CALVIZIE E IRSUTISMO

kenso

Utente
24 Febbraio 2014
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vi riporto questo interessante articolo

La calvizie pur non essendo considerata una malattia vera e propria è una patologia del cuoio capelluto, che può dare luogo a problemi importanti a livello estetico e di conseguenza psicologico. Ne soffre un numero sempre maggiore di persone al punto che il 58% degli uomini ed il 25% delle donne che vivono nei paesi occidentali, dopo i 50 anni riscontrano problemi di calvizie.

Esistono due tipi di calvizie: quella androgenetica e quella così detta calvizie da invecchiamento.

La calvizie androgenetica colpisce principalmente gli uomini ed in forma minore le donne e compare già in età giovanile (sopra i 30 anni), dimostrandosi un fenomeno limitato a delle zone ben precise (sopra la testa).

La calvizie da invecchiamento colpisce dopo i 50 anni. Il fenomeno è distribuito uniformemente su tutto il cuoio capelluto.

L’irsutismo è invece quel fenomeno che riguarda la crescita dei peli corporei, che con l’avanzare dell’età aumentano di numero e di dimensione. L’irsutismo e la calvizie sono correlati da un rapporto inverso. Vi sarà capitato di notare che persone con una calvizie molto accentuata sono anche molto pelose.
Le cause della calvizie e dell’irsutismo

Le cause che portato alla calvizie ed all’irsutismo sono oramai note da tempo e sono di tipo ormonale. L’ormone incriminato si chiama diidrotestosterone (Dht), un metabolita del testosterone, che agisce in maniera negativa sui bulbi piliferi. In particolare esistono dei recettori nel bulbo pilifero che quando si legano al Dht iniziano a farlo crescere in maniera eccessiva (con un aumento del volume del 30%), causando una riduzione del sistema circolatorio e lo strozzamento del bulbo stesso. La cellula pelifera in assenza di ossigeno, incomincia a soffrire accumulando metaboliti tossici come i mediatori dell’infiammazione ed i radicali liberi. La sintomatologia è la produzione di capelli sempre più fini, l’aumento della caduta ed infine la morte della cellula che produce il capello.

Anche l’irsutismo dipende dall’azione del diidrotestosterone (Dht) sui recettori del bulbo pilifero. In questo caso stimola l’iper attività della cellula pelifera, inducendo la produzione di peli più grandi, più forti e più resistenti. Non a caso la prima peluria compare nella pubertà e nell’età di sviluppo dei bambini, quando cioè la presenza dell’ormone Igf-1 è maggiore (ricorderete la correlazione tra Igf-1 e diidrotestosterone Dht).

Il mondo scientifico sta affrontando il problema della calvizie utilizzando degli inibitori dell’enzima 5-alfa-reduttasi, proponendo integratori o pomate (da applicare localmente).

Il consumo di latte , amidi e zuccheri è la causa delle calvizie e dell'irsutismo

Nei capitoli precedenti abbiamo visto che la calvizie e l’irsutismo possono essere considerati stati patologici dei bulbi piliferi. Il responsabile di tale disequilibrio è l’enzima 5-alfa-reduttasi che trasforma il testosterone libero in Dht (diidrotestosterone), causa primaria delle calvizie.

Dovremmo domandarci per quale motivo ad un certo punto della nostra vita tale enzima inizia ad essere prodotto in maniera eccessiva. Moltissimi studi hanno verificato che l’ormone Igf-1 è il diretto promotore dell’enzima 5-alfa-reduttasi. Quindi più Igf-1 è presente nel sangue, maggiore sarà la quantità di testosterone libero che si trasformerà in Dht o diidrotestosterone.

Concludendo, maggiore sarà la quantità di Dht o diidrotestosterone, più complesso sarà il problema con la calvizie e l’irsutismo del soggetto in questione.

Come al solito la medicina ufficiale ha pensato bene di creare farmaci in grado d’inibire la funzione dell’enzima 5-alfa-reduttasi.

Ovviamente non conosceremo mai gli effetti collaterali di tale intervento chimico sul nostro corpo. Personalmente consiglio di cercare di diminuire la produzione di Gh (e quindi di Igf-1) in modo che il testosterone non sia trasformato in Dht o diidrotestosterone.

Riusciamo a raggiungere tale obiettivo non consumando carboidrati quali pasta, pane, pizza, riso, legumi e farinacei, perché questi alimenti aumentano notevolmente l’acidosi (con la produzione di acido lattico nella glicolisi), promuovendo l’attivazione del Gh. Un altro alimento da evitare è il latte e i suoi derivati freschi (latticini), i quali anche se non promuovono direttamente il Gh (percorso sopra descritto) contengono l’Igf-1 in grande quantità. Difatti il latte pur se prodotto da animali contiene un tipo di l’Igf-1 che registra effetti similari sulla salute umana.

Per confermare questa tesi, è interessante fare qualche esempio: il problema della calvizie e dell’irsutismo non riguarda assolutamente popolazioni come i neri africani (che vivono in africa), gli esquimesi o gli antichi indiani d’America (american natives). Ognuno di noi, spaziando con la memoria, ricorderà immagini di queste popolazioni con capelli folti anche in tarda età e senza un pelo sul corpo. Lo stesso, lo riscontriamo nella stragrande maggioranza di persone appartenenti ai paesi orientali (cinesi, indocinesi, giapponesi, etc.), i quali mangiano pochissimi carboidrati (a parte poco riso trattato con il metodo del lavaggio che permette di asportare parte dell’amido) ed assolutamente niente latte e latticini.

L’integrazione può essere un valido aiuto per prevenire l’irsutismo e la calvizie.

1) Si consiglia di integrare con i seguenti micronutrienti.

- La vitamina B 4 (adenina) migliora la formazione della cheratina (per la formazione di unghie e capelli) e l’attività del follicolo pilifero.

- La vitamina B 5 (acido pantotenico) è un’importante antiossidante che previene il canutismo e la calvizie.

- La vitamina B 7 (inositolo) viene usata per la cura della calvizie perchè migliora la crescita del capello.

- La N-acetil cisteina (Nac) è un aminoacido di cui sono composti i capelli e quindi la sua integrazione è consigliata in caso di calvizie.

L’integrazione può essere un valido aiuto per diminuire l’acidità che causa l’attivazione degli ormoni Gh e Igf-1 ed infine dell’enzima 5-alfa-reduttasi.

1) La diminuzione dell’acidosi tissutale.

Elenco dei nutrienti necessari: vitamina D, calcio.

Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo “L’acidosi tissutale e l’integrazione”.

2) Contrastando le malattie dell’intestino quali la disbiosi, la Sibo e la permeabilità intestinale, che promuovono la produzione di cortisolo e quindi delle scorie acide .

Elenco dei nutrienti necessari: vitamina B9, chiodi di garofano, origano, zenzero, cannella, pepe nero.

Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo “Le malattie intestinali e l’integrazione”.

3) Contrastare l’infiammazione cronica vista la diretta correlazione tra questo stato patologico e l’aumento del cortisolo.

Elenco dei nutrienti necessari: vitamina D, omega 3, potassio.

Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo “L’infiammazione cronica e l’integrazione”.

4) Diminuire la secrezione del cortisolo, per evitare la produzione di glucosio dalla massa magra e delle conseguenti scorie acide.

Elenco dei nutrienti necessari: cordyceps sinensis, schisandra, tribulus terrestris, ginseng, teanina, rhodiola rosea, magnonolo e onochiolo, tirosina, fosfatidilserina, melatonina, vitamina D.
 

thecrow

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18 Febbraio 2015
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grazie.lo trovo molto interessante e utile.
anche se io ho sempre bevuto e mangiato a tonnellate di latte e derivati amidi e zuccheri lavorati idem,pero' di capelli sono quello messo meglio dei miei fratelli,mentre il fratello che non ha mai mangiato zuccheri e li odia,idem il latte e'quello messo peggio,quindi bisogna vedere quanto ci sia di vero.
da dove hai preso l'articolo?grazie.
 

kenso

Utente
24 Febbraio 2014
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latte e derivati fanno malissimo ,e chi ha un minima sensibilita' predisposizione alla produzione del dht
i latticini nn fanno altro che aumentare la produzione del dht
quindi ragazzi non mangiate latte e derivati ,um mio amico solo cambiando l'alimentazione
ha visto recuperare la sua capigliatura senza l'utilizzo di farmaci
questo articolo è eccezionale dovrebbe essere divulgato
purtroppo dietro il problema capelli (cè il dio denaro)ed è per questo la comunita' scentifica tende sempre a produrre farmaci su farmaci lozioni su lozioni ,quando tutto puo' risolversi cambiando alimentazione .VEDETE I CINESI ,PAKISTANI sono tutti capelloni e quasi nessuno con i capelli bianchi .ve lo siete mai chiesti ?
la risposta è semplice,perchè non mangiano latte e derivati
ogni pietanza e condita solo con spezie essenziali e pesce
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Beh, qui per anni si è paralo di queste sostanze e altre e le si è anche provate, di certo la questione del latte e dei carbo è la solita bufala, anche perché pure il capello cresce con l'IGF-1 e il GH. Troppe imprecisioni e leggende, a cominciare dalle popolazioni che non avrebbero calvizie e invece ce l'hanno eccome e che non si nutrirebbero di latte e derivati e invece vivendo anche di pastorizia li usano eccome. Del resto il famigerato China Study diceva simili baggianate ma analizzando i cinesi, quelli che prendono latte e derivati e quelli che non li prendono, ma sui capelli non ci sono differenze, trattandosi di una questione genetica e non nutrizionale.

Ciao

MA - r l i n
 

kenso

Utente
24 Febbraio 2014
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Marlin ha scritto:
Beh, qui per anni si è paralo di queste sostanze e altre e le si è anche provate, di certo la questione del latte e dei carbo è la solita bufala, anche perché pure il capello cresce con l'IGF-1 e il GH. Troppe imprecisioni e leggende, a cominciare dalle popolazioni che non avrebbero calvizie e invece ce l'hanno eccome e che non si nutrirebbero di latte e derivati e invece vivendo anche di pastorizia li usano eccome. Del resto il famigerato China Study diceva simili baggianate ma analizzando i cinesi, quelli che prendono latte e derivati e quelli che non li prendono, ma sui capelli non ci sono differenze, trattandosi di una questione genetica e non nutrizionale.

Ciao

MA - r l i n


mi spiace contraddirti ma in tutto cio' cè un fondamento di verita'
io penso che il miglior medico di noi stessi è L'ORGANISMO
 

thecrow

Utente
18 Febbraio 2015
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a me piacerebbe diventare vegano ma non e'facile per uno nato in una famiglia carnivora.
poi mio padre consumava molti zuccheri ma era strapieno di capelli,i miei fratelli nulla di zuccheri,idem latte e derivati e son calvi,mio cognato odia latte e derivati e dice che ne e'cresciuto senza e ha una calvizie strana.
a parte la genetica per i casi gravi,i casi leggeri dipendono dallo stile di vita e anche dall'alimentazione secondo me,idem per la canizie.
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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Diamine, non consumando carboidrati (pasta, pane, pizza, riso, legumi e farinacei), di cosa ci si dovrebbe nutrire? Io se non mangio carboidrati almeno 1 volta al giorno sto male!

 

kiske202

Utente
4 Giugno 2012
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I carboidrati migliori per il ns corpo sono dati da riso (meglio se integrale) e patate...il gh purchè prodotto naturalmente fa solo bene e ciò che naturalmente lo fa aumentare sono sforzi anaerobici (meglio se a digiuno),pasti proteici,digiuno x l'appunto e l'integrazione di arginina (endovena) ne stimolano il rilascio.
Purtroppo anni fa avevo preso la brutta abitudine di bermi prima di dormire un litro di latte preso dai distributori (quello crudo non pastorizzato) e non lo scaldavo neppure...è stato un periodo dove riposavo come un ghiro e avevo i capelli in ottima salute (sarà per via dei fattori di crescita??),certo è che da buon vegetariano ho dovuto darci un taglio,ma secondo me ai capelli giovava
 

dodolandia

Utente
16 Luglio 2015
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mah dire che il China Study diceva simili baggianate forse é un pó azzardato, sebbene sia vero che la comunitá scientifica non ha accettato lo studio (la stessa comunitá scientifica che ci fa prendere finasteride, aspirine a mille e ci riempie di medicine senza curarci nulla tranne i sintomi...). La parte centrale dello studio era relativa al consumo di proteine animali e aumento di rischi cardiovascolari (cosa risaputa e quindi non baggianata), e soptrattutto era relativa al fatto che la CASEINA, proteina presente nel latte, fosse una specie di fertilizzante per certi tipi di tumore (cosa pure lei risaputa, tanto é vero che in Giappone dove bevono latte di soia hanno un incidenza molto piu bassa rispetto a noi per esempio nei tumori alla prostata e al seno).

Tutto ció senza poi citare un'ovvietá della natura, cioé che siamo l'unico mammifero che continua a bere latte dopo l'allattamento (e poi perche di bovino???perche non di topo allora??o di rinoceronte?) per il calcio, quando il calcio é contenuto in alimenti molto piu salutari come per esempio il sesamo. Detto ció, l'assunzione di proteine animali di allevamento ecologico o del pesce 3/4 volte a settimana é secondo me fondamentale, peró purtroppo non funziona cosí e ogni volta che apriamo il frigo (altra invenzione dell'uomo, che ci fa mangiare molto di piu di quello che dovremmo...) ci facciamo un panino al prosciutto, o ci mangiamo un hamburger o della coppa e alla fine abbiamo sempre carne in bocca, cosa che secondo me é una follia...

Sul fatto se sia buono o no per i capelli non lo so, anche se sappiamo che per il sebo é nocivo, quindi direi che se dovessi azzardare una conclusione sarebbe quella di eliminarlo dalla dieta.

Saluti
 

kiske202

Utente
4 Giugno 2012
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Si si certamente se si soffre di dermatite e seborrea è fortemente sconsigliato...io non ho mai amato il latte (non lo bevevo nemmeno da bambino) e ho sempre evitato sia lui che i derivati proprio per una questione di gusti.Avrò fatto si e no giusto 2 mesi di assunzione del famoso litro serale non pastorizzato (non soffro di seborrea) e in quel perido posso garantire di aver notato i capelli i splendida salute (credo proprio per via dei fattori di crescita) e riposavo alla grande (dovrebbe promuovere il rilascio di serotonina se non erro)...sul fatto che sia un alimento da prendere una tantum non ci piove (quello dei nostri tempi poi ancor peggio)
 

thecrow

Utente
18 Febbraio 2015
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nell'articolo dice che gli africani nati e cresciuti in africa non soffrono di calvizie,e questo?:

https://m.youtube.com/watch?v=w20vbWoL80k

oltre a diversi africani che ho visto arrivati da poco son calvi.
 

dondon

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22 Giugno 2004
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io sono vegano etico da 5 anni ma anche andando incontro a certi valori la situazione dei capelli non cambia per niente... Anzi quando mangiavo un po di tutto i capelli stavano meglio sopratutto latte e uova mi ingrossavano i capelli, ma alla fine parliamo sempre di piccole differenze estetiche.
 

alecx

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4 Dicembre 2014
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Mah secondo me se dietro é qustione genetica il resto é marginale, o meglio incide ma molto poco.
 

alecx

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4 Dicembre 2014
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Dodolandia il chima study é stato smentito da tempo, anche la questione caseina non ha nessun fondamento scientifico
 

kenso

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24 Febbraio 2014
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praticamente bisogna eliminare anche i legumi e la pastaintegrale questi alimenti sono amidacei e inducono l'attività della 5ar, bisogna eliminare ogni prodotto che deriva da agricoltura/allevamento, infatti nelle popolazioni che vivono solo di caccia e di raccolta tutte le condizioni che derivano dalla 5ar (e quindi dal DHT) come calvizie seborrea acne irsutismo iperplasia prostatica sono praticamente assenti#65279;
 

alecx

Utente
4 Dicembre 2014
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kenso ha scritto:
praticamente bisogna eliminare anche i legumi e la pastaintegrale questi alimenti sono amidacei e inducono l'attività della 5ar, bisogna eliminare ogni prodotto che deriva da agricoltura/allevamento, infatti nelle popolazioni che vivono solo di caccia e di raccolta tutte le condizioni che derivano dalla 5ar (e quindi dal DHT) come calvizie seborrea acne irsutismo iperplasia prostatica sono praticamente assenti#65279;


Questa é grossa
 

marlin

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The China study diceva sì grosse baggianate, proprio ieri davano questo documentario sui cinesi e sui capelli (dal minuto 18):

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c7b57ce3-d52c-4ac8-a86f-c5fd678b8a99.html

...dieta pro-capelli a base di maiale...(e qui le prove ci sono, le anziane coi capelli folti, lunghi e ancora tutti neri...indice comunque di salute generale).

Ciao

MA - r l i n

 

kenso

Utente
24 Febbraio 2014
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infatti è grosso il numero di italiani e nn solo che sonffrono di alopecia
circa il 70% è questo è un dato di fatto come la nostra alimentazione
ha ifluito in negativo .
ognuno ovviamente è libero di credere o non credere
dopo questo articolo ho deciso di sovvertire la mia alimentazione
ossia eliminando drasticamente tutti i latticini e carboidrati ad alto indice glicemico
 

marlin

Amministratore
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9 Maggio 2004
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Beh, la base genetica è importante per l'80% e il restante 20% non può fare la differenza tra un agato e un non agato:

http://calvizie.net/documento.asp?args=4.1.1150

Con l'alimentazione forse puoi controllare 1 grado di alopecia se tutto il resto a livello ambientale è a posto.

Ciao

MA - r l i n

 

dodolandia

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16 Luglio 2015
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quoto Marlin sulla genetica...la cosa che non capisco invece é davvero come sia cosí deciso a difendere una dieta carnivora...non si vuole convincere nessuno, ci mancherebbe altro, ma insomma ci sono troppe statistiche che relazionano il consumo di prodotti animali con infarti, tumori nel tratto gastroinstinale, ipercolesterolemia e molto piu...la carne é si ricca di proteine, ma anche di grassi, tossine, antibiotici...é pur sempre un cadavere morto da giorni e di cui ci mangiamo i resti...se poi guardiamo la natura, vediamo come un elefante (erbivoro puro) vive tra i 65 e i 75 anni con un picco di 85 mi sembra e un leone (carnivoro puro) vive 15...

La cosa che mi sembre strana é appunto che una persona come Marlin, molto preparato (forse troppo a volte, e magari tende a leggere addirittura piu del dovuto, quando a volte la risposta é molto piu semplice di quello che sembra ;) ) sia cosí impegnato nel difendere la teoria che una dieta a base animale sia addirittura meglio di una a base vegetale. Anche se una persona vivesse non so, 80 anni basando la sua dieta solo su uova, latte e carne (cosa quasi di sicuro dovuta alla sua genetica), mi chiederei sempre se potesse aver vissuto 90 o 100 se avesse cambiato la dieta e avesse deciso di aiutare quella genetica prediletta con una spinta in piu, o meglio, senza il freno a mano ;).

Anch'io le ho lette tutte, la dieta Dunkan, la dieta a seconda del gruppo sanguigno, il metodo alimentare zona...e ho riso con quasi tutte...in ogni caso ripeto, ognuno fa quello che vuole e ci mancherebbe altro, peró nel mio caso anni fa che avevo una dieta strettamente carnivora mi si manifestava 2-3 volte a settimana il sindrome del colon irritabile, ero sempre gonfio e appesantito e stavo abbastanza peggio in generale...appena feci il cambio a una dieta meno carnivora, mi é cambiata la vita.

Saluti :)