Trapianto di capelli “strappati” (pluck)

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J Clin Aesthet Dermatol.  Marzo 2016 

Prove sperimentali in procedure di ripristino dei capelli: sopravvivenza dei capelli “strappati” e tasso di crescita.

Raposio E1, Caruana G1.

Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Divisione di Chirurgia Plastica, Università degli Studi di Parma, Parma, Italia; e Unità di Chirurgia Cutanea, Mininvasiva, Rigenerativa e Plastica, Ospedale dell’Università di Parma, Parma, Italia.

Sintesi

Premesse
Le limitazioni delle procedure di ripristino dei capelli sono la quantità di capelli a disposizione e l’invasività del prelievo dei follicoli.

Obiettivo
Lo scopo di questo studio era di confrontare i microinnesti umani convenzionali e i follicoli piliferi “strappati” in un modello in vitro al fine di verificare i tassi di crescita dei capelli per valutare sperimentalmente la validità di utilizzo del follicolo estratto nelle procedure di trapianto di capelli.

Metodi e materiali
Da 14 pazienti maschi sani è stato ottenuto un totale di 100 microinnesti convenzionali con un solo capello (gruppo A; di controllo) e un totale di 80 follicoli piliferi “strappati” (gruppo B; sperimentale). La lunghezza di ogni innesto è stata misurata immediatamente dopo l’isolamento e al termine del periodo di coltura di 10 giorni. E’ stato utilizzato Il test di Kruskal-Wallis con analisi a una via della varianza dei ranghi per verificare statisticamente i dati ottenuti.

Un trapianto con capelli strappati (pluck)

L’utilizzo di capelli “strappati” non è un’asoluta novità. Qui sopra un esempio di intervento con capelli strappati eseguito dal dr. Cooley che è uno specialista in questo tipo di trapianto. Pare che i maggiori successi con questo tipo di innesti si abbia nelle zone che hanno subito un precedente trapianto.

Risultati
Una differenza statisticamente significativa è stata trovata tra il tasso di crescita del microinnesti nel gruppo di controllo (media di 10 giorni di crescita dell’albero tasso = 0,30 millimetri) e in quello sperimentali (media di crescita dell’albero tasso = 0.36mm 10 giorni).

Conclusione
I dati ottenuti mostrano un tasso di crescita dei follicoli piliferi “strappati” più elevato rispetto ai microinnesti con un solo capello, che ci porta a credere che i microinnesti di capelli “strappati” ti potrebbero essere un utile e meno invasiva aggiunta nel campo della chirurgia del trapianto di capelli.

Discussione
Il presente studio ha affrontato la questione se i capelli “strappati” di uomini adulti sono adatti per un possibile impiego nelle procedure di ripristino dei capelli. A questo scopo, gli autori hanno valutato il tasso di sopravvivenza e la crescita di capelli umani “strappati” rispetto a quella dei tradizionali microinnesti a un solo capello, utilizzando un sistema in vitro affidabile, riproducibile e quantificabile. Di fatto la coltivazione dei follicoli dei capelli è un modo affidabile di test in vitro per stabilire gli effetti delle diverse procedure relative alla chirurgia di ripristino dei capelli. I possibili principali vantaggi di trapiantare capelli “strappati” potrebbe essere una significativa riduzione dell’ invasività e del tempo del processo di raccolta degli innesti. Inoltre, ci sono possibilità che i capelli potrebbero ricrescere nel sito donatore per la presenza di cellule staminali del bulbo trattenute nello strato sub-dermico. Infine, vale la pena di sottolineare che i capelli “strappati” hanno dimostrato un tasso di crescita statisticamente significativo rispetto ai microinnesti a un solo capello, Gli autori ritengono che queste cellule staminali possono svolgere un ruolo centrale nelle future procedure di trapianto di capelli, dimostrando che potrebbero essere impiegati a questo scopo anche i capelli “strappati” . Tuttavia, si deve tenere conto che questo è solo uno studio in vitro e che i dati ottenuti devono essere valutati mediante ulteriori studi in vivo.

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