Magnesio e Selenio

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Magnesio:
Il magnesio, peso atomico 24.312, esplica un ruolo fondamentale in un gran numero di funzioni cellulari. Fra i cationi intracellulari è secondo per quantità solo al potassio.
Un gran numero di reazioni enzimatiche dipendono o sono attivate dal magnesio ma quelle che più ci interessano per i capelli sono catalizzate dalla adenilciclasi e dall’esochinasi. Non ci risulta che in carenza cronica di magnesio vi siano vistose alterazioni dell’apparato pilifero nell’uomo ma se questa viene accertata in chi perde i capelli deve essere trattata. Ciò risulta evidente se solo si pensa ai ruoli fondamentali dei due enzimi che abbiamo sopra citato.
La concentrazione normale del magnesio nel siero è compresa fra 1,4 e 2,3 mEq/l. La quantità necessaria giornaliera è relativamente alta, dell’ordine di 320 mg nell’uomo adulto. Si trova come alimento in quasi tutti i tessuti animali e vegetali.

Selenio:
Il selenio, peso atomico 58.9, è stato preso in considerazione negli ultimi anni per la sua funzione intracellulare antiossidante. E’ infatti un componenente della glutatione perossidasi (GSH-Px), un enzima che riduce il perossido di idrogeno e gli idroperossidi organici e che agisce quindi come potente antiossidante.

ROOH + 2GSH —-GSH-Px—->ROH + H2O + GSSG

La carenza di selenio è stata dimostrata essere causa di cardiomiopatia. Gli individui mantenuti per lunghi periodi in nutrizione parenterale completa sono a rischio di deficit di selenio.
La correlazione fra bassi livelli di selenio ed aumentato rischio di neoplasie è stata ipotizzata per il riscontro di una aumentata frequenza di tumori nelle zone con basse concentrazioni dell’oligoelemento negli alimenti.
Il fabbisogno giornaliero per un adulto si aggira intorno a 70 mg. Le fonti principali di selenio sono carne e pesce.
Non si conosce una sindrome da iperassunzione.

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