte della dimensione sociale e culturale della religione. La religione ha fatto e fa parte della società e contribuisce, in forme non sempre lineari alla evoluzione spirituale della stessa. Chi nega questa evidenza, perde a mio parere molto più di quello che pensa di guadagnare.

Quando in Italia ci troveremo di fronte come oggi a Londra a STUOLI di donne in giro con il Burka - solo 10 anni fa non se ne vedeva una - capiremo cosa significa rinunciare alla nostra identità collettiva, con tutte le contraddizioni in essa presenti. Se l'identità si annacqua. si scolora, si infiacchisce, se essa non ci permette più di disegnare un confine tra noi come popolo e l'esterno, non sapremo più chi siamo noi. E il vuoto lasciato verrà colmato da una identità più forte, rozza ma con la consapevolezza di se stessa, con la consapevolezza di ciò che va escluso e ciò che va accettato.

Ps: Tra essere laici ed essere laicisti c'è una bella differenza.
 

rockabilly

Utente
16 Settembre 2007
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Hai fatto un bel minestrone, brasileiro [:)]
Togliere il crocifisso dalle aule è semplicemente il segno di un cambiamento, di una mutata sensibilità. Oltre la modernità c'è la possibilità di godere di un Michelangelo (figura molto controversa tra l'altro se vista attraverso la lente del cattolicesimo romano) senza dover guardare ciò che c'è dietro l'affresco mozzafiato. E il fondamentalismo non è altro che il rovescio della medaglia di questo fenomeno.
Bentrovato nel globale; benvenuto nel locale. [;)]
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
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sarà un minestrone, ma lo è anche quello della mutata sensibilità che sento ripetere dalla terza elementare...anzi piu che un minestrone è proprio una brodaglia... [X]

Si certo guardiamo la Pietà e e non guardiamo cosa c'è dietro.... la Madonnna e Gesù Cristo...oppure l'ultima cena e non guardiamo i discepoli...e Gesù...

Ovvio tutto questo non fa parte della nostra cultura ed identità, nè il sentimento religioso che l'ha ispirata...

Abbiamo mutato sensibilità o l'abbiamo accantonata? [:eek:)]

Nel dubbio suggerisco di tenerti il rock... noi ci teniamo il crocifisso e mi sembra uno scambio equo [8D]
 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
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A me personalmente il crocefisso nelle scuole non da fastidio. E' un simbolo tradizionale dell'Italia, c'è sempre stato. Ora se lo vogliono togliere che lo tolgano pure, non morirà nessuno. Ma è la guerra contro il crocefisso che dovrebbe farci pensare..
Il crocefisso è un simbolo, il simbolo di una religione e per questo è un simbolo di pace come tutte le religioni sono (almeno in teoria). Che problema c'è?
Poi ognuno ha il suo... In Italia c'è il crocefisso, quando vivevo in Egitto c'era la mezzaluna. La forma cambia, il significato è lo stesso. Se vai in Inghilterra si dice peace, in Spagna si dice paz, eppure non si fanno la guerra.

Quello che mi fa pensare invece è l'accanimento sia di quelli a favore che di quelli contro, che di pacifico ha ben poco..
 

chopin

Utente
10 Luglio 2003
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A questo punto perchè non cancelliamo tutti i nomi di santi che prendono molte vie nostre città ? Potrebbero turbare la nuova sensibilità soprattutto di un ateo convinto che potrebbe abitare con la propria famiglia ed i relativi figli piccoli in una di queste vie... E che dire dello stemma della città di Milano (una croce) o di Venezia (il leone col vangelo) serebbe giusto concellarli perchè un milanese o veneziano ateo o di un altra religione potrebbe non riconoscersi in questo o quel determinato simbolo religioso impresso in questi stemmi ed intentare una relativa causa e che dire delle bandiere di molti stati nazionali quella inglese , svedese , svizzera ecc con le loro croci non turberebbero la nuova sensibilità nascente ? E perchè allora considerare festivo il Natale o la Pasqua anche questo in uno stato laico non dovrebbe essereci perché turberebbe magari la delicata sensibilità di un ebreo o di un ateo , a questo punto perchè l'occidente considera festivo il Natale e non magari il periodo del ramadam ? Allora non siamo veramente laici ? E perchè nelle scuole studiamo Dante e non magari le opere di un poeta islamico ? Perchè a questo punto un ragazzo di religione indu dev essere costretto a studiare in una scuola laica il filosofo Sant'Agostino ?
Ragazzi per favore , siate seri...
[:)][:)]
Chopin
 

boldi

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18 Novembre 2006
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[:D][:D][:D]...Grande Chopin, questo discorso è pungente e sarcastico allo stesso tempo...e mi piace proprio tanto!!!
 

rockabilly

Utente
16 Settembre 2007
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Bravo Chopin, finalmente un discorso con un po' di buon senso.
(no sarcasm intended)
Si potrebbero dire tante cose sul natale e sulla pasqua, sugli ebrei ecc. ma il succo del discorso è chiaro e lucido. E assolutamente condivisibile.
Mi piace pure il discorso di Gordon. Anche se un punnto interessante e da approfondire sarebbe quello sul paragone con altri paesi occidentali.

PS. il mondo cambia lo stesso. Le istituzioni rimangono a S.Agostino (che mi è sempre stato sulle balle[:)]) ma la città che attraversavo 13 anni fa quando leggevo le sue confessioni era un'altra realtà. Per il resto rimando ai miei primi due interventi.
EDIT : Ah, se non s'era capito, io il crocifisso nelle aule lo lascerei pure, non m'ha mai dato noie. Piuttosto svuoterei le scuole[;)]
 

hog

Utente
20 Luglio 2009
19
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Da agnostico...
Crocefisso sì, crocefisso no, me ne potrebbe fregare di meno se questo venisse tolto dalle aule scolastiche, dagli ospedali, da ogni luogo pubblico.
Parlando da agnostico, rispettando, comunque, qualsiasi credo.
Secondo il mio più che modesto parere, la Corte europea dei diritti per l'uomo dovrebbe occuparsi di ben altro. Gentaglia dagli stipendi faraonici, che sbrodola solo sentenze fatue. Tutto fumo, niente arrosto. Ogni tanto si inventan qualcosa per far vedere che ci sono. Al solito...
Però, non riesco nemmeno a capire perchè i cattolici si inalberino a tal modo. Cosa vi cambierebbe? Non voglio dire che il crocefisso sia un feticcio, ma penso che chi ha Fede verso una qualsiasivoglia religione se la porti dentro di sè, senza bisogno di dover vedere santini, crocefissi etc a destra e a manca. Liberissimi di portar con sè l'immaginetta di Padre Pio, o un crocefisso appeso alla catenina. Nessuno potrebbe criticare una persona che evidenzia la sua appartenenza ad una religione. Anzi!


 

jador

Utente
7 Agosto 2006
2,061
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«una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni».

Questa frase contiene una contraddizione, a mio avviso.

Da una parte si riconosce al genitore il diritto di educare i figli secondo le proprie convinzioni, e quindi il genitore inculca il proprio credo facendo togliere il crocefisso dalle aule se non e' cattolico, dall'altra si tutela la liberta' di religione degli alunni...che pero' devono credere solo al credo di mamma e papa'!

La scuola e' un luogo di conoscenza, ci si accede sin dalla tenera' eta', e la ricerca della propria dimensione spirituale, che non e' meno importante nella vita della storia, della geografia ecc. ecc., dovrebbe passare attraverso la conoscenza, e non attraverso l'indottrinamento di chicchessia.