Vitamina C (acido ascorbico)

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Ampiamente distribuita nel mondo vegetale, è la più popolare delle vitamine.
E’ opinione comune che la vitamina C acceleri la guarigione delle ferite e il decorso delle malattie infettive. Sicuramente essa è necessaria alla sintesi di molti ormoni, soprattutto surrenalici.
E’ una delle poche vitamine idrosolubili di cui l’organismo umano possa accumulare una piccola riserva. Ha netta capacità antiossidante e pertanto, secondo alcune vedute, è in grado di ritardare alcuni dei fenomeni dell’invecchiamento e contrastare fenomeni degenerativi (da ciò la sua presunta azione anticancro).

Di fatto la vitamina C è in grado di neutralizzare gran parte dei radicali liberi che si formano nelle cellule dell’organismo comportandosi come un sistema di ossidoriduzione: si ossida e si riduce reversibilmente da acido ascorbico ad acido deidroascorbico.
Non è da trascurare un probabile ruolo esercitato dalla vitamina C nei confronti del sistema pilo-sebaceo. Questa vitamina è interessata anche dal metabolismo della tirosina e della fenilalanina dei lipidi e del colesterolo. La sua carenza provoca lo scorbuto, malattia che era il terrore dei marinai dei secoli scorsi.
Lo scorbuto si manifestava con edema emorragico delle gengive, caduta dei denti, tumefazione e dolore delle articolazioni, astenia, anoressia, profonde alterazioni degli annessi cutanei e scadimento delle condizioni generali fino alla morte.

Il suo fabbisogno giornaliero si aggira intorno ai 75 mg; tuttavia molti medici trovano legittimo prescriverla regolarmente a dosi elevate. Non si conoscono disturbi da iperdosaggio.

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