Novità per l’alopecia areata (prof. A. Tosti)

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I recenti progressi nella conoscenza della fisiopatologia di alopecia areata hanno portato alla scoperta di nuovi bersagli terapeutici per questa malattia. In particolare due tipi di trattamenti sembrano molto promettenti : le statine e gli inibitori delle JAK.

A cura della prof. Antonella Tosti

Novità nel trattamento dell’alopecia areata. 

Statine

Lattouf C, Jimenez JJ, Tosti A, Miteva M, Wikramanayake TC, Kittles C, Herskovitz I, Handler MZ, Fabbrocini G, Schachner LA. Treatment of alopecia areata with simvastatin/ezetimibe. J Am Acad Dermatol. 2015 Feb;72(2):359-61.

L’efficacia delle statine è stata evidenziata da uno studio condotto presso l’Università di Miami che ha dimostrato che il trattamento con l’associazione simvastatin/ezetimibe stabilizza l’alopecia areata, prevenendone le ricadute. Questa osservazione è confermata dale mia personale esperienza utilizzando questo trattamento nei pazienti che hanno ottenuto una ricrescita con alter terapie.

Vasquez N, Tosti A Current and future pharmacotherapy for alopecia areata. Expert Opinion on Orphan Drugs 2015 .http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1517/21678707.2015.1021778

Inibitori delle JAK ( Ruxolitinib, Tofacitinib)

Ruxolitinib. Sono stati recentemente pubblicati i risultati dello studio pilota effettuato alla Columbia University dal gruppo di Angela Christiano su 12 pazienti affetti da alopecia areata grave. Nove dei 12 pz (75%) ha risposto alla terapia con ruxolitinib 20 mg due volte al giorno. La sospensione del trattamento ha causato una ricaduta in tutti i pazienti, (grave in 3 casi, moderata in 6 casi), comunque nessuno dei pazienti è tornato alla severità iniziale. Non sono stati osservati effetti collaterali di rilievo.

Gli studi con formulazioni topiche sono in corso e i risultati non sono ancora disponibili.

 

Le fasi di ricrescita dei capelli con il trattamento a base di ruxolitinib

(credit to Columbia University, New York, NY, USA)

Un paziente trattato con ruxolitinib.

Le prime due immagini in verticale si riferiscono allo stato prima della cura, le seconde due immagini sono state prese a 12 settimane dall’inizo della cura (3 mesi circa), mentre le ultime due immagini in verticale dopo 16 mesi di cura (ossia 4 mesi circa). L’aspetto del paziente è radicalmente cambiato e si noti la ricrescita non solo dei capelli, ma anche della barba.

Tofacitinib. Sono stati recentemente pubblicati i dati di 3 studi:

1) I risultati combinati degli studi prospettici effettuati alla Columbia University e a Yale riguardano 70 pazienti trattati con tofacitinib 5 mg due volte al giorno. 21 pazienti hanno avuto un miglioramento uguale o maggiore al 50% . I pazienti con alopecia totale e universale hanno risposto meno alla terapia. In genere i pazienti con malattia di minore durata e con infiltrato infiammatorio nelle biopsie prima del trattamento hanno avuto una risposta migliore. La sospensione del trattamento ha prodotto una ricaduta dopo un tempo medio di 8.5 settimane. Anche in questi studi non sono stati evidenziati effetti collaterali gravi.

2) Studio retrospettivo su 90 pazienti, quasi tutti affetti da alopecia totale/universale trattati con tofacitinib al di fuori di studi clinici  (i pazienti acquistavano il farmaco che in molti casi veniva rimborsato dalle assicurazioni).
Da questo studio emerge che i pazienti con alopecia totale/universale di durata superiore ai 10 anni (dall’ultimo episodio di caduta) hanno poche probabilità di rispondere alla terapia. In generale 50 pazienti hanno risposto, di cui 13 hanno avuto una ricrescita completa. Nei pazienti con risposta incompleta i risultati sono migliorati associando cortisone sistemico o aumentando i dosaggi di tofacitinib a 10 mg due volte al giorno. La maggior parte di questi pazienti è ancora in trattamento e alcuni pazienti hanno avuto ricadute durante il trattamento. Nessuno dei pazienti ha avuto effetti collaterali gravi.

3) Studio retrospettivo su 12 adolescenti (12-17 anni) con alopecia areata grave trattati con tofacitinib 5 mg due volte al giorno al di fuori di studi clinici ( i pazienti acquistavano il farmaco che in molti casi veniva rimborsato dalle assicurazioni.) 9 dei 12 pazienti hanno avuto una ricrescita significativa dopo una media di 6.5 mesi di trattamento. Il farmaco è stato ben tollerato .

Gli studi con formulazioni topiche sono in corso e i risultati non sono ancora disponibili.

Conclusioni: sia il ruxolitinib che il tofacitinib sono efficaci nel trattamento dell’alopecia areata, anche nelle forme gravi. Questi farmaci sono un trattamento e non una cura e dovrà essere meglio studiato il migliore modo di mantenere i risultati nei pazienti che rispondono al trattamento. Meglio iniziare la terapia presto, le probabilità di risposta nei pazienti con alopecia totale/universale si riducono col passare degli anni. Anche se i farmaci sistemici sembrano bene tollerati sotto il profilo degli effetti collaterali, si nutrono molte speranze sull’efficacia dei topici, che non pongono il problema di eventuali rischi per trattamenti a lungo termine. Il costo dei “JAK inhibitors” ne limita purtroppo l’utilizzo, il tofacitinib, che è meno costoso, non è in commercio in Italia.

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