Le terapie “fisiche” della calvizie

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tutti i diritti riservati riproduzione consentita purchè sia citata la fonte "www.calvizie.net"

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Le terapie fisiche, da sole, hanno unicamente l’efficacia di un placebo, ma se associate ad una terapia mista (che preveda cioè l’assunzione di farmaci, integratori o lozioni specifiche) possono essere utili per migliorare la penetrazione di queste sostanze farmacologicamente attive e al contempo possono migliorare il metabolismo del follicolo pilifero, inducendo a fasi di crescita più durature e conseguentemente a capelli più sani.

Si intende con questo termine l’utilizzo, a scopo terapeutico, degli effetti biologici di agenti fisici naturali ed artificiali. Limiteremo la discussione a:

Crioterapia
E’ la “terapia del freddo” e viene (per quanto riguarda i capelli) effettuata con la “neve carbonica”, anidride carbonica solida raccolta mediante decompressione rapida da un’apposita bombola sotto pressione. La “palla di neve” (temperatura di -78,5°C) viene massaggiata con vari metodi sul cuoio capelluto. La formazione di un eritema prevalentemente passivo (cioè da restringimento delle venule post-capillari) e quindi di un temporaneo ristagno di sangue aumenterebbe il tempo disponibile per il prelievo delle sostanze nutritive da parte delle cellule della matrice del capello. Nell’impiego pratico il risultato più evidente è quello di riduzione del defluvium dopo circa 1-2 mesi (l’applicazione è settimanale) mentre in nessun caso abbiamo riscontrato aumento numerico dei capelli.

Fototerapia
L’impiego dei raggi ultravioletti (UV) induce un eritema passivo per cui i presupposti teorici sono simili a quelli della crioterapia. Tuttavia, dato che i capelli costituiscono uno schermo insormontabile per questi raggi, la fototerapia è da riservarsi a casi selezionati (comunque  non nella calvizie ma ad esempio nell’alopecia areata).
Recentemente, ha suscitato enorme curiosità e grande interesse la fototerapia del cuoio capelluto tramite sorgenti di luce al laser.
Questa terapia prevede il massaggio direttamente del cuoio capelluto tramite una spazzola nella quale sono situate sorgenti di luce laser.
In alcuni casi durante il trattamento si ha avuto una “caduta indotta”, e ciò deporrebbe favorevolmente per l’utilità della fototerapia ( l’esposizione luminosa primaverile è del resto la responsabile delle mute animali in quel periodo…).
Più interessante è effetto antinfiammatorio della fototerapia e quindi la sua utilità merita attenzione nella cura della Alopecia Areata.
Sono comparse sul mercato numerose “spazzole laser” ( Hairmax Lasercomb) che sarebbero in grado aumentare la vascolarizzazione e aumentare il metabolismo cellulare a livello del follicolo pilifero. L’energia laser si è dimostrata in grado di aumentare il flusso sanguigno e la circolazione del cuoio capelluto.
E’ tuttavia fondamentale che la luce generata dal laser o dai laser di queste spazzole sia sufficientemente intensa/potente (verificare potenza espressa in nw) da poter presupporre un beneficio.

Massoterapia e “Ginnastica Facciale”
La tecnica del massaggio aumenta l’irrorazione sanguigna ed è tradizionalmente considerata efficace per favorire l'”ossigenazione” del cuoio capelluto. Limiti e dubbi sono pertanto quelli descritti a proposito delle sostanze rubefacenti mentre l’utilità può derivare dal favorire e migliorare la penetrazione di sostanze attive applicate prima e/o dopo il massaggio stesso.

Clinicamente l’utilità della terapia sarà confermata da un progressivo aumento numerico dei capelli miniaturizzati e successivamente di quelli terminali. Infatti, l’eventuale ripresa di attività del follicolo porta inizialmente, seguendo un procedimento inverso a quello prima descritto, ad un temporaneo aumento sia dei telogen prematuri nell’esame microscopico dei capelli caduti con il lavaggio sia dei telogen nel tricogramma, potendo quindi far sospettare un non funzionamento della terapia (il reperto è infatti identico a quello riscontrato quando la calvizie era in progressione). Successivamente (dopo diversi mesi), se tutto procede correttamente, all’aumento o comunque al mantenimento numerico dei capelli presenti sul cuoio capelluto, dovrà corrispondere una riduzione percentuale dei telogen prematuri all’esame dei capelli caduti e dei telogen al tricogramma. In assenza di questi risultati la terapia andrà considerata inutile e, nel caso non sia possibile modificarla e migliorarla, sarà conveniente sospenderla.
Altri tipi di valutazione, comunemente utilizzati, come l’entità della caduta (intesa come semplice numero dei capelli che cadono), sono da evitare dato che, se anche la terapia sta correttamente funzionando, non consentono di distinguere i periodici e comuni motivi di telogen effluvium (fattori stagionali, stress, post-gravidanza etc) da quello di partenza determinando nel paziente uno stato di ansia persistente e inutile (trattandosi di capelli che verranno correttamente sostituiti con dei nuovi). Segnaliamo anche, relativamente alla nostra esperienza, che l’utilizzo delle varie sostanze precedentemente elencate può portare a risultati differenti non solo a seconda dei “veicoli” utilizzati ma anche della ditta fornitrice. Esistono ad esempio “progesteroni” e “minoxidil” più o meno solubili, più o meno efficaci e più o meno costosi.

Quando è possibile utilizzare prodotti confezionati in modo sigillato e registrati dal Ministero della Sanità la qualità non è in discussione e il problema non si pone. Nel caso di preparazioni galeniche fatte in farmacia o nel caso di soluzioni con più componenti è necessario invece affidarsi a farmacisti preparati ed esperti nelle modalità di preparazione (sequenza delle sostanze introdotte, rispetto della compatibilità e della solubilità, metodo di filtraggio, eventuale necessità di scaldare tutte o alcune delle componenti etc) per non rischiare di usare il sopranatante (senza alcun principio attivo) trascurando un'”inutile fondata” depositatasi sul fondo del flacone.

Una vera e propria “mania” per la Ginnastica Facciale è scoppiata nel corso del 2007 sul forum anticalvizie www.ieson.com
Un utente del forum ha esposto un trattato (articoli riportati in dettaglio in questa sezione) sull’utilità della ginnastica facciale sul metabolismo dei capelli.
Numerosi utenti hanno riportato di aver riscontrato enormi benefici sulla capigliatura dall’esercitazione di questa ginnastica, pertanto animate discussioni e scambi di opinioni sono tuttora in corso sul forum.
Al riguardo, visitare l’apposita sezione di discussioni. (https://calvizie.net/forum/forums/ginnastica-facciale.6140/)

In conclusione…
Concludendo, la terapia topica da utilizzare nel paziente che perde i capelli può essere estremamente variabile da caso a caso e, nello stesso soggetto, differente nel corso dell’anno a seconda delle necessità. Una terapia messa a punto persona per persona riduce notevolmente la percentuale di coloro che “non rispondono”. Ci sono ad esempio soggetti che rispondono particolarmente bene alla tretinoina, altri che necessitano del minoxidil e altri ancora che non possono “fare a meno” di un antiandrogeno. Spesso è necessario utilizzare più sostanze contemporaneamente (valutando preventivamente la compatibilità chimica). Può altresì succedere che il motivo della caduta si modifichi nel tempo per cui una caduta, inizialmente da calvizie, divienga poi un effluvio stagionale continuando, senza motivo, a far preoccupare il paziente. Per quanto concerne invece la terapia ormonale per via generale occorrerà fare un’attenta valutazione caso per caso per evitare l’insorgenza di effetti collaterali.

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