No, aspetta, IlKraken, lo studio a cui ti riferisci non parlava affatto di cancro alla pelle per evitare quello alla prostata...questo perché se si è sviluppata la calvizie in Europa ipotizzava che fosse, all'opposto, per la scarsità di irradiazione solare, soprattutto in quei tempi (pare che ci fosse molta nebbia) e alle più alte latitudini. L'Europeo rischia il cancro alla pelle quando cambia latitudine e si espone molto al sole cocente, non tra le nebbie e le giornate uggiose, ambiente in cui viceversa deve cercare di captare più luce possibile, ma la luce è alquanto attenuata.
Diciamo che la farmaceutiche sperano che la cura sia complessa da produrre e costosa, ma non così tanto da non poterla vendere prima o poi al maggior numero di persone possibile (a livello di marketing esiste la scrematura si procede prima a prezzi altissimi per pochi che vogliono e possono permettersela, poi via via si abbassa il prezzo per prendere segmenti di mercato meno disposti a spendere, andando comunque a realizzare il massimo da ciascun segmento e quindi non regalando nulla a nessuno). Un bel business, comunque, da non lasciarsi sfuggire.
Invece se risolutive fossero cose come i semi di anguria, sarebbe per loro una fregatura, ma è anche vero che prima o poi questa cosa verrebbe scoperta da tipi come noi e quindi non ci sarebbe alcun business da difendere (al limite in extremis si inventerebbero che possono essere cancerogeni come è successo per la stevia, il dolcificante naturale a zero calorie che ha atteso decenni per essere sdoganato in occidente..., ma che molti si coltivavano in casa).
Ciao
MA - r l i n